Procida – Oltre la partita del sabato, oltre il calcio, il the della fine del primo tempo, parate e rigori. Sull’isola di Arturo, il gruppo Amatori Calcio Procida, sta diventando sempre di più un punto fisso delle attività ludiche isolane. E pensare che solo qualche anno fa, per la miopia di qualcuno, stava scomparendo.
Lo storico sodalizio degli anni 90, che metteva insieme tantissimi procidani – su tutti ci piace ricordare Leonardo primario, carlino sprint, calise, paionni, muro ecc ecc – ha tenuto in piedi la “baracca” fino al cambio generazionale che però tra play station, e internet negli anni si è sempre andato di più disperdendo tanto che solo un gruppo sparuto di persone raggiungeva il campo e anche organizzare una partitella diventava difficile
A tutto questo si aggiungevano i problemi relativi all’usufruizione del campo sportivo “Mario Spinetti” ovvero alla contingenza oraria per tutte le realtà associative che utilizzavano l’impianto.
Meno di due anni fa – come dicevamo – la svolta con l’avallo dell’assessora Rossella Lauro che garantì per gli amatori la possibilità di utilizzare l’impianto e responsabilizzando il gruppo dichiarandoli garanti del campo, nonché custodi del bene comune.
«Il sabato la presenza è sempre massiccia – dice Onofrio Costagliola – un po il deus ex machina di questi anni – abbiamo deciso di aprire anche un profilo Instagram @amatori_calcio_procida, dove vengo postati foto e video dei sabati sportivi. A settembre scorso abbiamo acquistato la tuta di rappresentanza e le divise da gara grazie al responsabile della Joma a Fiumicino Salvatore Miele. Grazie a piccoli sponsor abbiamo acquistato anche borsoni e giubbini. E poco meno di un mese fa abbiamo disputato la prima storica amichevole ufficiale degli Amatori Calcio Procida con gli Amatori Atletico Fiumicino, la partita è finita»
«In programma – e conclude – altre due amichevoli prima della pausa estiva tra aprile e maggio. Ma tra le finalità della nostro stare assieme c’è anche la volontà di intraprendere un progetto sociale e cioè quello delle adozioni a distanza».
Se questa e Procida, se questa è la gente che vive il calcio come passione, possiamo davvero sperare che il domani possa essere migliore.