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CONFRATERNITA’ DEI TURCHINI: “Basta contestazioni gratuite ed ingiustificate”

Ditgprocida

Ott 17, 2019

Procida – In merito a quanto riportato stamattina, sulla vicenda relativa alla costruzione dei loculi al cimitero, il Governo d’ufficio della Confraternità dei turchini ci ha inviato questa nota:

Nota di Stampa – “A fronte delle osservazioni da alcuni formulate in merito all’opera di ampliamento cimiteriale ed in vista dei prossimi lavori comunali che, al punto 9 dell’ODG del 18 Ottobre 2019, contemplano proprio questo tema, la Confraternita dei Turchini, in persona del Governo d’Ufficio, assai dispiaciuta e delusa di come si continui a non comprendere  la grande portata pastorale e sociale dell’opera, ritiene a questo punto opportuno rendere noto il contenuto della PEC trasmessa al Comune in data 17.10.2019 e ciò proprio al fine di fare definitiva chiarezza sulla questione e sgombrare il campo da faziose, sterili e fuorvianti polemiche che recano solo danno ad una comunità alla quale la Confraternita intende solo portare benefici e vantaggi.

Qui di seguito il testo della surriferita PEC:“Per conto dell’Arciconfraternita dei Turchini di Procida, mi pregio trasmettere, in allegato alla presente, contabile di bonifico con la quale la Confraternita salda i costi di costruzione richiesti dal Comune con lettera del 16.10.2019, prot. N. 015792 . Faccio presente che, in base a quanto riferitoci dalla nostra DL (giacchè all’epoca non era ancora stato nominato l’attuale Governo diocesano) venne concordato con il Comune che questi oneri sarebbero stati saldati se e non appena l’opera avesse visto la luce e avessero avuto luogo le prime assegnazioni, così  permettendo alla Confraternita di disporre di somme da poter versare all’Ente Pubblico (somme che, all’atto del rilasci del Permesso a Costruire n. 33/2016 non erano probabilmente neppure in cassa). Assolto quest’obbligo economico, è altresì opportuno chiarire che l’opera di ampliamento cimiteriale promossa dalla Confraternita dei Turchini e pacificamente approvata dal Comune ben 3 anni fa, ha soddisfatto una richiesta di sepolture di cui Procida appariva progressivamente e pericolosamente sfornita, al punto che molti di coloro che stanno chiedendo l’assegnazione di una sepoltura si mostrano sollevati, giacché, dati gli spazi, era altro il rischio che i defunti iniziassero a dover essere sepolti a Napoli. Di qui anche l’enorme rilevanza sociale e culturale che l’opera ha per la comunità procidana. In ordine ai “conti in tasca” che i soliti detrattori  hanno fatto alla Confraternita, basterà osservare che queste persone forse non amano veramente Procida o amano comunque di più la vetrina, giacché ignorano (dolosamente peraltro, perché lo sanno tutti) che ogni sinolo euro che resterà in cassa in Congrega dopo aver saldato i lavori, apparterrà alla Confraternita stessa e cero non ai Commissari o alla Curia di Napoli, i quali soggetti si sono solo preoccupati di lasciare al territorio procidano una mirabile opera di cui questa comunità aveva bisogno, lasciando inoltre in cassa somme di cui gli stessi procidani dovrebbero rallegrarsi e gioire, poiché la Congrega è di Procida e solo per Procida e per la sua crescita morale, spirituale e materiale potrà impiegare le sue stesse risorse! Com’è possibile non cogliere questo così fondamentale e pure elementare aspetto?In merito alla titolarità dei luoghi ove ha avuto luogo l’edificazione,  tutta la documentazione è stata a suo tempo accuratamente depositata ed esaminata dai competenti uffici comunali, che infatti hanno rilasciato il P.d.C. in questione. Che la Chiesa e il sagrato siano di proprietà della Confraternita nulla quaestio così come, parimenti, in base alle più note disposizioni civili, tutto lo spazio sottostante (usque ad infera, dicevano i latini). Lo stesso dicasi per il camminamento, che conduce esclusivamente alla chiesa dei Turchini e che  infatti originariamente (e fino neppure a molto tempo fa) era chiuso da un cancello proprio a delimitare l’estensione della proprietà della Confraternita. I loculi sul camminamento, infine, non sono stati realizzati nel muro di cinta, ma in struttura muraria insistete su suolo della Confraternita in aderenza al primo (che peraltro è stato restaurato e consolidato a spese della stessa Congrega). Infine la Congrega, sempre per restare nel campo dei “miglioramenti” donati alla comunità, ha realizzato un impianto levatore che, partendo dal sagrato, permetterà alle persone (specie le più anziane, di discendere alla parte sottostante del Cimitero in massima comodità).Si voglia pertanto porre un freno e un termine, una volta per sempre, a questi attacchi pretestuosi, immotivati ed, in fin dei conti, persino autolesionisti rispetti agli stessi  valori e interessi del territorio. La Confraternita non può continuare, nonostante stia tanto facendo e producendo per la comunità procidana, a sopportare e subire contestazioni  gratuite ed ingiustificate, restando ad un certo punto, stanca e danneggiata di questi comportamenti finora pazientemente accettati, facultata ad assumere a sua volta iniziative.Cordialmente.Il Governo d’Ufficio”

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