Redazione | Visita pastorale sull’isola, ieri, del Cardinale Crescenzio Sepe.
In mattinata – giunto da Napoli – ha incontrato gli studenti delle scuole superiori – con i quali ha interagito e risposto ad una serie di domande.
Non sono mancate le battute anche di natura calcistica e goliardiche a cui il vescovo di Napoli non sa rinunciare. Dopo essersi intrattenuto nell’ampio cortile con i discenti, professori, maestri , educatori, gente di tutti i tipi, intorno alle 13 ha potuto gustare le prelibatezze ristorante Crescenzo e subito dopo riposino nella canonica del santuario di Santa Maria delle Grazie.
Intorno alle 16.30 incontro con la comunità nella chiesa di Santa Margherita. Li ad accoglierlo la scola cantorum delle parrocchie isolane e la banda musicale di Procida che ha intrattenuto l’altro prelato con pezzi emozionanti. Qui ha potuto ascoltare – ad una settimana – dal venerdì santo anche il suono lancinante della trombetta. Subito dopo incontro con i ragazzi dei misteri e l’isola dei misteri, le due associazioni che raggruppano i costruttori di misteri. Anche qui ha ammirato le bellezze dei carri e la fattezza artigianale delle opere.
Durante tutte le ore trascorse sul territorio – accompagnato da Don Lello Ponticelli e altri sacerdoti – sua eminenza ha potuto ascoltare i giovani, i loro bisogni, le paure che nella società odierna si affacciano minacciosi anche su uno scoglio come Procida.
Molte le testimonianze di giovani che quotidianamente attraverso anche la chiesa riescono ad esprimere tutto il loro altrusimo verso gli altri. Presenti a Terra murata che i ragazzi di “punto Cuore” che da anni non lesinano energie per i più deboli.
Intensi momenti di musica, dialogo e preghiera sono stati il liet motiv di tutte le ore trascorse. «Venendo tra i giovani, mi sento giovane anch’io – ha detto salutando la comunità, quando sul portellone del traghetto delle 20.00 ha fatto rientro a Napoli»
