Sebastiano Cultrera | Non eravamo sempre d’accordo, con Giovanni Barblan. Era un personaggio sensibile, colto, raffinato. Ma chissà perché la parola che prima di tutti mi viene in testa è: GENTILE. Ecco, era un uomo gentile, che sapeva mitigare anche aspre divergenze, con una innata gentilezza, e con la predisposizione razionale, che gli uomini intelligenti hanno, al ragionamento, alla mediazione.
Avrebbe compiuto, quest’anno, gli ottant’anni ma, fino alla passata estate, lo vedevo spesso camminare lungo l’isola, attendere alle commissioni e occuparsi della vita e della società, anche di quella procidana, che aveva eletto a proprio habitat insieme con la moglie Maria Gloria Conti Bicocchi, stella di prima grandezza nella cultura artistica, non solo italiana.
Di Maria Gloria sembrava la docile appendice, ma probabilmente non era proprio così, chè gli equilibri in una coppia sono sempre imperscrutabili. Noi del TgProcida lo conoscevano bene, oramai: eppure non lo conoscevamo affatto, perché era un uomo modesto riservato, mite. A questo giornale ha affidato le idee e i pensieri degli ultimi suoi anni di vita. Idee su Procida, sulla vita, sul mondo. Idee, pensieri e parole che già ci mancano.
Da circa vent’anni si erano trasferiti a Procida portando, nell’isola, qualche alito di grande cultura e di respiro internazionale. Giovanni aveva collaborato per anni alla Fondazione Longhi, di Firenze, uno dei massimi riferimenti della storia dell’arte mondiale.
Negli ultimi anni procidani Giovanni Barblan aveva preso ad occuparsi anche dell’isoletta in cui loro vivevano, con scritti ficcanti ed interessanti. La verve polemica la riservava spesso a me, per diversa tifoseria politica nazionale. Ma era una polemica anch’essa gentile, educata, sempre in punta di penna, mai di spada. Ora ci manca quella.
Ciao Giovanni, al TgProcida e all’isola tutta mancheranno le tue parole, i tuoi modi semplici e cortesi, la tua cultura e la tua intelligenza. E non è poco
Le belle persone non si potranno mai dimenticare, e tu Giovanni eri una di loro!
Ti ricorderò con affetto!
Antonietta Righi.