Redazione | L’ultima elezione “democratica” per così dire del Pio Monte dei Marinai – stando ai bene informati – è datata APRILE 1993. Venticinque anni fa. Era Aprile e la commissione amministratrice del Monte dei Marinai procedette all’elezione – per schede segrete – (art.14 Capo III dello statuto del Pio Monte dei Marinai) del Presidente dell’ente. La curia napoletana non riconobbe quelle elezioni per “vizi di forma” e cavilli giuridici, commissariando nuovamente il Monte dei Marinai e affidandolo al Cap. Giosuè. Florentino. A sua volta sollevato e sostituito su indicazione del decano Mons. Ambrosino. Da allora ha inizio l’odissea che ha portato il Pio Monte dei Marinai a non avere una gestione amministrativa “statutaria” ma avvalersi di gestioni commissariali che fino a pochi giorni fa resistevano. E che forse resistono ancora.
Infatti dopo aver rassegnato il mandato, al commissario PROCIDANO Prof. Mario Carabellese sono subentrati tre gentiluomini nominati dalla curia. Un “governo” o un ennesimo commissariamento ancora non è chiaro. Fatto sta che i tre sono giunti sull’isola ed hanno iniziato a prendere coscienza e consistenza della situazione dell’ente. Uno dei tre risulta essere anche commissario della Congrega dei Turchini. Accompagnati dal commissario uscente i “governatori” hanno visitato anche alcuni immobili locati per conoscere gli affittuari. Molto lo stupore tra i tanti che sull’isola hanno a cuore le sorti di alcune istituzioni laicali di matrice ecclesiale, che stanno letteralmente divenendo di rappresentanza clericale. Basta vedere quanto è accaduto negli anni con l’Albano Francescano, ultimamente con la congrega dei Turchini ed in ultimo con il Pio Monte dei Marinai.
IL PIO MONTE DEI MARINAI
NON E’ DI PROPRIETA’ DELLA CURIA MA DEI TANTI MARINAI CHE LO HANNO FINANZIATO
E A CUI CI SI DEVE RIVOLGERSI PER QUALSIASI COSA
LA CURIA FAREBBE BENE A PENSARE ALLE COSE SPIRITUALI
CHIEDIAMO SUBITO LE ELEZIONI DEMOCRATICHE DEGLI ISCRITTI ALTRIMENTI SARA’ PROTESTA POPOLARE