Redazione – Un arcobaleno di oggetti divelti. Per oltre 6 ore il centralino della Protezione civile, della Polizia Municipale e dei Carabinieri è stato letteralmente preso d’assalto. Finestre venute giu, alberi divelti, calcinacci, impalcature e finanche pali della luce finiti a mare.
Un bollettino di guerra annunciato già da ieri l’altro con la chiusura della scuole e l’invito alla cittadinanza a stare a casa e di muoversi se non per necessità.
Anche i trasporti da e per il continente sono stati un vero travaglio. Solo una corsa ieri mattina intorno alle 5 e poi stop totale. Più di 24 ore isolati dal mondo. Numerosi sui social gli inviti alla cittadinanza a prestare la massima attenzione. Anche il parroco di Santa Maria delle Grazie e San Leonardo Marco Meglio ha voluto partecipare con la sua preghiera un invito alla riflessione e alla meditazione.
Centinaia gli interventi per la squadra della Protezione civile locale, del corpo della Polizia Municipale e dei Carabinieri. Numerosi i danni non quantificabili e due persone all’ospedale. Uno di questi mentre stava in sella alla sua vespa, s’è visto rovinare addosso una tavola di ferro di una impalcatura. Solo la buona sorte ha voluto che non lo colpisse in pieno.
Un altro uomo nel suo giardino è rovinato giù dalla scala intento a mettere in sicurezza il pollaio ed ha riportato una frattura scomposta. Le strade letteralmente invase da calcinacci e tegole.
Solo in serata la situazione è andata migliorando con l’arrivo della pioggia che ha di fatto attenuato in parte la bufera.
Ancora una volta questi episodi testimoniano l’importanza dei volontari della protezione civile che da oltre 30 anni sul territorio sono l’unico presidio contro le fiamme e in occasioni simili. E ancora una volta come ormai facciamo da sempre l’encomio ai volontari va di pari passi con lo sprone alle autorità di dotare questa associazione di tutti gli strumenti utili e che siano sempre di più e sempre più nuovi.
Anche il corpo della Polizia Municipale non ha lesinato impegno e professionalità nella gestione dell’emergenza coordinandosi attraverso il Mar. Ignaro con le altre forze dell’ordine, con la protezione civile e con gli uomini del 118. Quando Procida fa squadra, non c’è ne per nessuno.