Comunicato Stampa – Procida, sempre di più, sta diventando uno strano paese. Nei tempi andati eravamo noti per essere un territorio i cui abitanti erano abili nel risparmiare oggi, viceversa, almeno una parte dei cittadini, pur di sostenere lo sciagurato comportamento dell’attuale Amministrazione, sono pronti a farsi passare addosso, per meglio dire nella tasca, di tutto e di più. Gli esempi, ahinoi, sono più di uno.
Per poter accedere alla mensa scolastica i genitori devono pagare, oltre al normale ticket, “il piatto” alla modica cifra di euro 7,50 e sobbarcarsi, inoltre, con le nuove modalità di pagamento previste dal Comune, una spesa di euro 1,80 ad ogni ricarica. La risposta di taluni è: che sarà mai!
La società di navigazione MEDMAR, fa il bello e cattivo tempo, praticamente effettuando corse a proprio piacimento. La risposta è: che sarà mai!
La società di navigazione Caremar, che ancora gode di corposi finanziamenti pubblici, a Natale sospende le corse causa “condizioni meteo avverse”. La risposta è: che sarà mai!
La compagnia di navigazione Gestour, nei giorni di festa e senza alcun avviso, aumenta di euro 2 il prezzo di trasporto delle autovetture residenti. La risposta è: che sarà mai!
L’EAV bus a con la quale sottoscrivi, e paghi, un abbonamento per muoverti con l’autobus, per carenza di mezzi cancella corse e collegamenti. La risposta è: che sarà mai!
Per fare una pratica all’INPS o al Centro per l’Impiego devi andare a Ischia o Arco Felice, sobbarcandoti spese e tempo. La risposta è: che sarà mai!
Vengono nominati vice responsabili negli uffici comunali come se piovesse, con costi che ricadono sulla collettività, per lo più dobbiamo pagare ulteriore personale per firmare atti che loro non firmano. La risposta è: che sarà mai!
Il Comune, con i soldi del bilancio comunale (per taluni senza un euro), spenderà circa euro 15.000 per una pista di ghiaccio che è stata installato praticamente a feste natalizie finite. La risposta è: che sarà mai!
Se tutti possono fare e disfare, a proprio piacimento, ci auspichiamo che gli amministratori attuali, silenti o accondiscendenti, rinuncino ai circa 100.000 euro di stipendio che ricevono ogni anno. In fondo: che sarà mai!