Redazione – Anche se è stato solo il secondo appuntamento il “Trofeo Centane – PowerLifting”, organizzato dalla palestra Power Gym, si sta radicando sempre di più sul territorio dell’isola di Arturo. Un appuntamento, che gli appassionati del Bodybuilding isolano e non iniziano a seguire con interesse.
Sabato, infatti, alla presenza di tantissimi discenti, parenti e di un folto pubblico si è tenuta la gara. I partecipanti, tutti rigorosamente inquadrati nel regolamento della disciplina – che prevede regole molto dettagliate ( dalla pesatura, all’abbigliamento, all’esecuzione ecc ) – sin dalle 17.00 si sono alternati al Power Rack, alla panca, tra bilancieri e dischi di ghisa.
Il powerlifting – ricordiamo – è una disciplina sportiva nella quale ogni singolo atleta è impegnato nell’esecuzione di tre esercizi: lo squat, la distensione su panca piana e lo stacco da terra. Il termine di origine inglese tradotto in italiano equivale ad “alzata di potenza”, anche se per gli atleti è fondamentale sviluppare la forza massimale.
Qualificata anche la giuria che, se per due terzi è rimasta la stessa della prima edizione (Prof. Costantino D’Antonio, Dott. Leo Pugliese) , quest’anno si è avvalsa anche della partecipazione di un atleta di respiro internazionale che per anni ha partecipato a gare e trofei e cioè Sergij Lomov, da tempo residente sull’isola di Arturo.
La gara – come dicevamo – si è esplicata su tre alzate la cui validità è stata giudicata rigorosamente con l’applicazione del regolamento sancito a livello internazionale. Il calcolo del ranking finale è stato effettuato mediante il metodo wilks che tiene conto del rapporto fra peso corporeo e peso sollevato.
Ogni atleta ha potuto contare su tre tentativi utili per ogni alzata in cui si è cimentato, alla fine i massimali raggiunti su ognuna delle tre prove sono stati sommati e si è determinata la classifica finale.
A bissare il successo dello scorso anno, è stato Michele Scotto D’Abusco, con un punteggio di 328. 74. Sul podio anche Andrea Salvemini ( 301.10) e Antonio Lubrano Lavadera (289.48) rispettivamente secondo e terzo classificato. Premiato anche come “miglior performance” l’Over Michele Sabia che caparbiamente e con determinazione ha preso parte alla competizione riuscendo a raggiungere un risultato importante.
Numerosa, molto più della prima edizione e con tanto di Live sul canale Facebook, l’ affluenza all’evento, con un pubblico che ha seguito le gara con estrema attenzione, mostrando vivo interesse per una disciplina sportiva spesso poco considerata nelle palestre, nonostante i sacrifici e gli allenamenti estenuanti che portano gli atleti di questa disciplina a gareggiare.
Del resto, a differenza di quanto si possa pensare, il powerlifting, ma più in generale il bodybuilding nella sua accezione, non è una disciplina sportiva per così dire “solitaria”. Può apparire così a differenza di altre discipline sportive cosiddette di squadra, ma la realtà è ben altra.
Anche se a vincere è uno solo, a salire sul podio solo in tre, nelle palestre – luoghi deputati agli allenamenti e gare – si respira aria di collaborazione, di fatica e di sacrificio comune. E perché no, di profonda amicizia. Un’adrenalina che fa da collante e lega tutti gli atleti impegnati nell’esecuzione del proprio esercizio.
Nella gara di sabato – ad esempio – dopo un cartellino rosso, si sentivano più forti e decise le sbattute di mano di incoraggiamento dei gareggianti verso chi non ce l’aveva fatta a tirare su un massimale. Sarà per spirito di identificazione, sarà per lo spirito di superarsi sempre e cercare di spostare l’asticella un po’ più in alto, ma tutti, allenamento o gara, partecipano ad ogni singola esecuzione. E questa forse è la più bella fotografia che andrebbe incorniciata per definire il Bodybuilding.
Molto soddisfatto ovviamente il Coach Giovanni Guida che, a fronte della sua giovane età, da anni segue meticolosamente e professionalmente i suoi discenti: «Sono molto contento dei miglioramenti che i ragazzi mi hanno mostrato. I risultati sono la diretta conseguenza dell’impegno e dall’abnegazione che mese dopo mese, anno dopo anno, ognuno profonde nel cercare di migliorarsi e questo tipo di evento, gara o come si voglia definire, va proprio in questa direzione. A differenza dello scorso anno, questa edizione è stata molto più partecipata dal pubblico e ciò testimonia il fatto che siamo riusciti a destare curiosità ed interesse. Di questo sono molto contento tanto è vero che nei miei progetti c’è già l’organizzazione della prossima edizione con ulteriori novità»