Redazione – Originaria della penisola coreana, Cina, Mongolia e sud-est asiatico, segnalata già dal 2012 nei Campi Flegrei, il coleottero Aromia bungii (Faldermann, 1835) è arrivato anche a Procida. Il ritrovamento è stato fatto dalla dott.ssa Erica Lubrano Lobianco che ha subito allertato l’entomologo prof. Costantino D’Antonio.
Si tratta di un insetto alieno che predilige le colture del genere Prunus (prugno, susino, albicocco, … ).
Nei mesi estivi avviene lo sfarfallamento degli adulti che, durante la loro breve vita (in media 15-20 giorni), si nutrono di frutti in fermentazione e sostanze zuccherine. Una sola femmina può deporre centinaia di uova tra le screpolature corticali delle piante ospiti che, schiudendosi dopo circa una settimana, danno origine a larve che iniziano a penetrare nella corteccia della pianta e iniziano a vivere nutrendosi del floema e dello xilema dell’albero, scavando profonde gallerie. Dopo 2-4 si trasformano in insetto adulto ripetendo il ciclo dell’accoppiamento e deposizione delle uova.
L’attività larvale determina un indebolimento e con conseguente morte delle piante attaccate.
1 commento su “I COREANI A PROCIDA. NUOVA SCOPERTA DI UN INSETTO ALIENO”
Aggiungo
In caso di attacco bisogna seguire un protocollo preciso che porta l’abbattimento e carbonizzazione dell’intera pianta.
1 – segnalare la presenza mandando una email a sos.aromia@regione.campania.it; seguirà una risposta con la visita del fondo da parte del personale incaricato del servizio fitosanitario regionale;
2 – Abbattimento immediato delle piante infestate o con presenza di sintomi causati dall’insetto in questione compreso asportazione e distruzione delle radici, previo preavviso di almeno due giorni lavorativi al Servizio fitosanitario regionale. Detto materiale deve essere cippato o trattato termicamente sul posto alla presenza di Ispettore fitosanitario. Se lo stesso non può essere trattato in loco, deve essere immediatamente trasportato in sicurezza (imbustato o su camion telonato chiuso) per essere successivamente trattato secondo le modalità sopra citate.
Vero si perderà una pianta, però se ne salveranno altre decine, considerando che in ogni albero infestato ci possono essere anche uun centinaio di larve. Inoltre, le sanzioni amministrative in base ai DD. Lgss. 214/2005 e 84/2012 possono arrivare fino a 6.000,00 euro.
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In caso di attacco bisogna seguire un protocollo preciso che porta l’abbattimento e carbonizzazione dell’intera pianta.
1 – segnalare la presenza mandando una email a sos.aromia@regione.campania.it; seguirà una risposta con la visita del fondo da parte del personale incaricato del servizio fitosanitario regionale;
2 – Abbattimento immediato delle piante infestate o con presenza di sintomi causati dall’insetto in questione compreso asportazione e distruzione delle radici, previo preavviso di almeno due giorni lavorativi al Servizio fitosanitario regionale. Detto materiale deve essere cippato o trattato termicamente sul posto alla presenza di Ispettore fitosanitario. Se lo stesso non può essere trattato in loco, deve essere immediatamente trasportato in sicurezza (imbustato o su camion telonato chiuso) per essere successivamente trattato secondo le modalità sopra citate.
Vero si perderà una pianta, però se ne salveranno altre decine, considerando che in ogni albero infestato ci possono essere anche uun centinaio di larve. Inoltre, le sanzioni amministrative in base ai DD. Lgss. 214/2005 e 84/2012 possono arrivare fino a 6.000,00 euro.