Redazione | Da domani i procidani saranno di nuovo residenti ( sempre e comunque) e non più turisti. A qualsiasi ora della giornata. Con l’arrivo del primo luglio, infatti, non ci lasceremo alle spalle solo il mese di giugno, la calura estiva, la finale di Champions persa dalla Juve, i migranti, le diatribe comunali, ma soprattutto il sopruso bello e buono messo in piedi dalla SNAV che dall’oggi al domani, aumentò per alcune corse, ritenute turistiche il costo del biglietto. Un aumento che scatenò non poco la popolazione di Procida tanto da far riunire amministratori e commissioni regionali per addivenire a quella che è stata poi la conseguenza più ovvia. Un ritorno al passato.
Tutto ciò è stato accolto con grande soddisfazione dai cittadini ma con un pesate interrogativo del perché il ripristino del vecchio costo non sia stato predisposto ad horas, ma bisognerà attendere domani per ritornare a pagare i 4.80 euro che tutto sommato non sono poi tanto pochi. Del resto se in passato l’aumento poteva apparire anche “giustificato” visto l’aumento del gasolio e quant’altro, le (non) ragioni espresse in sede di concertazione dalla Snav, appaiono quanto meno dubbie.
Tanto è vero che di tutto questo se ne occuperà addirittura l’Antitrust. Una vicenda – dunque – che non finirà all’alba di domani, ma rischia di trascinarsi ancora per molto tempo, con conseguenze tutte da definire. Promotore di questa iniziativa l’ex consigliere comunale Avv. Mariano Cascone, da sempre a fianco dei cittadini per queste e per altre esigenze come il riconoscimento dei pensionati marittimi di alcuni emolumenti arretrati e quant’altro, che ha preso carta e penna e scritto appunto all’antitrust:
«Nelle settimane scorse – dice l’avv. Mariano Cascone – diversi cittadini sono venuti presso il mio studio per valutare l’avvio di un’azione legale contro la Snav per il recupero e risarcimento dell’ingiustificato aumento del biglietto “turistico” a 7€ per i residenti.
Ho ritenuto opportuno, in parallelo, inoltrare un articolato esposto all’Antitrust per rappresentare in dettaglio quanto accaduto che, al netto della disciplina Regionale in materia di regolamentazione del trasporto marittimo e delle relative tariffe, il cui rispetto è tutto da valutare, a mio parere pone altresì profondi dubbi circa l’osservanza dei precetti normativi della Legge n. 287 del 10 ottobre 1990 in materia di concorrenza e mercato.
Ebbene la Direzione Trasporti dell’Antitrust, a seguito della detta segnalazione, ha aperto un’istruttoria per valutare se la condotta della Snav sia stata o meno conforme alla legge.
Saremo vigili sugli sviluppi della vicenda. La cosa che mi lascia più perplesso, però, è il fatto che i cittadini isolani hanno dovuto subire questo aumento fino al 1 luglio. La domanda nasce spontanea: perché non si è tornati indietro da subito alla tariffa residente di 4,80 €? Perché tollerare tutto ciò fino al 1 luglio?
Queste legittime domande, che posi anche pubblicamente qualche giorno fa, ad oggi ancora non trovano risposta da parte dei protagonisti di questa incresciosa vicenda. Credo che i cittadini abbiano diritto di sapere perché sono stati costretti a sopportare questo balzello per diverse settimane».
Per Ischia ancora si paga tariffa non residente. cmq appoggio appoggiò la proposta dell’avvocato cascone