Maria Saletta Longobardo – Ancora una volta ci troviamo a sconfessare dati statistici che non riescono a catturare la natura insita del nostro istituto nautico. Senza fare inutili proclami e senza contestare dati provenienti da fonti sicuramente attendibili, ma non in grado di cogliere le specificità di un istituto come il nostro, ci troviamo nella necessità di precisare alcuni passaggi fondamentali.
I dati di Eduscopio provengono dall’anagrafe dello studente del MIUR, dalla quale si ricavano i numeri dei diplomati, e fin qui nessuna novità! La fotografia di tutti i maggiori istituti nautici risulta deformata quando si fa riferimento alle Comunicazioni Obbligatorie del Ministero del Lavoro, da cui si ricavano informazioni sui rapporti di lavoro dei diplomati. Da questi dati risulta che il livello di occupazione dei nautici, non soltanto quello di Procida, ma anche di Bari, di Brindisi, di Gaeta, di Genova, di Trieste, di Bagnoli, di Sorrento, di Roma, è sempre nella fascia bassa della classifica. Allora sorge spontanea una domanda: tutti gli istituti nautici non riescono ad inserire i propri studenti nel mondo del lavoro? La questione è annosa, ed è stata valutata da diversi punti di vista anche negli anni precedenti, tanto che il nostro istituto ha cominciato, quasi dieci anni fa, una raccolta di dati sulla carriera lavorativa o universitaria degli studenti diplomati al nautico di Procida.
Le nostre statistiche, che hanno fonti dirette, sono visibili sul nostro sito e per fortuna ci raccontano una realtà molto diversa. Ma allora dove sta l’equivoco? Noi che da anni lavoriamo nel campo dell’istruzione nautica la risposta ce l’abbiamo e riguarda la scelta della fonte da cui proviene la classifica di eduscopio che, se funziona perfettamente per inquadrare la realtà liceale, non è invece ben supportata per il lavoro marittimo. Quest’ultimo, infatti, ha altri percorsi occupazionali diversi. Gli occupati del settore marittimo fanno riferimento al collocamento della gente di mare, il cosiddetto Unimare, e spessissimo lavorano per compagnie estere. La conclusione è abbastanza paradossale, più occupati ci sono in campo marittimo, anche con importanti compagnie di navigazione estere, più è bassa la posizione nella classifica di eduscopio!
Dobbiamo forse augurarci che i nostri studenti, dopo aver passato cinque anni a formarsi rispondendo a livelli di competenze sempre più elevati, trovino un lavoro nel campo turistico? Solo così saranno sicuramente censiti come occupati!!!