Redazione – Si è tenuta ieri, una ulteriore udienza davanti al TAR per verificare se l’ASL Napoli 2, dopo il ricorso presentato tempo fa, ha correttamente rispettato la sentenza che riconosce a Procida un Pronto soccorso h24.
Ricordiamo che nel settembre scorso, l’ASL ha riconosciuto a Procida il Pronto Soccorso h24. Tuttavia, da un’attenta lettura degli atti, emergeva un dato non marginale che tramite gli avvocati è stato fatto presente al Magistrato e cioè che l’ASL per Procida doveva prevedere espressamente un Pronto Soccorso h24 anche di “zona particolarmente disagiata” (come è qualificata Procida nel Piano ospedaliero regionale) e dunque con tutta una serie di servizi di supporto, previsti dalla legge, come attività di medicina generale e di chirurgia ridotta. Come del resto avviene per l’isola di Capri.
Adesso, spetta al Magistrato verificare se l’ASL ha rispettato la sentenza favorevole per il Comune di Procida.
Di tutto ciò abbiamo chiesto contezza all’assessore Antonio Carannante:
«Ricordo – dice l’assessore con delega al contenzioso – che il Comune di Procida ha proposto un secondo ricorso in quanto l’ASL, nonostante la sentenza positiva per il Comune di Procida (che nel novembre 2016 aveva dichiarato illegittimo il Piano ospedaliero nella parte in cui eliminava il nostro Pronto Soccorso h24),
aveva emesso atti incuranti della suddetta sentenza».
Cosa è poi successo?
«L’ASL, in seguito al ricorso e al conseguente ordine del Magistrato, ha poi finalmente emesso un atto aziendale con il quale ha previsto per Procida un Pronto Soccorso h24. Tuttavia, da una attenta lettura di questo atto, è emerso che non prevede espressamente un Pronto Soccorso h24 per “area particolarmente disagiata” (come invece è qualificata l’isola di Procida nel Piano Ospedaliero regionale) quindi in deroga ai vincoli degli standard di utenza. Non è questione di lana caprina, in quanto in questo modo si prevedono per il Pronto soccorso una serie di importanti servizi di supporto, come l’accesso di urgenza-emergenza, l’osservazione e stabilizzazione del paziente, attività di medicina generale e di chirurgia elettiva ridotta».
Adesso?
«Tramite il nostro avvocato abbiamo posto la questione all’attenzione del Magistrato. Ovviamente a sarà quest’ultimo a dirci se l’ASL ha correttamente rispettato la sentenza. Come amministrazione abbiamo sempre detto che occorre mantenere tenere alta la guardia su questo tema. Faremo sempre di tutto per tutelare il diritto alla salute dei procidani. Il Pronto Soccorso di Procida non si tocca – conclude l’Assessore Carannante»
Come al solito il politichese confonde le idee. Il tar prrvede l’equiparazione a Capri ( d’altronte diritto sancito dalla costituzione) riferendosi al decreto balduzzi citato in sentenza. Il decreto prevede in P.S la presenza dei 4 specialisti base piu il cardiologo il pediatra ed il radiologo. Ritengo che per personale esperienza la figura del pediayra h24 sia essenziale. Dobbiamo considerare che a Procida la popolazione in fascia pediatrica supera il 10% del totale degli abitanti e che attualmente risultano non adeguatamente coperti da assistenza di notte. Grazie per ĺ’attenzione