Procida – Dopo il consiglio comunale straordinario di una settimana fa in cui il civico consesso all’unanimità ha votato un ordine del giorno da portare all’attenzione degli organi competenti, sul territorio si continua a parlare di Pio Monte dei Marinai.
A corredo delle inevitabili chiacchiere e poca conoscenza dei fatti, rimettiamo la lettera che di fatto ha innescato la rovente polemica.
Sul finire del mese di ottobre, il responsabile delle confraternite della diocesi di Napoli, Don Giuseppe Tufo, scrive una missiva a sindaco di Procida in cui di fatto sancisce la chiusura ad ogni forma di collaborazione tra comitato pio monte dei Mariani e ente religioso.
“Guardando ala gestazione del nuovo Statuto dell’ Arciconfratenita del Pio Monte dei Marinai in via di definizione nelle sue linee essenziali e in attesa all’approvazione dei competenti organi diocesani prevista per i primi di dicembre, desidero invitare il Sindaco, in veste di soggetto deputato a rappresentare la cittadinanza procidana e perciò legittimato a manifestarne le rispettive istanze ed esigenze, a voler trasmettere a questo ufficio eventuali spunti e riflessioni, che, a suo parere, potrebbero assumere rilevanza ed essere perciò accolti nell’emanando testo statutario.
Tale richiesta sorge da un potenziate equivoco istituzionale che va, a sommesso avviso dello scrivente, neutralizzato all’origine.
Negli ultimi, mesi, infatti, l’Ufficio Diocesano – desideroso di aprirsi, al territorio e alle sue esternazioni sprituali e culturali, ha preso parte ad alcuni tavoli di confronto con un comitato che ha sempre sostenuto di agire in nome e per conto dell’intera cittadinanza procidana, salvo rilevare che non solo che tale Comitato non era mai stato formalmente costituito – ma che, oltretutto, non detiene alcun potere di rappresentanza della comunità ísolana quanto – invece – probabilmente di un ristretto gruppo di persone sensibili alla materia.
Orbene, ferma ed inviolabile la struttura ecclesiastica dell’Arciconfraternita e la sua soggezione alla vigilanza dell’ Arcivescovo, sarebbe assai gradito ricevere dal Sindaco, osservazioni attraverso le quali, possano essere tradotti, nel nuovo Statuto, ulteriori idee e valori in grado di, esaltare ulteriormente la fervida spiritualità procidana che alberga in questo antico Sodalizio che a breve, anche grazie alla promozione del Noviziato, riprenderà tutto il suo originario vigore religioso.
Per la medesima ragione la presente viene inviata agli operosi Sacerdoti di Procida, affinché nello stesso tempo sopra indicato, possano contribuire ad arricchire con propri suggerimenti ed indicazioni, lo Statuto dell’Arciconfraternita Pio Monte dei Marinai
Certo di aver fatto cosa gradita, resto in attesa di gentile riscontro ed evídenzio, nel contempo, che in, difetto la Bozza dì Statuto verrà, sottoposta a Sua Eminenza per approvazione del diritto canonico.