Redazione – Le dimissioni del consigliere di Istituto con delega alla mensa, Salvatore Trapanese, hanno acceso i riflettori di nuovo sulla mensa scolastica. In questi minuti sono intervenuti a sostegno di Trapanese anche il capogruppo di “Per Procida” in consiglio comunale Menico Scala e Peppe Giaquinto di “Procida in movimento”.
Scrive Scala:
«La situazione della scuola dell’infanzia, elementare e media di Procida, ed in particolare presso la mensa scolastica, sta completamente degenerando. La superficialità, condita da dosi esagerate di supponenza, con la quale è stata affrontata la situazione, certamente difficile, ma del tutto programmata, dei lavori presso il plesso centrale di Largo Caduti, imponendo ad alunni, genitori, docenti e personale ATA, orari e turni a dir poco contro ogni logica di un paese normale, a questa, come purtroppo abbiamo più volte sottolineato (cosa caduta nel vuoto con il Sindaco che, oramai, pensa di essere come Zeus sull’Olimpo) si è aggiunta la “questione mensa” che contribuisce a portare la pazienza ben oltre il limite della sopportabilità.
Facendo una breve cronistoria la mensa scolastica, già partita in ritardo con il pasto sostitutivo a carico dei genitori, praticamente subito dopo l’avviso di pagamento del relativo ticket si è bloccata nuovamente, con uno strascico di polemiche culminate con le dimissioni di un componente del Consiglio d’Istituto, il sig. Salvatore Trapanese (tra l’altro uno che conosce molto bene la materia).
Sulla questione, da mesi senza consigliere delegato alla scuola dopo la consegna della delega da parte di Bartolomeo Scotto di Perta, e con il Sindaco impegnato tra una cerimonia e l’altra, l’informazione trasparente de “La Procida che Vorrei”, che nell’approssimarsi delle elezioni comunali del 2015 aveva allestito una rete social che interveniva su ogni punto e virgola, tace completamente.
Resta il fatto che, con l’aggravante di aver anticipato il pagamento dei pasti, per lo più maggiorato del 25% rispetto a quello pattuito nel contratto di appalto, si è ritornato al panino portato da casa e voci molto pressanti e qualificate parlano di una prossima chiusura del servizio.
Il disastro di questa Amministrazione, che non riesce neanche a trovare 20 giovani, la graduatoria finale ne conta solo 17, in grado di partecipare a un progetto finanziato, sta andando oltre ogni più negativa valutazione che il peggior “nemico” politico avrebbe potuto effettuare all’atto dell’insediamento. Domani è un altro giorno e si vedrà!»
Scrive Peppe Giaquinto:
«In questa vicenda mensa scolastica mi auguro che non ci siano nè vincitori nè vinti, in quanto stiamo parlando di un servizio che vede coinvolti bambini e ragazzi con riferimento alla loro salute e alla loro sicurezza alimentare. Quello che però mi sento di dire è che mai come in questo campo c’è la necessità di un’assoluta limpidezza nella gestione e nei controlli senza che nessuno si offenda o si faccia paladino di garantire la regolarità del servizio “a tutti i costi”. Proprio perché siamo tutti genitori, a partire da amministratori, dirigenti scolastici, insegnanti, membri del consiglio d’istituto, cittadini, abbiamo tutti il diritto – dovere di rivendicare per i nostri figli la massima attenzione e la massima trasparenza.
Che un membro del consiglio d’istituto di Procida con delega al servizio mensa, come Salvatore Trapanese, tra l’altro anche tecnicamente preparato e qualificato, getti la spugna di fronte ad alcune importanti irregolarità rilevate e sostenute, mi danno non poca preoccupazione e mi inducono, senza ombra di dubbio, a stare dalla sua parte, perché evidenzia delle irregolarità nella erogazione di un servizio da cui tutti, come lui, dovremmo pretendere spiegazioni esaustive visto che siamo impegnati, in primo luogo, non in polemiche strumentali ma a difendere la salute dei nostri figli.
Poi, se qualcuno vuole spiegarci che la mensa a Procida è meglio farla in modo “arrabattato” piuttosto che non farla proprio mi fa propendere sempre dalla parte di chi pretende assoluta garanzia e sicurezza per il servizio offerto a dei minori.
Del resto il ruolo di Trapanese, come di altro genitore, è proprio quello di controllare il rispetto delle norme igieniche e sanitarie, verificare il rispetto delle diete speciali e personalizzate, controllare forniture e correttezza delle gare d’appalto, verificare il gradimento dei alunni e delle alunne. e tutto questo ognuno lo può fare in modo concreto e diretto. Quindi io sto con Trapanese e con quanti pretendono di avere anche a Procida una mensa scolastica, trasparente, sana, corretta, sicura, priva di ombre e/o irregolarità.»