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L’editoriale di Sebastiano Cultrera: « CONTRO LA POLITICA “CONTRO”»

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Ott 22, 2017

Sebastiano Cultrera | “Ogni opposizione ha la maggioranza che si merita”, diceva Karl Popper. Esaltando, quindi, il ruolo (e la responsabilità) dell’opposizione che è decisivo nei meccanismi della democrazia moderna. E, addirittura, costituisce il “termometro” del buon funzionamento dell’esercizio democratico.

Non entriamo, quindi, in una analisi di merito sulla bontà, o meno, delle azioni e delle realizzazioni della attuale amministrazione isolana; e neanche sulla efficacia dell’azione della minoranza consiliare.

Siamo, tuttavia, in prossimità con “il giro di boa”; fra pochissime settimane ci troveremo a metà di un mandato amministrativo che, finora, (questo possiamo dirlo con fondatezza) non ha brillato per capacità propositiva né per evidenti innovazioni, neanche a livello programmatico.

Il “cambiamento” non è pervenuto. Eppure era stato annunciato, scelto e voluto dalla maggioranza dei cittadini procidani. Ma il tema che ora m’interessa mettere a fuoco non è questo. Avremo tempo per un’analisi più completa. Perché l’aspetto più singolare di questa consiliatura sembra essere un altro.

Abbiamo un’opposizione che ha ereditato, negli uomini e nell’area politica di rappresentanza, contenuti, politiche e programmi delle passate amministrazioni, che hanno segnato (comunque le si voglia considerare) circa un ventennio di governo dell’isola, talvolta nel segno del “governo forte” o, almeno decisionista.

Molti degli atteggiamenti dell’attuale opposizione appaiono quasi “immemori” del proprio ruolo nel passato, come se questi protagonisti, durante le precedenti stagioni fossero stati in altri pianeti. Certo il buon Menico Scala (che ha preso, quasi da solo, la croce dell’attività di opposizione) svolge puntualmente il suo compito e, meritoriamente, dedica molte energie alla cosa pubblica. E, nonostante abbia svolto ruoli di primo piano, non è stato, nel recente passato, un protagonista assoluto. Ma un poco di cultura di governo in più ce lo saremmo aspettati, nella sua azione di opposizione: magari attenuando toni da crociata (come quelli sui migranti), e alternandoli con atteggiamenti di proposta e suggerimento ai nuovi amministratori. Ma tutto sommato alla minoranza tocca, quasi sempre, l’opposizione e ciascuno interpreta quel ruolo come meglio crede.

Il paradosso invece si raggiunge con la maggioranza che sembra non preoccuparsi di sottolineare e di spiegare ai cittadini la propria azione di governo, almeno quanto si preoccupa di evidenziare gli errori (presunti o tali) di “quelli di prima”, che sono stati il vero tormentone di questa prima metà del mandato amministrativo. Ne deriva che l’attuale maggioranza, almeno ogni volta che articola una posizione più politica, va a comportarsi come OPPOSIZIONE a “quelli di prima”. Chiudendo così il paradosso di questa stagione politica isolana: la presenza di due OPPOSIZIONI l’una contro l’altra armata.

Sappiamo, a questo punto, come la politica procidana (nella sua interezza) intende affrontare temi seri come il Turismo, il Commercio, l’assetto del Territorio o lo Sviluppo con opportunità per i giovani? C’è un ragionamento in atto sul destino di Terra Murata? E Vivara? E il raccordo con i comuni vicini, nell’ambito dei Campi Flegrei, o nella sinergia con le altre isole?

Certo, non dico che qualche amministratore, nel buio di qualche ufficio, non cerchi di fare del suo meglio, ma parlo di politiche locali a vasto raggio. La nostra isola, in particolare in questa stagione merita progetti di largo respiro e capacità di coinvolgimento di enti e realtà più ampi.

Merita una cultura di governo (della maggioranza e dell’opposizione) che prescinda dai populismi di destra e di sinistra e che affronti, con piglio riformista, le sfide che un territorio come Procida (oramai di riconosciuto valore culturale internazionale) si trova davanti.

3 commenti su “L’editoriale di Sebastiano Cultrera: « CONTRO LA POLITICA “CONTRO”»”
  1. Message

    Si è vero l’opposizione rappresenta una parte del paese che nel bene e nel male ha governato in territorio. Oggi la sfida esaltante è rappresentata da una neessaria nuova generazione politica che faccia capo a questa parte di paese rappesentaa dall’opposizione.Se invece a capo di una futura stagione politica e amministrativa ci sarà un vecchio politico allora in quel caso avrà perso l’isola per intero (Maggioranza e Opposizione)

  2. Message

    Chi ha un po’di esperienza politica sà che le prossime politiche rappresentano un banco di prova per le future Comunali isolane, Vi spiego:
    I marpioni della politica sicuramente cercheranno di ottenere una candidatura alle politiche al fine di ottenere un buon risultato elettorale facendo leva sulla propria isolanità.Risultato fortemente falsato in prospettiva delle comunali, ma da buon marpioni faranno pesare all’opinione pubblica e politica quel risultato non veritiero per affermare la propria leaderschip e per tentare di far passare il messaggio che le prossime elezioni le vince lui per creare l’effetto trascinamento rivolto a tutti coloro che amano salire sul carro del vincitore . Uomo avvisato mezzo salvato!!

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