Redazione – Ennesima pagina nera del trasporto pubblico locale. Questa volta è toccato a Sandra,una turista Bolognese, sperimentare sulla sua pelle – purtroppo – le inefficienze del trasporto pubblico su gomma che da decenni sono costretti a vivere i diversamente abili procidani
“Sono passati cinque bus – racconta Sandra – nessuno dei quali provvisti di pedana, ma avevo deciso di aspettare ancora, convinta che su un’isola turistica si ha il diritto a prendere il bus”. Ma niente, tanto che ha deciso di avviarsi al porto con la propria carrozzina e tra mille difficoltà, con la schiena a pezzi, ha affrontato il percorso nella speranza di poter raggiungere la terraferma per ritornare nella sua città.
L’abbiamo incontrata alle 9 al porto dove ci ha espresso tutta la propria amarezza per le difficoltà incontrate sulla nostra isola a cominciare dal trasporto pubblico. Ha perso il suo treno per Bologna ma la delusione più grande è stata quella di aver trovato una bella isola con splendide persone ma non accogliente per le persone con disabilità.
“Vi sembra una cosa giusta lasciare un disabile più di un’ora ad aspettare un bus che lo carichi?”