Con Ordinanza Sindacale n°27 di ieri, il Sindaco Raimondo Ambrosino:
“Premesso che, come ogni anno, per le festività di Aprile e Maggio vengono istituite fasce orarie pedonali per consentire il godimento del territorio senza la pressione del traffico; Valutato che è opportuno riservare 2 ore al mattino (10.30 — 12.30) e al pomeriggio (16.00 — 18.00) al prevalente flusso di pedoni e biciclette, lasciando le altre fasce orarie al libero spostamento di tutti i veicoli; Ritenuto necessario, quindi, vietare il transito veicolare su tutto il territorio comunale giovedì 25 Aprile, Domenica 28 Aprile, mercoledì 1 Maggio e tutte le domeniche di Maggio; Dispone che è vietata la circolazione su tutto il territorio comunale nei giorni di giovedì 25 Aprile, Domenica 28 Aprile, mercoledì 1 Maggio e tutte le domeniche di Maggio nelle fasce orarie dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 18.00″
La notizia ha fatto il giro dei social in men che non si dica e come capita quasi su tutto sulle pagine di questo o quel rappresentante politico è scoppiata la polemica. Chi a favore e chi contro. Sviscerando una serie di motivazioni in questa o in quella direzione. Senza entrare nel merito del provvedimento ( per cui non basterebbero tre pagine di questo giornale ) avere coscienza che sull’isola persiste un traffico caotico è un dato di fatto.
Che il traffico è causato dal grande utilizzo di mezzi privati a scapito di quelli pubblici. Che c’è un indisciplina alla guida di veicoli sul territorio spaventosa. Sosta selvaggia, doppia e terza fila, ecc ecc. Se questo è il quadro entro cui muoversi è facile comprendere che non basterebbero tutte le domeniche dell’anno di stop per tentare di rimediare a questo sconcio.
Da sempre l’isola vive nella morsa dei suoi veicoli che sono esageratamente troppi e per vivere e gustare ( e far vivere e gustare ai tanti turisti) il territorio, il blocco della circolazione appare inevitabile.
Ovviamente crediamo che anche chi ha il timone dell’isola capisca che le domeniche ecologiche o chiamale come vuoi, non possono essere la panacea del problema traffico.
Le domeniche ecologiche per loro storia e natura hanno svolto una loro funzione in passato ma sono oggi uno strumento superato. Anzi lo sono da molto tempo e sono diventate un rito ripetitivo e inutile. Almeno nella forma in cui sono reiterate da ormai trent’anni. Quando furono introdotte, avevano due scopi: l’uno bloccare il traffico nei centri storici in modo da ridurre l’inquinamento; l’altro di creare momenti di aggregazione e informazione su una mobilità diversa e risvegliare una coscienza ecologica.
Entrambi questi obiettivi oggi non hanno più senso perché in trent’anni la situazione è radicalmente mutata. Le si ripetono solo per pigrizia mentale e per la disabitudine a rinnovarsi. Ma da qualche parte bisognerà pur partire. Allora non si può non salutare con interesse ed approvazione l’ordinanza in questione.