Redazione – I Comuni che hanno sede giuridica nelle Isole minori sono 36. Sono riuniti nell’ANCIM e dal 2016 possono istituire il contributo di sbarco, in luogo dell’imposta di sbarco (che è alternativa all’imposta di soggiorno).
Dal 2012 al 2015 abbiamo avuto a Procida l’imposta di sbarco (con valore fino ad 1,5 euro per passeggero non residente), ridenominata dal 2016 in contributo di sbarco. Ovviamente la ridenominazione da imposta di sbarco a contributo di sbarco non è solo formale ma anche sostanziale:
– sia per il nuovo valore: fino a 2,5 euro a passeggero e per determinati periodi dell’anno fino a 5 euro a passeggero,
– sia per le finalità del contributo di sbarco, di seguito riportate:
“Rispetto alla previgente imposta (n.d.r. di sbarco) sono ampliate le finalità cui è destinato il gettito: esso finanzia interventi di raccolta e di smaltimento dei rifiuti, interventi di recupero e salvaguardia ambientale, nonché interventi in materia di turismo, cultura, polizia locale e mobilità nelle isole minori.»
All’indomani del civico consesso di una settimana, fa abbiamo incontrato il solerte cons. con delega al Bilancio Dott. Giovanni Villani che ci ha dettagliato sui “perché” della scelta ed evidenziato anche una serie di contraddizioni.
«La norma che definisce le finalità del contributo di sbarco – esordisce Villani – non è imperativa ne esaustiva, ma dover aumentare il contributo di sbarco da euro 2 ad euro 3 a passeggero, come richiesto dal Ragioniere del Comune di Procida, per pagare i debiti che le amministrazioni precendenti hanno contratto suscita in me perplessità ma soprattutto rabbia perché sottraiamo risorse ai servizi da dare ai cittadini per fare cosa? PAGARE I DEBITI fatti dal 1996 al 2015».
«Difatti – e continua Villani – nella proposta di delibera predisposta dal Ragioniere del Comune si legge che finalità di questo aumento del contributo di sbarco da euro 2 ad euro 3 a passeggero (che recepisce in parte anche l’osservazione fatta dal Revisore che chiedeva un aumento a 4 euro!) è: pagare i debiti fuori bilancio, per 425.000 euro. Questi ulteriori debiti fuori bilancio, emersi ad aprile 2018, si aggiungono a quelli già noti per circa 1.245.000 indicati nel Piano di riequilibrio finanziario pluriennale».
Altri modi per recuperare un pò di soldi?
«Ho provato ad essere propositivo. Tanto che mi sono chiesto più volte e di fatto chiedendo anche ai responsabili: quali altre leve avesse il Comune di Procida per fronteggiare questi debiti? Quali? Purtroppo c’è stato solo un assordante silenzio. NESSUNA ALTRA LEVA, al momento, più volte ci ha ripetuto il Ragioniere del Comune nella proposta di delibera che è stata anche giorni fa portata all’attenzione del consiglio comunale.
Quali strade allora?
«Per reperire nuove risorse e pagare gli ulteriori debiti per 425.000 euro le strade sono due: o si aumentano le entrate e/o si riducono le spese:
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sul versante delle entrate, significa aumentare la pressione fiscale. Dice il Ragioniere del Comune“….le aliquote dei maggiori tributi comunali (IUC ed addizionale comunale all’IRPEF) sono già fissate nella misura massima”….ed io aggiungo che questo è tutto “merito” delle amministrazioni succedutesi dal 1996 al 2015!
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sul versante delle spese, significa comprimere le spese. Dice sempre il Ragioniere del Comune “ è… impossibile comprimere ulteriormente le spese correnti”….. La razionalizzazione della spesa è un merito di quest’Amministrazione, che ha dato vigore ed efficacia, ad onore del vero, ad un’azione di qualificazione delle spese appena avviata dall’ex solitario Sindaco Capezzuto».
Message
Caro Assessore vi e anche una parziale verita che andrebbe approfondita.
Ma la cosa che mi stupisce che parlando con un consiglierendi opposizione mi parla di una idea da non credere.
La grande proposta e tutti nuovi con a capo il vero responsabile politico e amministrativo del dissesto finanziario del Comune.
Ma questi sono dei politici sopraffini.
Ma andate a …………….