Redazione – Tempo di saluti alla caserma dei carabinieri di Procida. Dopo il commiato del maresciallo Castagna, passato alla scuola Ufficiali e altri avvicendamenti programmati, oggi saluta anche il vice comandante della stazione Mar. Stefano Casaccio.
Sull’isola dal 2013, il sott’ufficiale ha portato avanti sul territorio – con grande spirito di abnegazione e professionalità – numerose operazioni di polizia. Su tutte ricordiamo la serrata lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti con arresti di pregiudicati anche in terraferma, operazioni di polizia giudiziaria contro la P.A, lotta e repressione dei reati a favore dell’abusivismo edilizio e soprattutto lotta ai reati ambientali.
Formatosi presso la scuola sottufficiali dell’arma, negli anni il maresciallo Casaccio ha conseguito tra gli altri, la laurea specialistica in Scienze Politiche, un master in Criminologia Forense, altri master, ma soprattutto si è specializzato in “Tecniche Investigative” presso l’istituto Superiore dell’Arma dei Carabinieri. Nella sua stanza in caserma a via libertà, non si contano gli encomi, le riverenze e le numerose partecipazione a operazioni varie.
Tutto ciò, da oggi , lo metterà al servizio della comunità di Portici dove assumerà il ruolo di vice comandante della stazione. Oltre al bagaglio di studi e operazioni svolte, con se porterà pure un pò di Procida. Inevitabile. Del resto l’isola di Arturo resta attaccata addosso come un vestito che si cuce sulla pelle. A chi gli chiede dell’esperienza sull’isola, al Mar. Casaccio brillano gli occhi, riannodando i fili degli anni trascorsi. Un’isola “difficile ma al tempo stesso unica,” come la definisce lui stesso. “Lavorare e vivere nello stesso luogo mi ha dato la possibilità di approfondire bene il tessuto sociale dell’isola, imparando a conoscerne a fondo ed apprezzarne pregi, difetti e valori”.
Ed in effetti non potrebbe che essere così anche perché tra le mura dell’isola di Arturo, ha mosso i primi passi anche la figlia a cui il Maresciallo è molto legato e a cui ha promesso di ritornare quanto prima sull’isola.
E i sentimenti di affetto sono contraccambiati dalla comunità per il modo in cui in questi cinque anni, il Mar. Casaccio, ha saputo intessere con i cittadini rapporti di dialogo, di ascolto e di lavoro nel rispetto innanzitutto del ruolo istituzionale. “Voglio ringraziare tutti, davvero tutti, in primis le persone che sono state vicine a me, alla mia famiglia in questi anni e che in questi giorni ci stanno tributando manifestazioni di stima di affetto e riconoscenza”. Un comando attraversato dal buon senso, dalla lealtà, umiltà, trasparenza che ovviamente ha trovato anche degli ostacoli. “Sembrerà paradossale ma vorrei ringraziare anche quelle poche persone che hanno inteso colpirmi alle spalle, perché anche questo fa parte della vita. Anche loro sono stato un insegnamento”. Un arrivederci e non un addio, dunque quello del Mar. Casaccio a cui la comunità riserverà per sempre un posto, nel solco di quei baluardi di legalità e di giustizia propri dell’arma dei Carabinieri.