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Raccontare il presente, capire il futuro

L’editoriale di GINO FINELLI. LA POLITICA: L’ARTE DI GOVERNARE

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Gen 3, 2018

Gino Finelli | E’ davvero piacevole leggere che, a viso aperto, tra maggioranza ed opposizione vi sia uno scambio di opinioni, un confronto” cosiddetto politico” Ed uso volutamente il cosiddetto perché di politica, in tutti questi anni, non si è non solo vista alcuna traccia, ma neanche sentito mai parlare. Per questo, se pure per aspetti puramente amministrativi legati alle vicende del territorio, plaudo a questo confronto aperto che potrebbe aprire la strada a un dialettica più ampia e soprattutto propositiva e culturale.

Tutto ciò mi da lo spunto per qualche riflessione sulla politica nazionale

Le parole usate dalla “cosiddetta politica” sono ahimè sempre le stesse: – la colpa è della pregressa amministrazione che in tanti anni non ha saputo risolvere i problemi e, dall’altra parte, la colpa è dell’incapacità di chi governa che non ha saputo produrre nulla di nuovo e di concretamente usufruibile dalla cittadinanza. Insomma la solita litania nel tentativo di crearsi un consenso, un’apertura di credito elettorale per il futuro.

Ma la politica, quella vera che, peraltro per chi non lo ricordasse, significa: “l’arte di governare le società”, è dunque un arte che si esplicita attraverso un percorso formativo non solo culturale, ma di servizio, attraverso una conoscenza storica e sociale del territorio. Per fare politica bisogna non solo avere talento, ma possedere la conoscenza, quella che consente di operare per il bene comune. Quella che oggi le imprese chiamano “Know  how”.

Ed oggi, a tutti i livelli, si assiste a quella squallida rappresentazione dove l’elemento di dialettica è l’accusa reciproca che, a volte raggiunge, oltre che l’arroganza, la maleducazione, che mistifica sempre la realtà, finendo spesso con il nascondere la verità.  Verità apparenti costruiscono, così, il percorso politico dei nuovi esponenti che, come dice il Presidente De Luca sono solo “personaggetti”.

E frequentemente di questo si tratta di persone che senza una preparazione, con l’assoluta arroganza dell’ignoranza, assumono ruoli di gestione e hanno il coraggio, “dell’impudenza”, di presentarsi come i condottieri di una Nazione che essendo allo sbando, dovrebbe essere corretta e messa sulla nuova strada da questi nuovi politici.

Come è vero “che il potere logora chi non ce l’ha”.  Questi infatti una volta entrati nel ruolo della carica, dimenticano non solo la loro provenienza ed il loro percorso culturale, ma assumono la protervia di chi, non avendo conoscenze ed esperienze sufficienti, deve attaccare per difendersi. Ed ecco la volgarità dei talk show, delle battute e risposte, dei continui scambi di offese mascherati da duelli politici che, nulla hanno a che fare con la politica, che nulla hanno a che vedere con l’arte di governare.

Come diceva Giorgio Gaber “l’Italia di Mazzini, di Cavour dei nostri martiri…. E’ duro rendersi conto che si sia dissolta al vento, pum, pum come una scorreggia”.

Ben vengano dunque i confronti, le diversità di opinioni e gli scambi di vedute, ma si rispetti sempre quella linea che ci hanno insegnato i veri statisti, quelli del dopo guerra e della prima repubblica che conoscevano bene l’arte della politica e che, di certo anche con i loro errori ed i loro difetti, hanno fatto grande questa Nazione.

Non guardo più la televisione per non sentirmi offeso da parole inutili che ripropongono schemi e concetti identici, come in una sorta di giostra di falsi duellanti.

Dante diceva che siamo fatti per seguire virtù e conoscenze. Posso comprendere che le virtù sono un aspetto etico morale profondamente soggettivo, ad eccezione chiaramente dell’onestà e della lealtà, ma non si può e non si deve accettare mai l’assenza della conoscenza che è patrimonio indispensabile per assumere ruoli e funzioni pubbliche

L’approssimarsi del momento elettorale apre una riflessione attenta su questa problematica che mi permetto, umilmente, di sottoporre a i lettori.

1 commento su “L’editoriale di GINO FINELLI. LA POLITICA: L’ARTE DI GOVERNARE”
  1. Mi consenta, ma sono esternazioni un tantino di stile retro’…. mentre l’altra parte del mondo corre a mille all’ora.Amministrare significa risolvere I problemi delle persone e rendere la nostra societa’ piu’ vivibile e semplice. Gli ideali sono importanti ma ad essi devono seguire I risultati e il razocinio . Gli amministratori devono essere efficienti e migliorare la vita della popolazione sotto tutti gli aspetti e raggiungere gli obbiettivi ,altrimenti…..sara’ meglio prendere un allenatore straniero…parafrasando la realtà calcistica che ci e’ piu’ vicina.Cari saluti

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