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VIOLENZA SULLE DONNE: PROFICUO INCONTRO AL COMUNE. Cons. Sara Esposito: «Ho proposto l’apertura di un tavolo permanente su queste tematiche…su tematiche affini e di interesse sociale»

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Nov 30, 2017

Redazione | Seicento novantuno vite perdute, dal 2012 a oggi. – come ha scritto bene il corriere della sera – in Italia, ogni due giorni e mezzo una donna viene uccisa da qualcuno che ha amato e con cui ha condiviso un pezzo di vita. Mariti, compagni, fidanzati, padri dei loro figli, spasimanti o ex. E, se anche non si arriva al femminicidio, centinaia di donne ogni giorno subiscono in famiglia forme di violenza fisica o psicologica e non trovano il coraggio o il supporto necessario, per poter denunciare. Anche se questi episodi avvengono fra le mura domestiche, la violenza sulle donne non è un fatto privato, ma una tragedia che riguarda tutti, e, soprattutto, tutti gli uomini.

Torniamo a parlare di “Violenza sulle donne” a pochi giorni dall’incontro dibattito tenutosi presso la sala comunale di cui abbiamo già dettagliatamente esposto i propositi in sede di presentazione dell’iniziativa.

E lo facciamo in questa occasione, con la psicologa Sara Esposito – prima che consigliera comunale – accogliendo di buon grado anche la proposta di lasciare i fari sempre accesi su questa materia con l’apertura di un tavolo permanente su queste tematiche, come da lei avanzato.

«La scuola e le altre attività in cui si esplica la crescita della persona – esordisce Sara – devono essere in prima fila contro ogni forma di violenza, pregiudizio e discriminazione. La problematica della violenza in tutte le sue forme – fisica, sessuali, psicologica – non può essere confinata ad una dimensione individuale o di coppia, ma necessità di essere rinviata ad un sistema più ampio, quello delle relazioni sociali; l’obiettivo deve essere quello di un cambiamento a livello sociale e culturale, che favorisce un’evoluzione delle relazioni di genere, fondate sul riconoscimento della persona e sul rispetto delle alterità»

Quando si parla di violenza a cosa ci si riferisce nello specifico?

«Quando si parla di violenza, spesso tendiamo immediatamente a pensare a percosse e ad aggressioni fisiche.

LA VIOLENZA in realtà, può avere molte altre forme e può essere agita a diversi livelli:  VIOLENZA ECONOMICA, VIOLENZA PSICOLOGICA, VIOLENZA CULTURALE.

Tutti questi tipi di violenza sono tra loro collegati ma non necessariamente coesistono. In particolare non esiste violenza fisica che non sia preceduta da forme di violenza psicologica

  • La violenza psicologica spesso viene sottovalutata, in quanto difficilmente identificabile, talvolta dalle vittime stesse, che non la riconoscono come violenza.

  • Violenza psicologica una serie di atteggiamenti e discorsi volti direttamente a denigrare l altra persona e il suo modo di essere. Tutte quelle parole e quei gesti che hanno lo scopo di rendere l’altro insicuro, così da poterlo controllare e sottomettere. Il partner diventa oggetto da possedere in maniera esclusiva, non viene riconosciuto come altro da Se’. Una strategia alla base della violenza psicologica è costituita dalle continue critiche volte a minare l autostima della persona (criticata rispetto a ciò che fa’, criticata per come si veste, criticata per quello che dice. UMILIARE, SVILIRE, RIDICOLIZZARE)

  • Violenza psicologica può includere anche minacce o atti intimidatorio. Ad esempio la minaccia del suicidio costituisce una violenza di estrema gravità, perché porta il partner a sentirsi responsabile delle azioni dell altro e a dover restare immobile per timore delle conseguenze di qualsiasi sua scelta.»

Quali sono i campanelli di allarme?

«Quando una persona si trova privata dei propri legami e comincia a sentirsi sempre e comunque mancante o insufficiente questi sono 2 importanti campanelli d allarme.

Oltre a rendersi conto di avere intorno a sé terra bruciata e a sperimentare una grande sensazione di confusione su quello che sta succedendo.

LA VIOLENZA PSICOLOGICA È UNA TRAMA CHE VA A COSTRUIRSI NEL TEMPO.

– Non tutti i tipi di violenza lasciano segni, alcune ti annientato l anima distruggendoti lentamente. Questa è la VIOLENZA PSICOLOGICA della quale spesso si è vittime inconsapevoli

– Violenza psicologica è silenziosa e invisibile ma non per questo è meno devastante di quella fisica…parole, gesti, toni allusivo, offese velate o esplicite che possano umiliare, distruggere lentamente ma in profondità, senza sporcarsi le mani».

 C’entra in questo discorso anche una certa cultura sessista?

«Si tratta di combattere contro modi di pensare radicati dai secoli nei costumi e nella società di massa.

Il martellamento continuo attraverso la T.V. prima e i social poi, ha normalizzato il LINGUAGGIO SESSIATA: parlare così, quindi pensare così ti rende moderno, Smart!

(ad esempio: HAI LE TUE COSE?)

SFATIAMO I FALSI MITI:

 *Non hai mai alzato le mani su una donna, va bene…Non sei violento!

* quella volta che hai urlato contro, più del normale…stavamo litigando.

Quando si litiga si alza la voce…Sì però forse hai esagerato. Sei stato violento con le parole. E’ DIFFICILISSIMO, direi impossibile che un essere umano maschio non conosca e non abbia almeno sfiorato una tale forma di prepotenza. Il maschio…Una spinta a dominare, a controllare a pensare una relazione in termini di possesso.

SESSISMO si identificano gli atteggiamenti atti a giustificare, promuove e sostenere l idea dell’ inferiorità di un sesso rispetto all’ altro.

CULTURA PATRIARCALE condiziona sia gli uomini che le donne in mille modi diversi, sempre più difficile riuscire a sviluppare un proprio pensiero in assenza di stereotipi.

  • Ogni volta che mi gridava contro, ogni volta che mi strattonava, ogni volta che mi offendeva…Ogni volta che mi lasciava perché non rispecchiano i suoi canoni intellettuali colpevolizzavo me stessa…E il senso di inadeguatezza che mi aveva fatto nascere dentro era devastante.

  • Giustificare sempre tutto…’ è un periodo passerà’!

  • Lui si arrabbiava sempre con me, ero colpevole di tutto, mi aveva fatto convincere di ciò».

 Quale dunque i segnali di violenza psicologica?

1) svalutazione continua

2) controllo delle amicizie

3) gelosie ingiustificate

4) insulti e minacce

5) limitazioni dell’autonomia morale ed economica

6) insistenza continua per ottenere rapporti sessuali

7) falsi pentimenti

4 commenti su “VIOLENZA SULLE DONNE: PROFICUO INCONTRO AL COMUNE. Cons. Sara Esposito: «Ho proposto l’apertura di un tavolo permanente su queste tematiche…su tematiche affini e di interesse sociale»”
  1. …DA UN ABORTO PROCURATO….

    M’AVEVI COSTRETTA A MENTIRE, AI MIEI FAMILIARI, HO TENUTO NASCOSTO A LUNGO UN MIO VERGOGNOSO, QUANTO AMATO E PREZIOSO SEGRETO…PER IL TUO GRETTO EGOISMO, LA TUA PAVIDA SENSAZIONE D’IMPOTENTE, E CON QUESTO IMPEGNATIVO FARDELLO, M’AVEVI CONDOTTA DA ANNA S FALLIMENTARE MAMMANA , PER CAVARTI DA OGNI DISONORE, VERME !
    NON HAI ESAMINATO NEANCHE UN MOMENTO IL PERICOLO CUI M’ ESPONEVI !
    NE HAI ESITATO DOPO CHE, NUMEROSE HANNO PER TE SUBITA LA STESSA MIA SORTE !
    VERME DI TERRA, A CUI AVEVO PROPOSTO ESPERIENZA UNICA E SACRA, ADUSO A PERCORRERE BASSE QUOTE DI MERITO, VILE PEDESTRE, IMMONDO TRADITORE, A RISCHIO MIO ESCLUSIVO E ISOLAMENTO CERTO . MA QUALE SORPRESA ANCHE VERSO ME STESSA …QUANDO SOTTOSTANDO A QUESTO INFAUSTO DESTINO RITORNAVO DA TE !

  2. IL POTERE…MASCHILISTA !

    IL POTERE…………….. di pierarotella@tim.it

    IL POTERE FENOMENO PREVARICATIVO SMODATO E CORROTTO,SI MANIFESTA IN MANIERA SOTTILE MA PERCEPIBILE, E DETERMINA CANCEROSI SOCIALE, E’ PRESENTE IN OGNI CONTESTO COMUNITARIO DI GENERE DEMOCRATICO O TOTALITARIO .
    NEL REGIME TOTALITARIO E’ IMPOSTO ATTRAVERSO CONDIZIONAMENTI DI TIPO DITTATORIALE,CHE FUNGONO DA DETERRENTE ALLA DISOBBEDIENZA E INTRAPRENDENZA DEL SINGOLO; IN QUELLO DEMOCRATICO SI INSINUA SUBDOLAMENTE NELLE AMBIGUITA’ GESTIONALI E DI COORDINAMENTO D’OGNI DISPOSIZIONE COSIDETTA ” COSTITUZIONALE “.
    IL POTERE SI AVVALE D’OGNI POSSIBILE FORMA DI COMUNICAZIONE, PERVADE OGNI AVVENIMENTO DI PUBBLICO INTERESSE,
    PER UNO STATO DI REALE SOGGEZIONE E SUGGESTIONE
    SUI COMPONENTI DELLA COLLETTIVITA’ .
    E’ ESPRESSIONE D’UNA AMMINISTRAZIONE INCAPACE
    VERSO UN TIPO DI CITTADINANZA SCARSAMENTE PARTECIPE ALLA COMUNITA’ ;
    E PER CONDIZIONE DI CORRESPONSABILITA’ POLITICA
    RIESCE A PENETRARE NEL PROFONDO D’OGNI CONTESTO .
    IL CITTADINO ASSUME IN QUESTO TIPO DI GOVERNO RILEVANZA SOLTANTO MARGINALE, NONOSTANTE FRUISCA E “CONTRIBUISCA”
    ED IN MODO EFFETTIVO, AI COSIDETTI ONERI SOCIALI .
    EGLI E’ DISSUASO IN MODO PERMANENTE,CON METODOLOGIE ILLECITE ATTRAVERSO RICATTI BUROCRATICI, DA QUALSIVOGLIA VERIFICA O ANALISI CHE AUSPICHI FORME EVENTUALI DI RISARCIMENTO O RISCATTO .

  3. VIOLENZA SU INNOCENTE

    SCONSACRATA…….di rotellapiera@tim.it

    HO SOLO NOVE ANNI
    E DESIDERIO DI CREDERE
    …UN ATTIMO DI CALORE
    IN ATTESA DEL GELO…
    RISCALDATO SEPOLCRO
    PER UN RISCATTO MALATO
    RAPACI MANI SCONSACRANO
    IL MIO FRAGILE GREMBO
    DI CERTO CONCEPITO
    SENZ’OMBRA DI PECCATO…
    NON SONO PRONTA A VIVERE
    E..MI RAGGOMITOLO…
    AL BUIO NESSUNO
    PUO’ SORPRENDERMI A PIANGERE…CERTO NON COMPIACIUTA DI QUESTO DOLORE-PIACERE
    PER UN PREMATURO GODERE DA COMPLICITA’MISERABILE !!

  4. VIOLENZA … OCCULTA !

    CASALINGA : QUESTO APPELLATIVO CHE CI SUGGERISCE ELEMENTARI MA
    RIPETITIVE, MANSIONI DOMESTICHE, SI ADOPERA QUANDO SI VUOLE DEFINIRE MEGLIO, IL RUOLO D’ UNA DONNA CHE HA SCELTO,
    PER PROPRIA O ALTRUI VOLONTA,’ DI DEDICARE NOTEVOLE PORZIONE DELLA PROPRIA ESISTENZA
    A CONVENZIONALI INCOMBENZE, NON ESSENDO RICHIESTA ALCUNA E SPECIFICA QUALIFICA,PER
    IL LAVORO QUOTIDIANO DESTINATOLE, CHE POTRA’
    DA QUALUNQUE INCAPACE, DOTATO DI TERRENO BUON SENSO, ESSERE SVOLTO .
    LA CASALINGA, QUINDI, NON COORDINA I LAVORI, MA LI ESEGUE, GESTISCE, NON SENZA DIFFICOLTA’, LE ATTIVITA DOMESTICHE,
    COSTRETTA COM’E’ A SOSTITUIRSI, ALLA FAMILIARE, QUANTO CRONICA
    CARENZA DI ORDINARIA MANOVALANZA GENERICA,
    PERDENDO SPESSO DI VISTA IL SOSTANZIALE ED AUTENTICO SIGNIFICATO
    D’OGNI RAPPORTO INTERPERSONALE
    CON I PROPRI CARI.
    INTERPELLATA , PERLOPIU’ SOLO SU QUESTIONI DI TIPO LOGISTICO DI SOLITO LA CASALINGA DEFINITA “BUONA SPOSA E MADRE” RIMANE DI FATTO “ INSOSTITUIBILE ” PER I PROPRI CONVIVENTI,
    NON PER RAGIONI PSICOLOGICHE O DI AUTOREVOLEZZA, MA PER OGGETTIVE ED ALTRUI INCOMPETENZE …E DOVE…
    TRADITA E MALMENATA SI CONTINUA A CONSIDERARLA
    “ REGINA DELLA CASA COME PARTE INTEGRANTE D’OGNI ARREDO DOMESTICO ” .
    IN TAL SENSO, LA SI CONDIZIONA ED IN OGNI POSSIBILE OCCASIONE !
    ACCADE CHE, OGNI FAMILIARE, INFLUENZATO DAL COMPORTAMENTO
    DISEDUCATIVO DEL “ CAPO-FAMIGLIA “, SFRUTTI A PROPRIO VANTAGGIO
    TALE “ PREZIOSA E GRATUITA RISORSA “ .
    A CODESTA VIETATE SONO FREQUENTAZIONI EXTRA-FAMILIARI CHE RESTANO POCO CONSIDERATE, SE NON ADDIRITTURA MALVISTE…
    SOPRATUTTO LA FREQUENZA D’ ALTRI MASCHI, ONDE EVITARNE INDESIDERATI, ANCHE SE, INVOLONTARI, CONFRONTI !
    LA PROLE DELLA CASALINGA, ANCHE SE, NON LEGGITTIMA, RAPPRESENTA PER LA STESSA UNA COMPLEMENTARE DITTATURA, A CUI ELLA DEVE SUO MALGRADO, SOGGIACERE..ANCHE, SE
    ATTRAVERSO D’ ESSA LA CASALINGA PUO’ OTTENERE INSPERATI PRIVILEGI … …..SE DISOCCUPATA , SUSSIDI PERIODICI…..SE INVALIDA ASSISTENZA….
    CONTEMPORANEAMENTE…..
    DIMENTICANDO SE STESSA.
    DESTINATA A RICEVERE D’OGNI PUBBLICA RICONOSCENZA, SOLTANTO LE BRICIOLE…

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