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Comune di Procida: fuori dal rischio di dissesto finanziario? Intervista al delegato al bilancio Giovanni Villani

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Gen 21, 2018

Redazione | Uno degli interrogativi pressanti di questi anni che molto ha fatto discutere e dibattere anche dalle pagine di questo quotidiano, è stato quello relativo al dissesto finanziario dell’ente. Una possibilità, che come una spada di Damocle, ha accompagnato tutto il percorso amministrativo sino ad oggi. Si, perché con la legge numero 205 del 27 dicembre 2017, c.d. Legge Bilancio 2018, è stata offerta la possibilità agli enti locali in predissesto finanziario di rimodulare – ovvero riformulare – il Piano di predissesto ed il Consiglio Comunale di Procida dell’11 gennaio 2018 ha deliberato, con voto unanime, di rimodulare il Piano di predissesto (2013-2019) dell’amministrazione Capezzuto.

Ne abbiamo parlato con il solere cons. Giovanni Villani, che oltre ad aver seguito i lavori della Commissione consiliare Bilancio sull’argomento, da anni ci ha accompagnato nel tortuoso labirinto di leggi, decreti, piani finanziari e quant’altro.

Allora……il nostro Comune è fuori dal rischio di dissesto finanziario?

«Intanto, grazie alla Legge di Bilancio entrata in vigore il 1 gennaio 2018, il Consiglio Comunale di Procida la settimana scorsa ha deliberato, col voto unanime dei presenti, di rimodulare il vecchio Piano di predissesto dell’amministrazione Capezzuto, che l’ex assessore al Bilancio Menico Scala definì “salva-Procida” ed invece si è rivelato “affonda- Procida”. Con questa deliberazione consiliare dell’11 gennaio 2018 prende avvio un percorso che si concluderà verosimilmente entro l’estate prossima… solo allora sapremo se il nostro Comune ha scongiurato il rischio “dissesto finanziario”, che lo ribadisco, non ha senso a Procida per quello che si sta facendo oggi e non si è fatto ieri»

L’intervento normativo in materia di predissesto finanziario inserito nella Legge di Bilancio 2018 è stato voluto fortemente dall’ANCI (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani), con il Comune di Napoli in pole-position e grazie al Partito Democratico

«E’ vero, l’intervento normativo in materia di predissesto finanziario è stato determinato soprattutto dallo stato di salute dei conti del Comune di Napoli sull’orlo del dissesto finanziario. L’ANCI ha fatto proprie le esigenze dei Comuni in predissesto finanziario, circa 250, e le forze parlamentari, in primis il Partito Democratico che ha presentato l’emendamento, hanno approvato le nuove norme».

E’ vero che anche il Comune di Procida è stato coinvolto nell’elaborazione della proposta normativa?

«Confermo, attraverso la Fondazione IFEL, che ha materialmente redatto le norme fatte proprie dall’ANCI, anche il Comune di Procida ha dato il suo piccolo contributo alla definizione della proposta normativa inoltrata poi al Parlamento. E questo è stato possibile perché finalmente il Comune di Procida ha una classe politica credibile ed affidabile».

Quali sono le principali novità normative in materia di predissesto finanziario introdotte nella Legge di Bilancio 2018?

«Intanto la durata massima del nuovo Piano, che potrà essere rimodulato fino a 20 anni per ripianare le passività. L’amministrazione uscente aveva scelto di formulare il Piano 2013-2019 su 7 anni; rimane ancora un mistero (è uno dei tanti!) perché non l’abbia formulato fino a 10 anni quando pur la norma lo consentiva!

Poi ci sono altri profili interessanti introdotti dalla nuova normativa, come ad esempio dilazionare i debiti fiscali, previdenziali ed assistenziali fino a 10 anni; utilizzare i proventi derivanti dalla vendita di terreni e fabbricati per coprire le spese correnti».

In attesa di conoscere quali caratteristiche avrà il nuovo Piano di predissesto in termini di obiettivi ed azioni per conseguirli, possiamo riepilogare cosa è accaduto nel 2017 al riguardo? Perché sembra un anno passato invano ed invece sono accadute cose importanti.

«Ti ringrazio per la domanda perché è opportuno non perdere la memoria storica, visto che affondano nel passato le scelte e le decisioni di oggi.Mi dai l’opportunità di comunicare, ancora una volta, che la Corte dei Conti con una deliberazione di aprile 2017, disponibile sul sito del Comune di Procida, ha attivato la procedura di dissesto finanziario del Comune di Procida, salvo sospendere momentaneamente tale procedura».

Ci spieghi meglio? Il punto ci appare fondamentale.

«Ad aprile 2017 la Corte dei Conti ha attivato la procedura di dissesto finanziario del Comune di Procida perché negli anni 2013-2014-2015 l’amministrazione Capezzuto non aveva conseguito nessuno degli obiettivi che essa stessa aveva indicato nel Piano di predissesto 2013-2019.

Sono state le “gravi e reiterate inadempienze negli anni 2013-2014-2015” dell’amministrazione Capezzuto a determinare l’attivazione della procedura di dissesto da parte della Corte dei Conti ad aprile 2017!»

E poi perché la Corte dei Conti ha sospeso la procedura di dissesto finanziario del Comune di Procida?

«Perché è intervenuta, nel frattempo, prima la legge 208 del 2015 (c.d. legge di Bilancio 2016) e poi la legge 232 del 2016 (c.d. Legge di Bilancio 2017). E queste due leggi hanno consentito all’Amministrazione Ambrosino di rimodulare il vecchio Piano dell’amministrazione Capezzuto prima entro il 30 settembre 2016 e poi entro il 31 maggio 2017. E quest’ultimo Piano predisposto entro il 31 maggio 2017 è stato inoltrato alla Corte dei Conti ed è all’esame della Commissione Centrale per la stabilità finanziaria degli enti locali presso il Ministero dell’Interno».

E’ chiaro. Comunque, venendo al nuovo Piano che sarà predisposto nei prossimi 45 giorni, è sufficiente la rimodulazione fino a 20 anni in luogo degli attuali 7 anni per rientrare dell’enorme massa passiva del Comune di Procida? I dati del Bilancio consolidato 2016 parlano di un debito complessivo del nostro Comune di oltre 28 milioni di euro….e forse altri debiti si profilano all’orizzonte?

«E’ evidente che avere a disposizione un lasso di tempo più ampio è fondamentale ma non è sufficiente se non si rende contemporaneamente l’azione amministrativa virtuosa, cosa che quest’Amministrazione sta facendo….l’avessero fatta anche le amministrazioni degli anni passati».

Scusa, ma cosa intendi per azione amministrativa virtuosa?

«Intendo dire questo. Per ripianare parte dell’enorme massa passiva del nostro Comune, possiamo anche vendere tutti i terreni, i fabbricati e finanche la quota di partecipazione del 25% in Marina di Procida (persa dall’amministrazione Capezzuto e recuperata in parte dall’Amministrazione Ambrosino). Ma con questa sola azione di vendita non andremo lontani se nel frattempo non bonifichiamo gli atti ed i comportamenti amministrativi scellerati tenuti in passato. Questo, per evitare il ripetersi di una tale pesante situazione economico-finanziaria che, sia detto con chiarezza, sarà comunque la Comunità a pagare.

Nel merito, si è intervenuto inizialmente sul versante delle spese, come ha spiegato chiaramente il Sindaco Ambrosino in un recente post su facebook, con risparmi significativi e strutturali. Le spese sono state tagliate laddove improduttive ma soprattutto le scarse risorse a disposizione sono state allocate dove servono per garantire un livello almeno minimo di servizi ai cittadini, dalle politiche sociali alla manutenzione delle Scuole, all’illuminazione pubblica, all’igiene ambientale».

Si è intervenuti anche sul versante delle entrate….

«Era inevitabile farlo; nel 2015 fu innalzata l’aliquota TASI (tassa soppressa dal Governo Renzi nel 2016) e furono abolite alcune agevolazioni IMU; d’altronde lo Stato aveva drasticamente ridotto i trasferimenti al Comune di Procida…perché lo riteneva (e lo ritiene) un Comune “ricco”! Nel 2017 è stato necessario rivedere il contributo di sbarco a 2 euro, che non ha avuto alcun impatto sui flussi turistici verso l’Isola che sta vivendo un vero e proprio boom; questo contributo è destinato in parte alla gestione del servizio di igiene ambientale.

Occorre essere responsabili verso i cittadini. A casa nostra siamo sempre attenti ed oculati a spendere i nostri soldi, ed invece siamo scialacquoni… e non solo… a spendere i soldi pubblici. Siamo stati abituati a far pagare ai figli le nostre colpe! Così non va! Non è serio e rispettoso verso le future generazioni».

Grazie, ci fermiamo qua al momento, avremo occasione di ritornare su alcuni degli spunti di riflessione che ci hai dato con la consueta chiarezza e completezza, che denotano una profonda passione che ti anima.

«Grazie a Te, Leo, per l’opportunità che mi dai. A presto».

2 commenti su “Comune di Procida: fuori dal rischio di dissesto finanziario? Intervista al delegato al bilancio Giovanni Villani”
  1. Message

    Caro Consigliere quest’articolo dal contenuto falso , ma non voglio annoiare nessuno smontando punto per punto quello che lei ha scritto basterebbe dire che Lei non ha rispettato un solo un vincolo posto dalla Corte dei Conti e per questo che in Adunanza la Corte ha deliberato la volontà di chiedere il dissesto e a tutt’oggi la delibera della Corte dei Conti è ferma al Ministero degli Interni.
    Per fortuna che nel frattempo la finanziaria ha dato la possibilità ai soli Enti che avevano dichiarato il predissesto di rimodulare il Piano in vent’anni.
    Ma non intervengo per questo è solo per notare ancora una volta la totale mancanza di onestà intellettuale nel non dire la verità sulle cause e colpe vere e delle Amministrazioni che hanno determinato il dissesto finanziario.
    Saranno forse i cattivi consigli dei consiglieri politici ?

  2. Con tutto il rispetto dovuto,parrebbe, che non si è rilevata nessuna miglioria rispetto alle passate amministrazioni…con la scusa del debito pubblico…non si è fatto nulla per migliorare la qualità della vita dei procidani….i piccoli tentativi effettuati si sono rivelati maldestri e talvolta peggioratrici….a quanto risulta le piccole opportunità di progresso sono ancora una volta andate a beneficio degli amici….e l’ultimo…. ennesimamente e’ arrivato ancora piu’ in ritardo al traguardo con la maglia nera oramai cucita sulla pelle….non ci si aspettava questo da Voi….Saluti

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