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Aromia bungii. E’ TORNATO L’ALIENO. Il piano di lotta della Campania. Procida che fa?

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Giu 29, 2019

Procida – Originaria della penisola coreana, Cina, Mongolia e sud-est asiatico, segnalata già dal 2012 nei Campi Flegrei, il coleottero Aromia bungii (Faldermann, 1835) è ritornato sull’isola dopo gli avvistamenti RIPETUTI degli anni addietro.

Il ritrovamento è stato fatto in questi giorni dall’entomologo prof. Costantino D’Antonio. Si tratta di un insetto alieno che predilige le colture del genere Prunus (prugno, susino, albicocco, … ).

Nei mesi estivi avviene lo sfarfallamento degli adulti che, durante la loro breve vita (in media 15-20 giorni), si nutrono di frutti in fermentazione e sostanze zuccherine. Una sola femmina può deporre centinaia di uova tra le screpolature corticali delle piante ospiti che, schiudendosi dopo circa una settimana, danno origine a larve che iniziano a penetrare nella corteccia della pianta e iniziano a vivere nutrendosi del floema e dello xilema dell’albero, scavando profonde gallerie. Dopo 2-4 si trasformano in insetto adulto ripetendo il ciclo dell’accoppiamento e deposizione delle uova.

L’attività larvale determina un indebolimento e con conseguente morte delle piante attaccate.

IL PIANO DI LOTTA DELLA CAMPANIA.  PROCIDA INSERITA NELLA ZONA FOCOLAIO 2

In Campania è disponibile il sesto aggiornamento del Piano d’azione regionale per la lotta obbligatoria al Cerambicide Aromia bungii.

Il piano è stato emanato dall’assessorato Agricoltura della Regione Campania con il decreto n.31 del 27 marzo 2019, firmato dalla dirigente del Servizio fitosanitario, Daniela Carella, con il quale si conferma l’obbligatorietà della lotta a questo rodilegno, molto pericoloso per le fruttifere del genere Prunus. Il piano aggiorna tutte le misure ufficiali volte a contenere la diffusione di questo insetto xilofago, tenendo conto anche della decisione 2018/1503 della Commissione Ue dell’8 ottobre 2018, che stabilisce misure per evitare l’introduzione e la diffusione nell’Unione dell’Aromia bungii e prevenirne la sua diffusione in nuovi areali.

Il piano, che prevede l’obbligo di abbattimento ed incenerimento o cippatura in situ di tutte le piante ospiti anche non infestate nel raggio di cento metri dalla pianta infestata ritrovata in zona infestata, definisce le diverse zone interessate – tutte localizzate in provincia di Napoli – a seguito delle attività di monitoraggio svolte fino al 15 marzo scorso. Il nuovo piano annulla e sostituisce quello introdotto con il decreto n.1 del 1° giugno 2017.

Il piano è stato redatto anche sulla base delle conoscenze acquisite tra il 2012 ed il 2019, tempo durante il quale sono stati monitorati oltre 1500 siti in tutta la Campania con migliaia di osservazioni su piante. Tutte le infestazioni rilevate in Campania fino ad ora hanno riguardato esclusivamente drupacee del genere Prunus comprese quelle ornamentali escluso il Prunus laurocerasus.

La zona delimitata e le sue articolazioni

Aromia bungii avanza molto lentamente in provincia di Napoli e guadagna recentemente il territorio dell’isola di Procida, che è stato definito come “Focolaio 2 – Zona infestata”, ovvero zona del territorio regionale dove è stata accertata la presenza di Aromia bungii e “dove è possibile prevedere misure di eradicazione”. Intorno a questo nuovo focolaio è stata descritta una fascia perimetrale profonda 2 chilometri, individuata quale zona cuscinetto“del tutto teorica – è scritto nel piano – in quanto ricade tutta nel mare”.

Abbattimenti di piante infestate in zona infestata

Per le piante risultate infestate ed ubicate nella zona infestata, oltre alle singole piante risultate infestate, vanno abbattute tutte le piante ospiti che ricadono nel raggio di 100 metri da quella risultata infestata. Tutte queste piante vanno controllate attentamente per verificare la presenza di eventuali segni di infestazioni.

Modalità degli abbattimenti

Gli abbattimenti vanno effettuati con preavviso di almeno due giorni lavorativi al Servizio fitosanitario regionale. L’abbattimento deve avvenire con l’eliminazione anche delle ceppaie. Il materiale deve essere cippato o trattato termicamente sul posto, alla presenza di un ispettore fitosanitario o di altro personale tecnico incaricato dal Servizio fitosanitario regionale.

 Divieto di impianto di piante ospiti

In base all’articolo 6 lettera g) della Decisione d Esecuzione Ue 2018/1503 dell’8 ottobre 2018, nell’area interessata all’estirpazione delle piante e nell’area adiacente con raggio di 100 metri è fatto divieto di impiantare vegetali ospiti di Aromia bungii.

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