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OSPEDALE, TAR, ALBANO FRANCESCANO. INTERVISTA ALL’ASSESSORE ANTONIO CARANNANTE

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Lug 27, 2018

Redazione – Se c’è una delega assessoriale che sfugge ai più e quella cosiddetta al contenzioso. Se dici lavori pubblici, turismo, bilancio, ambiente ecc. tutti sanno più o meno di cosa si tratta. Contenzioso invece pare  una cosa aliena dalla realtà non comprendendo bene fino infondo  quanto  invece incide sulla vita quotidiana dell’ente locale e perché no anche sulle tasche dei cittadini. Quella “sconosciuta”, da oltre tre anni è retta dall’assessore Antonio Carannante, stimato avvocato e profondo conoscitore della materia. Abbiamo chiesto alla vigilia di questo fine luglio di farci il punto su un po di situazioni aperte e che sono in itinere.

Allora Assessore, ospedale. Facciamo chiarezza, a che punto siamo?

A un buon punto. In questa settimana abbiamo avuto una seconda sentenza positiva del TAR che conferma il mantenimento del Pronto Soccorso h24 sull’isola di Procida. E’ una battaglia iniziata due anni fa: il TAR Campania-Napoli nel novembre 2016 ha accolto il ricorso del Comune dichiarando illegittimo il Piano Ospedaliero dell’ASL nella parte che eliminava il nostro Presidio di Pronto Soccorso h24. In seguito è poi nato il problema che l’ASL non ha rispettato questa sentenza e ha continuato la procedura di eliminazione del nostro P.S., prevedendo per Procida la Guardia attiva a Procida su 24 ore per Medicina, Chirurgia, Anestesia e Ginecologia invece di un Pronto Soccorso h24. Un atteggiamento intollerabile, per questo motivo siamo stati poi costretti anche a un secondo ricorso.

Secondo ricorso al TAR, raccontaci ultima news:

Ebbene, come ho detto, anche questo ricorso ha visto vittorioso il Comune di Procida. Infatti il TAR, con la sentenza di lunedi scorso (9 luglio), oltre ovviamente a confermare il mantenimento del Pronto Soccorso di Procida h24, ha poi ordinato all’ASL di recepirlo, entro 60 gg., nel proprio atto aziendale (cioè lo strumento che disciplina l’organizzazione e il funzionamento dell’ASL stessa). A questo punto ci auguriamo che finalmente l’ASL rispetti la sentenza: quando le Istituzioni si fanno guerra tra loro non si trasmette un messaggio positivo alla comunità. Se l’ASL non dovesse farlo chiederemo senza indugio la nomina del Commissario ad acta.

Sulla questione pare che da più parti si voglia rivendicare una primogenitura sui risultati raggiunti. Questo che effetto ti fa?

Onestamente è un argomento che non mi appassiona. Abbiamo l’onere e l’onore di tutelare i procidani e lavorare per migliorare la nostra isola. Questo conta. Come Amministrazione lo abbiamo fatto e continueremo a farlo in tutte le sedi, politiche e giudiziarie. Devo ricordare che in questa battaglia i cittadini ci sono stati vicini a vario titolo, penso, ad esempio, al Comitato che si è costituito nell’occasione e non ha mai fatto mancare il suo apporto, ma anche ad Aniello Scotto di Santolo e al medico procidano Tommaso Strudel, fino a coloro che hanno deciso di proporre un separato ricorso al TAR insieme ad alcuni consiglieri di opposizione. Questa è una vittoria e una battaglia di tutti i procidani, e nessuno si permetta di strumentalizzarla politicamente. Sarebbe un’offesa all’intelligenza dei procidani.

Quando potremo dire di avere finalmente tutto scritto nero su bianco e dormire sonni tranquilli?

Queste due sentenze sono sicuramente un bel risultato. Adesso dobbiamo verificare se l’ASL rispetta la sentenza. In ogni caso sappiamo bene che, oggi più che mai, la fragilità della politica può sempre riservare sorprese a livello legislativo: per questo dobbiamo sempre mantenere alta l’attenzione. Poi resta il capitolo dell’efficienza del nostro Presidio ospedaliero: c’è ancora da fare, ma non ci tiriamo indietro.

Il lavoro di questi tre anni al contenzioso e alle vicende legate al nosocomio.

Abbiamo ridotto le spese legali senza perdere in professionalità; chiuso contenziosi che hanno fatto risparmiare il Comune e rischiavano di affossarlo, principalmente penso ad esempio: la questione Bannock; i danni causati dall’ex discarica comunale a una proprietà privata; ex case popolari della Corricella; questione Tonnara; danni causati dalla fogna comunale a un’abitazione privata, e infine una recente sentenza del Tribunale di Napoli che ha riconosciuto un credito di 3 milioni di Euro del Comune di Procida contro la SEPA (ex società raccolta rifiuti): un’altra brutta pagina del passato. Questa somma non si recupererà perché intanto la Sepa è fallita, però si è annullato un debito di 300.000 euro nei confronti di questa società con un beneficio per il bilancio comunale. E’ un giudizio iniziato prima del nostro insediamento, ma che abbiamo curato sin da subito nominando un nostro consulente (dott. Menico Coppola) affianco al dott. Roggiero nelle lunghe e complicate operazioni del CTU nominato dal Giudice. I contenziosi non basta iniziarli, occorre istruirli e seguirli con scrupolo.

Cosa ci dici a proposito di una recente sentenza contro la Fondazione Albano Francescano?

Il Tribunale di Napoli ha riconosciuto il diritto del Comune a nominare altri tre componenti nel CdA della Fondazione Albano Francescano: in questo modo ne avrebbe la maggioranza. Ebbene, andando oltre facili slogan, anche qui siamo in presenza di un quadro complesso: la Fondazione, che intanto ha proposto appello, è in forte difficoltà economica. Inoltre vi è una sentenza esecutiva della Corte di Appello del 2015 che ha dichiarato che proprio una buona parte dei beni della Fondazione devono ritornare agli eredi Diana (cosa che sta avvenendo in attesa del giudizio in Cassazione)… Come se non bastasse, è comunque da valutare se anche per l’Albano Francescano occorrerà poi tener conto di una recente sentenza della Corte dei Conti secondo cui i bilanci delle Fondazioni con maggioranze del Comune devono essere controllati da quest’ultimo, con tutte le conseguenze del caso. Infine una considerazione: sin dalla sua istituzione, l’Ente (oggi Fondazione) è sempre stato libero ed autonomo nella gestione come nel perseguimento dei suoi scopi benefici, e non possiamo negare che questo è sempre un valore aggiunto. Insomma, ci sono tanti fattori in campo da valutare. Occupare poltrone in un Consiglio di Amministrazione solo per occuparle non ha senso.

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