Redazione | Non c’è pace per trasporti marittimi da e per l’isola di Arturo. Una tragedia che si ripete puntualmente in questo periodo dell’anno. Non bastano le condizioni meteo marine avverse, vettori in cantiere, quando poi ci si mettono pure le compagnie di navigazione la frittata è bella e che fatta.
Gli ultimi giorni – come dicevamo – ci consegnano un quadro a tinte fosche alla quale mettere di tanto in tanto una pezza. Ovviamente una situazione simile non può che far tenere con le antenne ben alzate l’amministrazione comunale di Procida.
E così, dopo l’annuncio nei giorni scorsi, giunge la notizia che il Comune di Procida ha formalmente allertato l’Autorità Marittima.
“E vero. Come annunciato nei giorni scorsi abbiamo provveduto a inoltrare all’Autorità Marittima una serie di segnalazioni raccolte ripetutamente dalla cittadinanza che, se verificate, potrebbero pregiudicare gravemente la sicurezza dei trasporti con la terraferma. E questa è una cosa che non è tollerabile a tutela dei cittadini isolani, e non – affermano Lucia Mameli, delegata ai Trasporti e l’avv. Antonio Carannante, con delega al Lavoro marittimo del Comune di Procida.
Innanzitutto la sicurezza, la cosiddetta Maritime Safety, da sempre sulla bocca di tutti:
“Abbiamo infatti invitato l’Autorità marittima a verificare quanto ci viene ripetutamente segnalato dalla cittadinanza riguardo la compressione da parte della SNAV-RIFIM di ore di riposo dei marittimi imbarcati, l’elusione del limite massimo di ore lavorative giornaliere (14) e settimanali (72) così come sancito dal D. Lgs. n. 108/2005. Difatti, tutto ciò, laddove fosse vero, sarebbe davvero preoccupante in quanto sottoporrebbe il personale navigante a un illegittimo sovraccarico di ore lavorative con alto rischio di sinistri in danno della pubblica e privata incolumità” – afferma la delegata ai Trasporti Lucia Mameli.
Altro nodo cruciale il taglio del personale e la sicurezza a rischio a bordo delle navi :
“In particolar modo, quello che abbiamo tenuto a segnalare all’Autorità Marittima è far risaltare un quadro che, complessivamente considerato, appare fortemente preoccupante in danno della sicurezza del servizio pubblico di trasporto. La sopravvenuta modifica delle Tabelle di Armamento per le navi del Golfo di Napoli (le quali durante la stagione invernale hanno ridotto la stazza passeggeri sui traghetti a 390) che ha consentito un taglio personale imbarcato sui traghetti da 14 a 10 unità – e precisamente la soppressione del primo ufficiale di macchine, giovanotto di macchine, cameriere ed elettricista, figure professionali peraltro strategiche in caso di evacuazione e/o sinistri – unito alla segnalata compressione della turnistica e delle ore di riposo per il personale imbarcato, inciderebbe innegabilmente sulla sicurezza del trasporto – aggiunge l’assessore Carannante.
“A ciò si aggiunga che non è dato conoscere quale sia concretamente la politica industriale della suddetta società SNAV-RIFIM e, nonostante il decorso di qualche anno e il beneficio del finanziamento pubblico, nulla ha compiuto e/o dichiarato per un concreto ammodernamento della flotta – continua Lucia Mameli – “Abbiamo inoltrato anche una segnalazione alla Commissione regionale trasporti anche riguardo la condotta della società Medmar che nei giorni 13-19-30 novembre e 9 e 11 dicembre ha annullato la corsa delle 7.05 Procida-Napoli, corsa da sempre ritenuta essenziale. Analoghi disservizi la società Medmar ha causato sulla tratta Procida Pozzuoli, annullando le corse aggiuntive che effettua da qualche tempo. Se pur è vero che oggi non sussistono obblighi di servizio per le corse non effettuate da Caremar, resta intatto l’obbligo di assicurare la continuità territoriale anche all’isola di Procida.
“La triste impressione è che vi sia una china pericolosa del trasporto pubblico nel golfo, dove tutto viene dettato dal fattore economico tramite un cieco gioco al risparmio, tagli del personale e senza alcuna concreta politica di investimento. Ma qui è in gioco la sicurezza di migliaia di cittadini che si muovono nel Golfo di Napoli. Gli armatori sappiano che il Comune di Procida continuerà a vigilare e ad agire in tutte le sedi competenti affinché il collegamento con la terraferma avvenga sempre nella massima sicurezza” – concludono gli amministratori procidani.