Procida – Compito della politica oltre a quello di gestire ( e bene ) la cosa pubblica, dovrebbe essere anche quello di rappresentare – fuori dai luoghi istituzionali ( consiglio comunale, giunta municipale, commissioni consiliari con atti propedeutici correlati) – divulgandolo al meglio certi aspetti “amministrativi” che la stragrande maggioranza della popolazione ignora del tutto. Uno che da sempre lo fa costantemente attraverso l suo profilo social è il cons. comunale con delega al bilancio Giovanni Villani, e che molto spesso abbiamo ospitato sulle pagine di questo giornale. Due sue ultime riflessioni hanno attratto l’attenzione di molti internauti e li rimettiamo interamente:
«Marina di Procida S.p.A.: bilancio 2018
con risultati-record!. Propongo una sintetica analisi del Bilancio 2018 di
Marina di Procida, per leggere oltre i dati numerici. Il Consiglio di
Amministrazione della Società Marina di Procida S.p.A. ha approvato, in data 11
aprile 2019, il progetto di bilancio al 31.12.2018 con un utile netto-record di
circa 200 mila euro (vedere tabella allegata).
Per il quarto anno consecutivo la Società Marina di Procida chiude in utile e
questo apre nuove prospettive alla gestione del 25%
detenuto dal Comune di Procida in Marina di Procida.
In un mercato di settore in espansione, i ricavi
del 2018 di Marina di Procida sono stati più alti del 6% rispetto ai ricavi del
2017, per effetto, soprattutto, della crescita dei contratti stanziali e
stagionali e delle imbarcazioni di lunghezza compresa tra 11 e 15,99 metri.
Marina di Procida sta cogliendo le opportunità che
il mercato offre, con un diportista sempre più esigente rispetto ai servizi di
accoglienza e disponibile a dare maggiore valore alla qualità rispetto ai
prezzi.
Anche la provenienza della clientela si è andata
modificando; si è consolidata la presenza di italiani e si è registrato un
incremento della clientela Extra UE, in linea con le presenze in forte crescita
sull’Isola misurate attraverso il contributo di sbarco.
E’ migliorata la redditività operativa della
Società, rappresentata dal c.d. MOL (Margine Operativo Lordo), raggiungendo il
valore del 31 % dei ricavi; era del 27% nel 2017.
Sono pochissime le aziende in giro, in questo
settore come in altri, che hanno questa incidenza % del MOL sui ricavi.
E’ sensibilmente progredita anche la Posizione
finanziaria netta a beve termine, l’altra faccia della medaglia, che connota la
bontà di una gestione aziendale, la quale ha invertito decisamente la rotta dal
2016.
Siamo solo all’inizio. E di fatti l’anno 2019, per
le evidenze attuali, si prefigura con altri risultati-record. Complimenti a tutti gli artefici di questi risultati, in
particolare: Amministratori, Sindaci e Dipendenti sempre più motivati, formati
e coinvolti nel progetto; tutti hanno remato nella stessa direzione, insieme
all’Amministrazione comunale di Procida. Nulla
è casuale! Ma è il frutto di lavoro, impegno e passione»
In tal senso interessante appare una risposta su post del Sindaco, sempre sul Marina di Procida e sul come sono state “perse le quote” Villani ripercorre la storia degli ultimi anni del Marina di Procida:
«Ripercorro i fatti che possano aiutare capire perchè oggi il Comune di Procida possiede in Marina di Procida il 25%. Fino al 3 novembre 2014 il nostro Comune aveva il 49% in Marina di Procida….poi alle ore 11,40 iniziò l’Assemblea straordinaria dei Soci di Marina di Procida (avente ad oggetto il ripianamento perdite e la ricostituzione del capitale eroso dalle perdite) ed il nostro Comune entrò in Assemblea col 49% ma ne uscì alle ore 13.00 con la quota azzerata, 0%, ma con la possibilità di recuperare il 49% entro il 31 dicembre 2015 previo versamento di euro 346.031! Cosa fecero gli amministratori del Comune di Procida nel 2014 e 2015 per recuperare il 49% di Marina di Procida? Quegli amministratori ebbero almeno due possibilità per recuperare tale quota, se realmente volevano farlo:
1) in sede di assestamento del Bilancio 2014 del Comune di Procida entro il 30 novembre 2014, potevano stanziare le risorse necessarie di euro 346.031. Non si fece nulla!
2) in sede di approvazione del Bilancio di previsione 2015-2017 entro il 30 aprile 2015 del Comune di Procida, potevanvo stanziare le risorse necessarie euro 346.031. Non si fece nulla! La nuova Amministrazione, insediatasi il 10 giugno 2015, riusci, sull’orlo del dissesto finanziario, a recuperare le risorse solo per il 25%, pagando al Socio di maggioranza di Marina di Procida circa 175 mila euro.»
Altro punto su cui fare chiarezza è una voce del Bilancio comunale questa volta che per molti significa tanto e per tanti altri molto poco come siamo poco avvezzi a masticare di economia e anche qui dettagliatamente il cons. Villani spiega con estrema chiarezza alcuni dati:
«INTERESSI PASSIVI che paghiamo e SERVIZI da dare ai cittadini: esiste una correlazione?
Sfogliando il bilancio del Comune di
Procida si trova una voce che, più di altre, fornisce importanti indicazioni
sulla qualità dell’azione amministrativa a beneficio dei Cittadini: INTERESSI
PASSIVI
Cosa sono?
Rappresentano il costo a carico della Comunità procidana per avere fatto debiti
o, se si preferisce, sono risorse che si sottraggono ai Cittadini procidani per
pagare il costo dei debiti.
I debiti, intendiamoci, hanno una loro ragione
d’essere in famiglia come al Comune. Occorre tuttavia, la ragionevole certezza
di rimborsarli, senza lasciarli in eredità ai nostri figli o ai cittadini.
Nel 2014/2015 gli interessi passivi pesavano sul
bilancio del Comune di Procida per circa 700 mila euro (un valore record per
Procida)..ossia sono stati utilizzati 700 mila euro per pagare il costo dei
debiti fatti, non dando ai Cittadini equivalenti servizi per 700 mila euro.
Negli anni successivi gli interessi passivi hanno
cominciato a scendere e nel 2019 sono pari a circa 550 mila euro.
Ossia, il lavoro virtuoso fatto dai nostri
Amministratori ha consentito di recuperare 150 mila euro circa. Queste risorse
liberate sono utilizzate soprattutto per dare servizi ai Cittadini, in termini
di manutenzione delle strutture scolastiche (prima dell’avvio degli attuali
lavori), sostegno al disagio economico, sostegno al disagio sociale, etc….
Ebbene, continuando l’azione amministrativa ad
essere virtuosa, occorreranno almeno 12 anni ancora per azzerare (si fa per
dire!) gli interessi passivi sui debiti fatti in passato e destinare tutte le
risorse economiche, in tal modo liberate, per erogare ai Cittadini i servizi
che questa Comunità merita. Esattamente come accade in famiglia; dopo tutto il
Comune è una grande famiglia.»