Procida – Ufficio tecnico e commercio. Forza Italia, va all’attacco dell’amministrazione Ambrosino. Con due note di queste ore, prima il commissario cittadino del partito di Silvio Berlusconi e ancor prima il responsabile del commercio e del turismo del partito, hanno affondato il colpo portando all’attenzione due problematiche molto sentite dalla cittadinanza procidana.
«Mentre la propaganda de “La Procida che Vorrei” – dice Menico Scala – anche in vista delle elezioni, è fortemente impegnata a narrare il ritratto dell’isola delle meraviglie, con il Sindaco che si intrattiene in disquisizioni di carattere storico-monumentale sui social, alcuni consiglieri delegati che si mimetizzano sul territorio con i “turisti svizzeri” e l’assessore all’urbanista ed edilizia privata, di cui sono certo la quasi totalità dei cittadini non conosce le generalità, che continua a non dare segni di vita, il 30 aprile scorso, il nuovo responsabile dell’Ufficio Tecnico Comunale, ricordiamo nominato PER CHIAMATA DIRETTA dal Sindaco Ambrosino, Arch. Luca Imparato, mette nero su bianco e, in una lettera (che appare più come un bollettino di guerra) indirizzata al Sindaco, Assessori, Presidente del Consiglio Comunale, Consiglieri e Segretario Generale, conferma quello che, oramai e purtroppo, andiamo dicendo da tempo, ed ovvero che: “non è in grado di garantire l’esercizio delle funzioni amministrative in materia urbanistico-edilizia”.
La carenza di materiale documentale, il responsabile dell’Ufficio Tecnico lamenta che non è stato possibile rintracciare copia originale dei vari strumenti pianificatori che riguardano il territorio, e la carenza di personale dovuto al pensionamento dei dipendenti (servirebbero almeno tre nuove unità di istruttore tecnico), sono alla base dell’impossibilità di dare le risposte adeguate alle pratiche in giacenza che lo stesso Responsabile indica come segue:
“Condoni edilizi: Pronte al rilascio (non è chiaro sapere chi abbia istruite le stesse) circa n°50 pratiche; in attesa di parere della Soprintendenza n°50 pratiche; ancora da istruire n°1.000 pratiche; sospese dalla Commissione Locale Paesaggio n°30; n° 59 pratiche CILA e n°56 CIL; n°58 pratiche SCIA; n° 48 pratiche di PERMESSI A COSTRUIRE”.
I numeri esposti con chiarezza e trasparenza dal neo Responsabile dell’Ufficio Tecnico danno un quadro devastante di quale sia la situazione in cui naviga un Ufficio di primaria importanza per la vita di cittadini, per l’economia complessiva dell’intera comunità e per le stesse casse dell’Ente, e che dimostrano, quantomeno, l’incapacità dell’Amministrazione nella gestione di problematiche complesse.
In un Paese normale tanto (ma anche molto meno) basterebbe perché il Sindaco e Assessore competente, nel caso esistesse, presi da un sussulto di dignità dovuto alla presa di consapevolezza del proprio fallimento, rassegnassero le proprie dimissioni lasciando, per sempre, la scena politica.
Purtroppo, considerato l’attaccamento alla poltrona di “quelli di adesso”, questo non accadrà ed i cittadini dovranno pagare a caro prezzo, per il presente ed il futuro, i disastri di quattro anni di questa Amministrazione».
«Andate avanti, dunque, come dice “l’assessore alla chiacchiera”, le prossime macerie le ritroveremo all’Ufficio Ragioneria dove, per i pensionamenti già annunciati da mesi, in piena estate, resterà completamente sguarnito l’intero settore senza che, in tempo utile, si sia provveduto ad affrontare quella fase di passaggio di consegna tra chi si avvia alla meritata pensione e chi subentrerà.»
Più o meno dello stesso tenore la nota del responsabile Commercio e Turismo Forza Italia Procida
Antonio Bevere:
«In un’isola che sta vivendo stagioni fortunate dal punto di vista dei flussi turistici c’è bisogno di mettere alcuni paletti prima che la situazione sfugga al controllo degli Enti locali e delle Forze di polizia. Per onestà intellettuale si deve ammettere che da quando si è liberalizzato il mercato delle licenze chiunque può aprire una qualsiasi attività commerciale senza un quadro di riferimento normativo. Ma, a distanza di tempo, è anche giusto dire che una mancanza completa di regole non è un fattore positivo. Bisogna rifarsi ai regolamenti e ai rispetto delle norme e ove mai non ci siano vanno scritte ma soprattutto applicate.
Il Centro Storico rischia di svilirsi e cambiare volto sotto l’ondata del turismo. Se chiudi attività storiche per fare spazio a food e altre attività mordi e fuggi dequalifichi il centro urbano perché a lungo andare non si acquisterà più al Centro storico. I Centri Storici sono patrimoni, risorse e non vanno snaturati. Nei centri storici si può e si deve intervenire rispetto alla tipologia di attività che si possono insediare in quel determinato contesto. Ma veniamo alle dolenti note. Manca una visione organica del commercio e del turismo nella nostra isola: B&B e affittacamere che nascono come funghi (ma quanti con partita IVA) itineranti, ambulanti e abusivi vari che sfruttano il nostro paese a discapito di un popolo di partita IVA che tra mille difficoltà cerca di reggere il passo. Si corre il rischio che il turismo non regolato cambi il volto e la storia della nostra isola. L’Amministrazione Comunale è carente e incompetente su questi discorsi. Queste deleghe vanno affidate a persone che abbiano ampia esperienza di commercio e di turismo. Non lasciamo che l’anarchia totale prenda il sopravvento. Facciamo in modo che si creino delle regole chiare per tutti e che vadano rispettate. E poi controlliamo il territorio, controlliamo, controlliamo e…. controlliamo. Facciamo in modo di non cambiare il volto e la storia della nostra isola.»