Redazione | Lo spettro del dissesto finanziario aleggia ancora sui cieli dell’isola di Arturo. Circa una settimana fa la Corte di Conti ha inoltrato all’ente una nuova deliberazione in cui si evidenziano un po di cose e si chiede di inoltrare il nuovo piano di predissesto.
Come sempre capita in questi casi abbiamo chiesto lumi al delegato al Bilancio Cons. Giovanni Villani, che dettagliatamente ci ha illustrato la situaizone
«E’ vero, è pervenuta una nuova deliberazione della Corte dei Conti, la numero 219 del 21 giugno 2017. Anche tale delibera, piuttosto farraginosa ed a tratti incomprensibile dal mio personale punto di vista, contiene due elementi oramai ricorrenti.
Il primo elemento è relativo “all’insostenibilità ed incongruenza” del Piano di predissesto elaborato nel 2013 (pagina 3),che qualche “bontempone”, aveva definito “Salva – Procida” ed invece rischia di affondare Procida. La Corte dei Conti riconferma che nel periodo 2013-2014-2015 il Comune di Procida non ha conseguito alcuno degli obiettivi che esso stesso aveva indicato nel Piano di predissesto, tranne un obiettivo relativo ai risparmi di spesa.
Anche con questa nuova deliberazione la Corte dei Conti si sofferma, su:
- Disavanzo di amministrazione che raddoppia dal 2013 al 2015 passando da oltre 1,8 milioni ad oltre 4,8 milioni di euro,
- Cassa vincolata utilizzata e non ricostituita per oltre 4 milioni di euro fino al 2015,
- Anticipazione di tesoreria presso la Banca di Credito Popolare di Torre del Greco utilizzata e non ricostituita per circa 3,5 milioni fino al 2014,
- Debiti fuori bilancio per circa 1,5 milioni…ed altri se ne profilano?
- Mancata vendita di terreni e fabbricati nel 2013-2014-2015.
Ma soprattutto, anche da questa deliberazione traspare la fiducia che la Corte dei Conti aveva dato agli ex amministratori del Comune di Procida come ultima “ancora di salvezza”, e da questi irrimediabilmente tradita.
La Corte dei Conti conclude la prima disamina a pagina 4 paragrafo 4.5, disponendo l’attivazione della procedura di dissesto finanziario del Comune di Procida, salvo sospenderla temporaneamente in esito all’analisi del nuovo Piano presentato dal Comune di Procida.
Il secondo elemento della deliberazione della Corte dei Conti numero 219/2017 riguarda il nuovo Piano di predissesto approvato dal Consiglio Comunale il 30 settembre 2016 prima (delibera numero 69) e rimodulato ulteriormente poi dal Consiglio Comunale del 9 maggio 2017 (delibera numero 31), in virtù rispettivamente della Legge 208/2015 e 232/2016.
Sul nuovo Piano di predissesto inoltrato il 10 maggio u.s. la Corte dei Conti formula 3 rilievi principali:
- Il Piano è stato approvato oltre il termine del 31 marzo 2017.Mi permetto di osservare che la norma invocata dal Comune di Procida per riformulare il Piano fa obbligo di approvare il nuovo Piano di predissesto entro il 31 maggio 2017 (articolo 1 comma 434 della Legge 232/2016) e non entro il 31 marzo 2017!
- Manca l’attestazione del rispetto dei tempi di pagamento dei creditori, o meglio è incompleta.
- Una quota del disavanzo di amministrazione applicata al Piano non sarebbe ripianabile in 30 anni. E qui la ricostruzione della Corte dei Conti non mi appare normativamente corretta, tanto che per suffragare la sua interpretazione la Corte dei Conti ritiene che la norma invocata dal Comune di Procida sarebbe costituzionalmente illegittima!
Pertanto la Corte dei Conti conclude ritenendo che la Legge 232 del 2016, la quale avrebbe profili di illegittimità costituzionale, non è pienamente applicabile al Comune di Procida.
Dal mio punto di vista, la Corte dei Conti fornisce un’interpretazione normativa che è cervellotica e parziale!
Tra l’altro il Legislatore con l’ultimo intervento in materia di predissesto (Legge 232/2016) sta cercando di aiutare gli enti locali che, come il Comune di Procida, stanno facendo notevoli sforzi per risanare i conti. E’ sufficiente leggere anche gli atti parlamentari in tal senso relativi alla Legge 232/2016.
Infine lascia perplessi la “moral suasion” operata dalla Corte dei Conti sul Revisore locale per (ri)vedere la formulazione del parere al Piano di predissesto, che era favorevole …..ed è diventato non favorevole dopo aver ricordato al Revisore locale la responsabilità di cui all’articolo 240 del TUEL.
Gli sforzi che l’Amministrazione Ambrosino sta facendo nel 2016 e 2017 produrranno risultati nel medio-lungo termine, ma la Corte dei Conti chiede risultati nel brevissimo termine, a sanatoria anche di quanto non fatto dagli ex amministratori negli anni 2013-2014-2015!!!
Intanto con quest’ultima deliberazione, la numero 219/2017 la Corte dei Conti invita il Comune di Procida ad inoltrare il nuovo Piano di predissesto alla Commissione per la stabilità degli enti locali presso il Ministero dell’Interno al fine di attivare la prevista istruttoria: cosa fatta in data 26 giugno u.s..
Rimaniamo in attesa degli esiti di quest’istruttoria, avendo il Sindaco chiesto anche di essere ascoltato dalla Commissione ministeriale per illustrare la positiva azione posta in essere dal Comune di Procida, che nella deliberazione della Corte dei Conti non è assolutamente evidenziata».