• Dom. Nov 24th, 2024

TGPROCIDA

Raccontare il presente, capire il futuro

GOVERNO DI UFFICIO CONFRATERNITA’ DEI TURCHINI: ECCO LA NOSTRA RISPOSTA AL “MISTERO GUIDA”

Ditgprocida

Apr 12, 2018

Redazione | Riceviamo e pubblichiamo |

Spett.le Redazione

Quale Commissario Arcivescovile dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione dei Turchini ed allo scopo di fare immediata e massima chiarezza su fatti che appaiono invece, purtroppo, avvolti da una profonda e mistificante confusione di persone e ruoli che getta immotivato e perciò inammissibile discredito – specie alla luce delle vivaci ed ammiccanti modalità narrative – sulle persone che oggi guidano la Congrega, intendo brevemente replicare a quanto recentemente apparso sulla testata giornalistica in indirizzo in ordine alla multa elevata nei confronti del “Mistero Guida” a cagione delle misure della relative struttura processionale, confidando che, secondo i più elementari e sacrosanti principi del contraddittorio e della dialettica, la presente venga debitamente pubblicata.

L’articolo in questione, nel rappresentare la tematica dello sconfinamento delle misure del Mistero, senza fare nomi e cognomi, addita i “membri della Commissione” come responsabili di affermazioni derisorie o minimizzanti rispetto all’entità economica del verbale e, soprattutto, li indica come artefici di comportamenti che sarebbero stati alla diretta origine della stessa contestazione amministrativa (atteso che viene espressamente riferito che sarebbe stata questa “Commissione” ad informare la Pubblica Autorità, comunicandole la violazione dei parametri metrici dei Misteri).

Senza volere peraltro entrare nel merito dei fatti lamentati (perché in realtà  dovremmo poi andare a verificare la reale portata di quanto affermato per ora da una sola campana) si comprenderà che, in ogni caso, questa frammentaria eppur inequivocabile e dura filippica contro l’organizzazione” attira sul Governo una diretta responsabilità che esso, tuttavia, rispetto a quanto contestato, evidentemente non ha.

Si osservi, difatti, che il Governo dell’Arciconfraternita:

  1. è costituito da tre soli professionisti – peraltro ben noti, in nome e fisionomia, ai membri del sodalizio per confrontarsi essi settimanalmente in loco con chiunque desideri dialogare con loro – e nessuno dei tre ha mai reso affermazioni del genere ne, d’altronde, mai stato interpellato a riguardo, sicché appare peregrino, fuor di luogo e mistificante descrivere dinamiche in modo tendenzioso e tale per cui determinate parole paiano pronunciate direttamente dai membri del Governo o siano ad essi comunque ascrivibili;
  2. tale Governo, in fedele ossequio agli inderogabili principi canonici per i quali la gestione dei profili pastorali e religiosi di eventi e manifestazioni liturgiche, devozionali e di pietà popolare organizzate dall’Ente (e la Processione del Venerdì Santo certamente lo è) ha stabilito che tali aspetti sarebbero stati affidati alle cure del Padre Spirituale della Confraternita, il quale e chiamato da Statuto a vigilare e coordinare le operazioni afferenti gli aspetti inerenti il suo ministero affinché sia assicurata coerenza pastorale e dottrinale all’evento medesimo.

Pertanto, proprio per assicurare tale finalità e verificare proficuamente che i contenuti dei Misteri fossero congrui sul piano regolamentare e che la stessa Processione fosse allineata con i valori che la Processione dottrinalmente a chiamata ad esprimere, nonché per garantire il rispetto delle disposizioni dettate dalle Pubbliche Istituzioni, a stato costituito, tempo addietro, un Gruppo di Lavoro (formato da rapp.ti della Congrega, dalle 3 Associazioni, dal Comandante dei CC e della Polizia Municipale) che si a periodicamente riunito ed ha permesso la definizione di tutti i profili per cui transita la realizzazione di un cosi importante appuntamento cittadino.

  1. Tale Gruppo di Lavoro era dunque vocato espressamente a verificare assetti e contenuti della manifestazione religiose, affinché fossero rispettate le regole della Processione e tutte le finalità cultuali e sociali di cui lo storico evento procidano a intessuto.

Pertanto, il fatto che i membri del Gruppo di Lavoro abbiano, d’ufficio e nell’esecuzione del loro mandato, riferito alle preposte Autorità di violazioni al Regolamento in essere (Regolamento recepito peraltro in un’apposita e ben diramata Ordinanza comunale) non riveste certamente quel beffardo e ironico sapore di vile delazione che il redattore dell’articolo in oggetto ha tentato di conferirgli presentandolo quasi come l’opera di “spioni”. Che ci fosse un Regolamento era noto e conoscibile e che qualcuno abbia vigilato sulla sua osservanza a altrettanto naturale e non dovrebbe suscitare cosi tanto clamore. Cosi come mi pare del tutto irrilevante che se in passato sono state commesse impunite violazioni del Regolamento dette violazioni possano oggi giustificare, in una girandola viziosa, la loro ininterrotta perpetuazione.

Se poi, nell’esercizio di tale funzione, i membri del suddetto Gruppo di Lavoro abbiano sostenuto tesi o assunto contegni a parere del giornale sconvenienti o inadeguati, basterà osservare che il Governo in carica rispetta in primo luogo le opinioni di tutti e si dichiara sinceramente dispiaciuto se qualcuno si a sentito leso o offeso da certe parole o comportamenti (anche se sarebbe opportuno, entrando nel merito, indagare la reale entità e proporzione dei fatti narrati) ma, soprattutto, deve evidenziare che trattasi di fatti che, comunque ed in ogni caso, non sono in alcun modo ascrivibili ad alcun membro del Direttivo di Governo dell’Arciconfraternita ne al Padre Spirituale, i quali pertanto, avendo anzi con cura e buon esito predisposto tutto quanto occorrente per il sereno svolgimento della Processione, dovranno essere rigorosamente disgiunti e sollevati da considerazioni che, siccome formulate, appaiono invece indebitamente fuorvianti e non rispondenti al vero.

Ciò  posto, spero di aver definitivamente chiarito la totale estraneità del Governo dell’Arciconfraternita ai fatti e contegni menzionati ed, anzi, mi permetto sommessamente aggiungere che a dispetto delle dure ed infondate critiche ed accuse cosi spesso rivolte, ab origine, all’attuale governance dell’Ente, quest’ultima riuscita, nonostante I’avversione e la diffidenza a volte palesemente manifestate e che avrebbero potuto fiaccare il nostro spirito, a portare innanzi tutti i programmi amministrativi e pastorali coltivati sin dal nostro insediamento, tentando – e probabilmente riuscendo – a preservare gli equilibri, le tradizioni e i valori di questo antico Sodalizio.

Infine mi permetto rammentare che il Governo dell’Arciconfraternita, come potrà confermare chi é venuto a dialogare e a chiedere delucidazioni sui più svariati temi, ben lieto di ricevere, nei consueti giorni ed orari, chiunque desideri avere ulteriori confronti sull’argomento.

Cari saluti.

RISPOSTA DELLA REDAZIONE

 

Di questa edizione di quella che è la punta di diamante della cultura e vita isolana e cioè la secolare Processione del venerdi santo, se n’è parlato fin troppo e fin troppo finanche è stato scritto. Abbiamo accolto dapprima la “denuncia” del gruppo Guida, in relazione alla multa propinata loro ed abbiamo cercato in tutti i modi di riuscire a comprendere i tanti perché!. Se per l’aspetto propriamente sanzionatorio, aver violato il regolamento, ha portato alla contestazione e all’avvenuto pagamento della multa, rimanevano ancora sospesi ulteriori dubbi alimentati anche dai social.

Ieri l’altro, il “gruppo Guida” faceva giungere in redazione una dettagliata lettera di dimostranze che purtroppo evidenziava una serie di comportamenti almeno ambigui, ponendo ulteriori “se” e “ma”,  su quanto accaduto.

La lettera, indirizzata al commissario Mazzaro, destava ovviamente una replica dei commissari che puntualmente è arrivata e sopra abbiamo riportato.

Resta però una precisazione che ci permettiamo di fare e che tocca la credibilità di chi scrive e dei nostri numerosissimi lettori anche al di fuori delle coste procidane e cioè la verifica delle fonti. In alcuni passaggi della lettera è sembrato che si ponessero dei dubbi sulla reale esistenza di messaggi di interlocuzione nella commissione e che potevano essere visti come frutto di invenzione o di interpretazione.  Ebbene, quei messaggi che addensano nubi sulla credibilità nella gestione della commissione che ha poi di fatto per così dire sanzionato il “mistero Guida”,  non solo esistono, non solo li abbiamo letti e conservati, ma ci premuriamo di inviarli privatamente alla mail del commissario Santasilia per le valutazioni del caso e che per il momento, nel rispetto delle persone e della loro privacy, non pubblichiamo.

 

Lascia un commento