Entrerà in funzione prossimamente “Targa system”, un dispositivo elettronico che consente di rilevare in tempo reale i dati delle auto attraverso la lettura della targa. In questo modo risulterà più agile e veloce l’attività di controllo sulle strade cittadine della Polizia Locale dell’isola di Arturo. Verificare la data di scadenza dell’assicurazione delle auto in circolazione o in sosta o se il veicolo è stato oggetto di un furto, non dovrebbe essere più un lavoro lungo e macchinoso per gli agenti del comando retto da Luigi Martino.
Il nuovo software “Targa System” è collegato alla banca dati del ministero dei trasporti e dell’istituto per la vigilanza sulle assicurazioni (Ivass) pertanto il tempi di risposta ai controlli sono rapidi.
Ha inoltre il vantaggio di essere un dispositivo mobile, e può quindi essere utilizzato su più auto della polizia locale.
Il sindaco Dino Ambrosino presenta la novità:
«Una delle piaghe della nostra viabilità sono i veicoli in divieto di sosta. Questa infrazione spesso blocca la circolazione in modo inestricabile e provoca intralci per gli altri utenti della strada. Anche quando dura pochi minuti, ma viene ripetuta da un numero elevato di guidatori, crea seri problemi.
I rimedi adottati sinora non sono stati
sufficienti, nonostante le nostre ripetute raccomandazioni, poiché il fenomeno
è molto diffuso e continuo.
Da oggi proviamo a cambiare.
Ho fatto un giro di verifica con il Targa System
montato nell’auto dei Vigili Urbani.
La telecamera rileva le targhe strada facendo, e se i veicoli
sono sprovvisti di revisione o assicurazione, parte un’allerta. Via via vengono
registrati i veicoli in divieto di sosta e col materiale raccolto i Vigili
possono elevare le contravvenzioni.
In questi giorni perfezioneranno il sistema e poi
cominceranno ad applicare le sanzioni.
È opportuno cogliere questa novità per raccomandare
a tutti il rispetto delle regole del Codice della Strada per una corretta
tutela degli utenti deboli delle nostre piccole vie.
Grazie alla tecnologia cerchiamo di rendere più semplici una parte dei compiti della Polizia Municipale, per guadagnare più energie e un riscontro migliore anche nell’attività di controllo del corretto utilizzo delle biciclette elettriche».
LA CASISTICA di illegittimità delle contravvenzioni
Lo
scorso aprile, il Giudice di Pace del Tribunale di Milano ha dichiarato nella
propria sentenza che “non basta dunque riprendere o fotografare un’auto in
divieto di sosta, per poter inviare la multa a casa a distanza di tempo. Se la
Polizia municipale usa lo “Street control” o altro sistema similare per
accertare le infrazioni, gli agenti sono tenuti a cercare subito il
trasgressore: in caso contrario la sanzione è nulla”.
Dello stesso avviso è anche il Ministero dei
Trasporti che, con propri pareri n. 2291/2012 ed il n. 4851/2015, ribadisce che
“I sistemi di videosorveglianza, anche se risultano idonei a dimostrare
l’avvenuta violazione, non sono tuttavia idonei a dimostrare l’assenza del
trasgressore e del proprietario del veicolo, circostanza che può essere
accertata solo dall’intervento diretto degli organi di polizia stradale”; ne
discende che l’utilizzo degli stessi non servirebbe per giustificare la
contestazione non immediata.
Secondo il Ministero, la pratica molto agevole e
sbrigativa per la Polizia municipale dell’immortalare con una telecamera
portatile le auto in sosta vietata, del successivo rintraccio dei dati dei
trasgressori e dell’invio per posta delle multe (giustificando la contestazione
differita con la mancanza del destinatario a bordo dell’auto), viola l’art. 201
del nuovo Codice della Strada (il d.lgs. 285/1992) che permette la
«contestazione non immediata della violazione del divieto di sosta, nel caso di
accertamento in assenza del trasgressore e del proprietario del veicolo».
I verbali, cioè, possono essere spediti a
domicilio, solo se il conducente o l’intestatario della carta di circolazione
non sono presenti o nei paraggi al momento della scoperta.