Giancarlo Cosenza | Rifletto sulla situazione politica a Procida. Da un lato una posizione chiusa in se stessa dell’Amministrazione comunale, dall’altra continue critiche personali scritte o espresse in incontri casuali, entrambe senza un esplicito obiettivo di progresso dell’Isola.
Ritengo necessario – nonostante il ritardo di anni dato il modo sbagliato di gestire in passato il Comune – un contributo innovativo col quale sollecitare l’attuale Amministrazione, ancora priva di relazioni efficaci con la popolazione, nonostante i propositi nel dibattito continuo sulla formazione di nuove prospettive in campagna elettorale. Risulta oggi riduttivo gestire l’isola senza la partecipazione aperta al dibattito con i cittadini durante i prossimi due anni di fine legislatura; si rischia di dare forza agli stessi politici responsabili negli anni di disarticolare l’Isola mediante scelte nel proprio interesse politico. L’attuale Amministrazione deve sopravvivere centrando nei prossimi ventiquattro mesi gli interventi necessari ad una riforma critica popolare. Non riuscirci rappresenta il rischio evidente.
Da questa premessa imposto la proposta di inquadramento metodologico nella ricerca di una seria impostazione di sistema. Essenziale un concreto programma significa una nuova visione propositiva di lavoro: l’obiettivo per Procida lasciata fino ad ora in balia di avvenimenti casuali, quindi privi di un governo forte. Esempio la perdita di una quota consistente della proprietà del Porto turistico della Marina, voluta da interessi economici personali eppure non contestata opportunamente dall’attuale Amministrazione.
Il cambiamento complessivo richiede l’organizzazione dei cittadini a sostegno del ruolo critico delle scelte nel paese e non solo in modo autonomo dal Comune, ma con la partecipazione attiva e responsabile al dibattito politico con contributi nella formazione di idee a sostegno della funzione amministrativa in maniera significativa. Significa avere una nuova visione del governo del Paese, un differente atteggiamento per costruire fin da ora un programma verso il futuro.
Manca un Piano urbanistico consolidato dalla Programmazione economica. Penso al ruolo del turismo ancora privo di propri contributi nel rispetto della “risorsa” Procida utilizzata solo come ricettività; portualità, residenza estiva, nella sproporzione tra disponibilità del territorio e pressione dei turisti sull’uso degli spazi e della stessa qualità dell’ambiente. Ne è un esempio l’alterazione profonda della Corricella, la circolazione senza alcun controllo: velocità, rumorosità, assenza di verifiche sulle marmitte di auto e motociclette. Il comune ha rilasciato 500 autorizzazioni in deroga per la motorizzazione. Inoltre risulta grave il mancato rispetto dei vincoli paesistici e urbanistici. Lo sfascio dell’intero piazzale della Chiesa della Pietà con l’intero impianto urbanistico della Marina! Eppure l’intero spazio era vincolato dalla Soprintendenza. Ancora una volta disatteso dallo stesso Organismo responsabile e dal Comune.
La volontà di contribuire alla tensione popolare, la proposta di un Organismo in continuo dibattito con l’Amministrazione avrà la logica di struttura collettiva, polemica, ma anche capace di soluzione per l’avvenire. Di qui la necessità di una organizzazione ufficiale, Associazione o Comitato, aperto e partecipato per interrompere l’emorragia subita da Procida, ormai evidente dato il peggioramento in corso. Organismo democratico della cultura popolare, sollecitazione a discutere in pubblico per lo stesso obiettivo di pensieri positivi, di attività sostenute. Discutiamo con serietà, autonomia, volontà di contribuire nella comune coerenza, così da sviluppare la fiducia di ciascuno nel sole e nella bellezza della vostra Procida.
Ing. Cosenza
si rassegni ” TIME IS OVER”
E’ evidente che la politica di questo Sindaco,autolesionista ed egocentrica,priva di ogni rapporto e confronto democratico con la cittadinanza,autoreferenziale e selfista ad oltranza,
ha prodotto una profonda scollatura,anzi,una frattura insanabile con i procidani.
Si rassegni,fate questi due anni ancora,e poi cercate di scomparire per sempre.. ne va il bene di procida
Suggerisco di guardare il film l’ora legale di Ficarra e Picone,tra le tante spassose scene, trasmette un messaggio di fondo che puo’ essere sintetizzato nella constatazione che i meridionali, hanno radicato dentro il proprio dna, il clientelismo e la necessità di trovare delle scappatoie….quantunque professano di amare il cambiamento….alla prime difficoltà plaudono il passato e quelli che l’hanno costruito.Non vorrei essere frainteso….sono in dissenso con tante cose che quest’amministrazione ha messo in atto…delle promesse spesso non mantenute….ma per piacere non presentatemi la minestra riscaldata…ne farei volentieri almeno.
Non mi pare
che il duo comico possa essere di insegnamento x capire la realtà storica.
Sono razzisti perchè danno una descrizione falsa della realtà.Classificare gl’italiani in serie A o B ,o che l’uno è buono e l’altro è solo furbo ,clientelare,etc etc è solo una mistificazione.Vuol dire non conoscere l’idendità vera della gente.
Nessuno rimpiange il passato,sinceramente parlando,non ricordo che ci sia stato una cosi grande opposizione… a quel modo di governare,se è durata tutto quel tempo.. vero pasquale
Di nuovo non si vede niente,solo tante parole e buon intenzioni, tantissima arroganza e prepotenza,autoreferenzialità,dilettantismo totale,selfismo a go-go,vessazioni ai procidani,il distacco totale dai procida
Insomma.caro Pasquale,un disastro totale,o quasi…
Ha ragione Cosenza,qui è tutto da rifare,ma è troppo tardi ormai
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Sono passati oltre quarant’anni e ciclicamente dobbiamo sopportare le esternazioni di Giancarlo Cosenza il più delle volte legate all’umore della mattinata.Con il suo pensiero e forte della soggezione politica che riesce ad incudere a sinistra ha condizionato una sana crescita urbanistica del territorio rimasto ingessato dalla sua cultura e dal suo labile pensiero . Lasciate ai Procidani la gestione politica e amministrativa del territorio non vogliamo più suggeritori legati agli incarichi professionali che è l’ unico parametro di considerazione politca da parte di questi signori.
Sig. Gep P
sebbene il mio messaggio non era diretto a Lei e soprattutto non richiedeva una risposta…in ogni caso abbiamo preso buona nota delle sue considerazioni.Slt
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Dalle parole dell’ing.Cosenza le cui argomentazioni hanno la temporalità di una stagione estiva si può cogliere l’occasione per una riflessione che a mio parere deve essere fatta in area politica silente corrispondente alla destra Procidana. Molti asseriscono che i partiti nei piccoli centri non hanno la necessità di esistere politicamente, in quanto le liste civiche sono una soluzione che permette delle volte di raccogliere consensi in maniera trasversale,penso che questo sia un grande errore storico.Non penso per carità ad un ritorno di tanti partiti sicuramente oggi anacronistico,ma ad una presenza politica sul territorio di una destra ed una sinistra moderna che abbiano la capacità di discutere,di appossionarsi,ognuno con il proprio bagaglio culturale e politico in stanze diverse da quelle dove si esercita il potere amministrativo.Quel luogo deve diventare attraverso meccanismi di selezione politica serbatoio dove attingere i futuri Consiglieri Comunali ed altro.