Redazione | Nel grande “mare dei forse” e dei “si farà” che circonda il presente ed il futuro dei trasporti marittimi da e per l’isola di Arturo, un po’ di vento e il contemporaneo “fermo” di due vettori, creano il caos. Un progressivo peggioramento degli ultimi anni dovuti a scellerate decisioni o non decisioni delle autorità competenti e diciamocelo senza indugi anche da una politica regionale dei trasporti che fa acqua da tutte le parti. Porre qui tutti i nodi che hanno reso quasi impossibile muoversi nel comparto del mare, significherebbe tediare ulteriormente i lettori e i quanti che ogni giorno si alzano dal letto – e dalla finestra fa capolino un pò di vento – non sanno a che santo votarsi per raggiungere la terra ferma. Sui disagi dei giorni scorsi abbiamo registrato la voce dei cittadini inferociti e delle autorità locali.
Il commissario di Forza Italia, nonché capo gruppo di “Per Procida” in consiglio comunale Menico Scala: «In questi giorni stiamo vivendo dei momenti davvero surreali per quanto riguarda il trasporto marittimo che stanno vedendo l’isola di Procida praticamente isolata con il resto del continente e la vicina isola d’Ischia dimostrando come, con condizioni meteo marine non eccezionalmente avverse (in questi giorni i pescherecci hanno regolarmente lavorato, tanto per non andare troppo lontano) l’intero sistema dei trasporti marittimi salta completamente “fregandosene” del diritto alla mobilità degli isolani/isolati con gravissime conseguenze per lavoratori, attività commerciali, cittadini qualunque che devono affrontare viaggi oppure prenotato visite o accertamenti specialistici. E’ mai possibili che con i mezzi marittimi disponibili da quasi tre giorni viviamo fuori dal mondo? E’ mai possibile che bisogna contare, nel terzo millennio, che ci sia sempre il sole e mare calmo per poter vivere normalmente senza sentirsi cittadini di serie B (peggio ancora di serie Z)? Dove sono le Istituzioni preposte al rilascio delle linee così come ai controlli? Per alcuni, considerato la vetustà dei mezzi, le riduzione di personale, i tagli per pezzi di ricambio e manutenzioni, scadenze di classe, ect., appena il vento muove i rami degli alberi l’occasione è sempre propizia per affiggere il cartello “avverse condizioni meteo” è fermare il servizio (sempre più spesso l’annuncio avviane anche qualche giorno prima). E’ una Vergogna senza fine, purtroppo.»
Anche la consigliera con delega ai trasporti Lucia Mameli si è unita al coro di disappunto e ai media ha detto: «La disavventura vissuta, nei giorni scorsi, dagli utenti del trasporto marittimo del golfo di Napoli – dice Lucia Mameli – ripropone, ancora una volta, il tema delle Gestione delle Emergenze, argomento posto sul tavolo da più di dieci anni ma mai seriamente affrontato dalle Autorità competenti.
Nei giorni 11 e 12 dicembre la nostra comunità è stata completata abbandonate dalle Società del Golfo di Napoli, CAREMAR – MEDMAR – SNAV ad esclusione della Società Gestour che ci ha assicurato un pur minino, ma essenziale, collegamento con la zona flegrea. Certamente non è degno di un paese civile che tanti viaggiatori, lavoratori, studenti e concittadini siano rimasti bloccati per due giorni sulla nostra isola. In questi giorni “neri”, come delegata ai trasporti, ho seguito di persona i tentativi della locale Capitaneria di Porto, con la Società MEDMAR, (che ha svolto invece regolare servizio sulla tratta Ischia – Pozzuoli e viceversa per l’intera giornata) per avere uno scalo, occasionale, a Procida (va ricordato che la suddetta società è già titolare di diverse corse da e per Procida con partenza/arrivo Napoli-Pozzuoli e Ischia). Incuranti dei nostri appelli hanno proseguito sempre dritti. Ho provato tanta vergogna – sottolinea Mameli – davanti a concittadini in grave situazioni di salute, che dovevano necessariamente raggiungere un presidio medico, ho provato vergogna dinnanzi a tanti operai, sbarcati al mattino presto e che alle 19.30 hanno sperato di poter tornare a casa.
E cosa dire della CAREMAR, unica Società con regolare contratto di servizio con la Regione Campania, non ha disincagliato nemmeno un’ancora fino alle 19.00 quando fa un timido tentativo di partenza, ostacolato dalla “vicina” MEDMAR che le impedisce di raggiungere Napoli. Inutili e vani i continui contatti anche con la società CAREMAR, riposo forzato l’intera giorno 11, in parte, giorno 12 Dicembre. La Società non ha, altresì, posto in essere azioni tese a mitigare i gravi disagi provocati. Invece, poi, se si studiano le esigenze e si ha la volontà qualcosa di positivo viene sempre fuori, come le corse dell’unità veloce Caremar da Procida-Ischia e viceversa». E’ evidente che, ancora una volta, la gestione delle emergenze, che poi è qualità del servizio, ha dimostrato tante lacune. «E’ in queste occasioni di avverse condizioni meteomarine – sottolinea la delegata ai trasporti del Comune di Procida – che devono prevedersi collegamenti alternativi in grado di assicurare una mobilità essenziale omogenea, indipendente dal vettore. Il concetto alla base della gestione dell’emergenza deve essere il servizio all’Utenza, non l’interesse della società vettore. L’emergenza è una condizione che coinvolge il sistema di trasporto, cioè tutti gli attori che operano nel Golfo, e non solo coloro che ne risultano coinvolti. Solo questo approccio potrà garantire una gestione delle emergenze che rappresenta un fattore di qualità per tutto il sistema di trasporto e non della singola società armatrice. Questo – conclude Lucia Mameli – è l’argomento su cui concentrerò maggiormente il mio impegno e presto chiederò alla Regione Campania incontro sull’argomento».
Nelle stesse ore anche una nota dei pendolari rappresentava a bene lo stato della situazione: «Da ieri mattina i pendolari da e per ischia /procida sono impossibilitati ad andare al lavoro. Ieri per allerta meteo Stamattina invece perché la caremar non ha navi a sufficienza per coprire i vari percorsi Adeona e driade al cantiere. Solo Fauno a coprire la tratta ischia/procida/napoli e viceversa Le navi veloci non sono operative, loro dicono per forte vento Noi pendolari coadiuvati dal consigliere delegato ai trasporti e da altri amministratori abbiamo fatto tutto ciò che era in nostro potere
Siamo stati la mattinata in capitaneria ed accolti bene dal comandante del porto, sempre disponibile. Abbiamo cercato di far scalare alcune navi medmar dirette a ischia, ma i comandanti si sono rifiutati Caremar è una vergona!»
sui trasporti siamo peggiorati da 2 anni a questa parte.