Senza sosta i controlli sulla filiera della pesca messi a segno dal personale militare dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Procida.
Roberta Di Gennaro | L’operazione “TALASSO”, disposta dal Comando Generale delle Capitanerie di porto, si era conclusa, nel decorso mese di ottobre, con oltre un centinaio di controlli tra mare e punti di sbarco, vendita e commercializzazione dei prodotti della pesca, e con la elevazione di n. 15 verbali amministrativi, per un importo complessivo di circa 22.500 euro di sanzioni pecuniarie comminate, e n. 03 sequestri di attrezzi da pesca non autorizzati, tra cui nasse e reti da posta. Nella mattinata di ieri, giovedì 4 novembre u.s, ancora un’operazione di polizia marittima sotto la guida del 1° M.llo Giuseppe RIVIELLO capo Sezione Unità Navali della Guardia Costiera di Procida. Con mirato riguardo alla pesca sportiva, l’operazione in parola ha realizzato il controllo di diverse piccole unità intente in attività di pesca costiera sportiva, riscontrato la violazione della normativa vigente in materia di cattura giornaliera per pesca di “alletterati”, della famiglia degli scombridi, in quantità superiore ai cinque chilogrammi previsti, navigazione con annotazioni di sicurezza scadute di validità e pesca subacquea in apnea senza la prescritta autorizzazione da parte dell’Ente gestore in zona B dell’area marina protetta “Regno di Nettuno”.
Con queste ultime, le violazioni per pesca illegale complessivamente contestate in poco più di un mese salgono ad un corrispettivo di oltre 25.000 euro