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QUESTIONE OSPEDALE: IERI UDIENZA DAVANTI AL TAR. TUTTO RINVIATO AL 25 OTTOBRE

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Set 28, 2017
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Redazione | La questione ospedale, riaccende di nuovo le attenzioni delle forze politiche isolane e della popolazione procidana sulla vicenda. Nuova occasione di confronto, è stata l’udienza tenutasi ieri innanzi al TAR per vedere garantito il sacrosanto diritto alla salute. Di buon mattino è intervenuto l’assessore al contenzioso Avv. Antonio Carannante:  «La questione è articolata – dice Antonio Carannante –  e, anche al fine di evitare facili speculazioni politiche, ritengo ancor più doveroso riassumere le vari fasi. Il TAR Campania-Napoli con sentenza del 23.11.2016 ha accolto il ricorso del Comune dichiarando illegittimo il Piano Ospedaliero dell’ASL nella parte che eliminava il nostro Presidio di Pronto Soccorso h24. Tuttavia L’ASL, con la delibera n. 35 del 19.01.2017, non ha tenuto conto della suddetta sentenza e aveva continuato la procedura di eliminazione del nostro P.S. Pertanto siamo stati costretti a un secondo ricorso al TAR per vederla annullare. Successivamente il commissario alla sanità con decreto n. 8 del 10.02.2017 è ritornato sui suoi passi e finalmente ha incluso nell’atto aziendale dell’Asl proprio il Pronto Soccorso nel presidio ospedaliero di Procida. Nella presa d’atto dell’approvazione dell’atto aziendale (14-2-17) il direttore generale ASL D’Amore ha disposizione con delibera immediatamente esecutiva ai suoi dirigenti di modificare l’atto aziendale. Un atto che sostanzialmente mette un sigillo importante per mantenere il nostro Pronto Soccorso. Aggiungo che il commissario Polimeni aveva annunciato appello contro la suddetta sentenza, ma ciò non è avvenuto. Per cui oggi, in sostanza, abbiamo una sentenza definitiva che ha dichiarato illegittimo il Piano ospedaliero nella parte in cui eliminava il nostro Pronto Soccorso h24.Questo è un sigillo importante per tutto ciò che avverrà in futuro e che vorrà fare l’ASL».

«La questione parrebbe superata stante il suddetto decreto commissariale – e prosegue – del luglio scorso e la sentenza diventata definitiva, tuttavia abbiamo avanzato un terzo ricorso al TAR per eseguire quest’ultima.

All’udienza di oggi, il Collegio del TAR, cautelativamente, alla notizia di eventuali atti dell’ASL ancora in contrasto con la sentenza e con il suddetto decreto commissariale, ha rinviato all’udienza del 25 ottobre prossimo per acquisirli. Laddove siano considerati ad efficacia esterna, e ovviamente in contrasto con il mantenimento del nostro Presidio di Pronto soccorso h24, faremo ovviamente altro ricorso al TAR.

Il Presidente De Luca ci ha dato ampie rassicurazioni, e siamo fiduciosi, ma noi continuiamo per la nostra strada a tutela del nostro Pronto soccorso h24, continuando la battaglia legale».

«Spesso gli impegni politici – e conclude – sono sbandierati come buoni o cattivi a seconda della parte da cui provengono, ma non è questo il punto. Una cosa è certa: come amministrazione siamo sempre attenti a tutelare il diritto alla salute, e tutti i diritti costituzionalmente garantiti. Al contempo su questi temi combatteremo senza indugio ogni speculazione politica tramite facili populismi. Non è parlando alla pancia delle persone che si cresce come comunità».

Poco prima anche l’ex Sindaco di Procida Luigi Muro – firmatario anch’egli assieme ad altre sigle associative del ricorso al TAR – attraverso il suo profilo fb aveva fatto sentire la sua voce:

«Oggi si è tenuta l’udienza innanzi al TAR Campania per la nostra richiesta di nominare un Commissario che ,al posto degli organi istituzionali ,applichi la sentenza che ha definitivamente ordinato la bocciatura del piano sanitario che eliminava il pronto soccorso di Procida.

L’atteggiamento ambiguo dell’ASL che finge di produrre atti esecutivi ma al contrario continua a lavorare per depotenziare il nostro presidio sanitario, l’assordante silenzio della Regione e del nuovo Commissario regionale ( Presidente De Luca) hanno indotto il Collegio a differire l’udienza al 25 ottobre 2017 per acquisire gli atti necessari.Noi abbiamo con forza chiesto l’ applicazione della sentenza ed aderito espressamente alle censure riportate dal recente intervento tecnico del Dott. Strudel ,rappresentandole al Tribunale.

Si va avanti dunque contro l’evidente tentativo di venire meno agli impegni, fortunatamente c’è una sentenza che DEVE essere rispettata. Non ci fermiamo nè ci facciamo distrarre da finte promesse».

Intanto nei giorni scorsi il comitato tutela difesa diritti dei cittadini aveva manifestato tutta la insoddisfazione della popolazione in merito alla situazione sanitaria locale.

«Polimeni – scrivono dal comitato – e il subentrare di De Luca al suo posto come Commissario, Con la firma di un protocollo d’intesa con l’Ancim riguardante la sanità nelle isole campane, indiscutibilmente rafforza le ragioni di ottimismo che anima chi, in questi ultimi tempi, si è opposto a qualsiasi ridimensionamento dei livelli di assistenza in queste realtà.

Lo stesso rafforzamento dell’offerta della sanità distrettuale procidana, grazie all’ostinato impegno della dssa Lia Aiardo, con i nuovi ambulatori di endocrinologia, oculistica e cardiologia, testimonia la possibilità di ottenere risultati quando coesistono passione, capacità e determinazione.

Tuttavia non riteniamo che queste pur positive novità, abbiamo archiviato definitivamente la questione ospedale di Procida.

Il sindaco in un recente post su f.b ha annunziato: abbiamo vinto!!, e ringraziava tutti quelli che a vario titolo si erano impegnati al raggiungimento di tale obbiettivo.

Questa cosa ci ricorda un po’ la surreale scena di Napoli Milionaria , in cui il grande Eduardo, nei panni di un reduce di guerra tornato sorprendentemente a casa, trova un ambiente familiare, che arricchitosi nei traffici del dopoguerra, si mostra palesemente infastidito dai tragici ricordi di guerra di Gennaro Iovine/Eduardo : Don Gennà ,lasciate stare…. la guerra è finita…No, a guerra nun è fernuta ,diceva Eduardo, nun è fernuto proprio niente…

E così diciamo noi del Comitato: la “guerra” non è finita, né dal punto di vista del piano ospedaliero ( a tutt’oggi nessuno ha cambiato nel testo e nell’atto aziendale la sua destinazione a posto di primo intervento ed ospedale di Comunità) né tantomeno dal punto di vista della sua efficienza, visti gli echi di cronaca che ci ricordano come siamo ben lontani da uno standard di efficienza accettabile. Nella risposta all’interrogazione dell’on Ciarambino che noi del Comitato abbiamo sollecitato, l’Asl parla dell’attuale esistenza di una guardia attiva h24 dei 4 specialisti, di tele radiologia e laboratorio di analisi, ma finge di non sapere che ciò non è sufficiente per configurare un pronto Soccorso di zona disagiata, che ha ben altre caratteristiche a norma di legge Balduzzi.

Nell’attesa di avere chiarimenti sul punto, formuliamo e continueremo a formulare dieci domande, come quelle di D’Avanzo su Berlusconi.

1) Perche’, in ossequio all’atto aziendale che non e’voluto modificare, e’stato bandito per l’ospedale di Procida un avviso interno per l’unico modulo semplice previsto per l’ospedale di Procida, denominato di “primo intervento ed emergenze isola di Procida”?

2) quando tornerà il gastroenterologo?

3) quando verrà applicata la firma digitale ai referti di laboratorio per favorire una rapida validazione dei risultati?

4) quando verrà ripristinato l’ambulatorio di chirurgia?

5) perché non vengono maggiormente utilizzate le specializzazioni dei vari medici di guardia, chiedendo loro di fare ambulatorio entro (come gia’avviene per alcune specialita’) o fuori orario di lavoro, visto che gli ospedalieri che vengono a Procida ci risultano essere gratificati da un giustificato plus economico ?

6) è vero che vengono impiegati in alcuni turni medici del 118 e non medici ospedalieri?

7) quando l’ Asl decidera’ di modificare l’atto Aziendale come da sua delibera 127 del 14-2- 17?

8) quando il Commissario De Luca ottempererà al ricorso al Tar vinto da Procida?

9) cosa pensa D’Amore dell’ospedale di Comunità? Ha intenzione di spendere 1 milione di euro previsto per Procida dai fondi dell’edilizia ospedaliera per una struttura che non potrà funzionare senza l’assenso, tuttora non richiesto, dei medici di famiglia?»

10) quando verrà convocata la commissione Sanità comunale (se mai sia stata nominata) per discutere dei problemi dell’ospedale di Procida, invece di estemporanee delegazioni e tavoli tecnici ? Comitato tutela difesa diritti del cittadino

3 commenti su “QUESTIONE OSPEDALE: IERI UDIENZA DAVANTI AL TAR. TUTTO RINVIATO AL 25 OTTOBRE”
  1. Message

    Sembra chiaro secondo la descrizione dei fatti per giunta articolata da parte dell’assessore Carannante che l’ente locale stia percorrendo la strada legale e nel contempo l’amministrazione non stia abbandonando la trattativa politica con De Luca.E’altrettanto evidente che Carannante attacchi Muro di speculare sulla vicenda ospedale per fini politici.Il resto condivido che siano speculazioni politiche.Ma Strudel non era sponsor politico e tecnico di questa Amministrazione .Ha sempre sbandierato ai quattro venti che quando era assessore all’ecologia avevale mani legate.

  2. Message

    Caro Sindaco mi permetto di darti un suggerimento che potrebbe fare scuola nel panorama tecnico amministrativo.
    Adotta quale ufficiale di Governo una Ordinanza Sindacale per la esecuzione della sentenza del Tar .
    È un gesto politico amministrativo forte che ha delle fondamenta tecnico giuridiche.Infatti i
    provvedimenti contingibili e urgenti sono strettamente finalizzati a prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano l’incolumità dei cittadini.

    Ne consegue come tale potere di urgenza possa essere esercitato solo per affrontare situazioni di carattere eccezionale ed impreviste, costituenti concreta minaccia per la pubblica incolumità, per le quali sia impossibile utilizzare i normali mezzi apprestati dall’ordinamento giuridico e unicamente in presenza di un preventivo accertamento della situazione che deve fondarsi su prove concrete e non su mere presunzioni.
    Penso che questo possa essere un caso limite ,ma io ci proverei.Anche perché il non rispetto della Tua ordinanza sottopone a responsabilità penali verso coloro che non la eseguono.
    Io la farei poi vediamo !

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