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Raccontare il presente, capire il futuro

LA RIFLESSIONE di Michele Cacciuttolo: «Non chiamatelo piu carcere per favore porta sfiga ha un nome bellissimo palazzo d’Avalos e opifici borbonici»

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Giu 18, 2018

Michele Cacciuttolo  – I greci continentali sono indebitati fino al collo, ma i greci ciprioti sono sempre stati lungimiranti e con il senso del business molto spiccato, quando non erano nell’Unione Europea, era il compartimento marittimo più usato del mondo, dopo Panama, da parte di tutte le compagnie di navigazioni.

Questo gli permetteva introiti costanti e sicuri ogni anno.

Poi il declino al limite della bancarotta con l’entrata nella grande e paradisiaca Unione Europea e l’accentuarsi delle relazioni conflittuali mai risolti con l’altra meta  turca dell’isola.

Il tempo passa ma siccome l’attitudine al business non muore, all’improvviso ma non propio all’improvviso perché ci si sta lavorando da alcuni anni, ecco che i bravi ciprioti riescono a fare arrivare capitali dall’ oriente prospero e ricco e con soldi veri.

Poi e di questi giorni articoli come questo di seguito su tutti i giornali:

A Cipro sorgerà il più grande resort-casinò d’Europa: Il City of Dream Mediterranean aprirà i battenti nel 2021 vicino al porto di Limassol

«Una nuova meta per i turisti che vogliono abbinare relax, benessere e passione per il gioco d’azzardo. Nascerà infatti a Cipro il City of Dreams Mediterranean, un resort-casinò che sarà fulcro dell’attività ricettiva dell’isola e che ha già attirato i più importanti investimenti della storia cipriota. I lavori per la maxi struttura sono già iniziati a Limassol nella parte sud dell’isola grazie ai finanziamenti del colosso asiatico Melco Resort, già titolare di strutture simili nel sud est asiatico. Su modello dei resort cinesi, filippini e di Macao, la struttura metterà a disposizione degli avventori un maxi hotel a cinque stelle con 500 camere, 11 ristoranti, quasi 10.000 metri quadrati di aree congressi e una vasta area shopping che prende spunto dai vicoli storici della capitale cipriota Nicosia. Per il tempo libero ampi spazi sono stati dedicati a centri benessere e palestre, ma spicca la presenza di un grande casinò con 140 tavoli da gioco e 1200 slot machines. Secondo le stime, il City of Dreams Mediterranean potrà vedere la luce solo nel 2021, ma già dal 2023 porterà all’isola importanti introiti dal punto di vista turistico. Il progetto prevede infatti di generare un indotto di 700 milioni di euro, riuscendo ad attirare 300mila turisti e fornendo lavoro a 4500 dipendenti. Strategica anche la scelta a pochi chilometri dal porto turistico di Limassol, che è in grado di far attraccare anche alcuni superyach. Anche l’apertura del City of Dreams Mediterranean rientra nella lungimirante politica del governo cipriota, che da tempo presidia il turismo di fascia alta generando importanti ritorni economici senza subire la concorrenza delle altre isole – Creta, Sicilia e Sardegna – che sono in grado di attirare turisti della fascia alto-spendente. Se però l’inaugurazione del resort-casinò sarà prevista solo nel 2021, i turisti che visitano Cipro potranno visitare dal prossimo 28 giugno alcuni “temporary casinò” distribuiti nei più importanti centri dell’isola con dimensioni e servizi differenti. Limassol, Nicosia, Paphos e Larnaca si prepareranno dunque con una lunga volata ad accogliere flussi turistici più importanti legati al binomio benessere-gioco d’azzardo, intensificando un trend iniziato sette anni fa grazie all’introduzione di un numero crescente di rotte aree low cost. Lo scorso mese di marzo, a Cipro il fatturato ha toccato quota 110 milioni di euro, in aumento del 30% rispetto all’anno precedente, ma con il City of Dreams Mediterranean Nicosia e Limassol punteranno ad attirare ancor più turisti».

Dopo aver letto un articolo del genere, mi chiedo e vi chiedo con il nostro piccolo palazzo d’Avalos e annesso opificio cosa ci vogliamo fare ? qualcuno mi dirà ma lo stiamo già usando.  Si si, come sorta di teatro per commedie certo molto scenografico e pittoresco ma spero che qualcuno dicesse nel frattempo di  cosa?

Poi altro uso è quello di archivio del Comune di Procida e mancime per i topi.

Altro uso e deposito di basoli ma anche per piccole visite guidate ai curiosi procidani e non .

Bellissimi e istruttivi i libri scritti per non perdere la memoria, ma riferita sempre al periodo buio di questo luogo, il carcere , adibito a questo uso solo nella prima metà del 1800, il palazzo è stato costruiti nel 1500 dal Cardinale Innico D’Avalos D’Aquino D’Aragona,dove è la parte di uso storico.

Tutto questo è un pò avvilente se si pensa che la presa in carico da parte del Comune forse è stata azzardata, e non voglio dire altro, viste le casse dell’Ente.

Uno dei  miei maestri nel mio mestiere quando gli dicevo “ingegnere ho un problema in cantiere” lui rispondeva mi devi dare anche due soluzione, io poi che sono il capo posso scegliere e darti il consiglio giusto per risolvere il problema.

Quindi siccome non mi è mai piaciuto criticare, da tecnico sono abituato a dare soluzioni che in tutto o in parte potrebbe portare a dei risultati, da Procidano levo un appello a tutti i bravi tecnici compaesani facciamo una officina di idee facciamo un investimento progettiamo una Procida del futura non  aspettiamo sempre che ci arrivano scienziati dal continente che hanno fatto solo guai e cose orribili.

Oggi sul territorio ci sono architetti, ingegneri, geometri, tecnici in altre discipline, giovani e preparati, io ormai sono alla soglia della pensione ma la mia esperienza e a disposizione e a voi giovani dico non fatevi rubare la Procida futura quella dei vostri figli,mettete le vostre idee progettuali su carta o meglio su una penna elettronica con idee di mobilità, di recupero edilizio, e anche del palazzo D’Avalos, senza divisioni politiche, senza pensare sempre all’Europa che è senza futuro, fuori da essa ce il mondo.

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