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CORONAVIRUS E TURISMO- Vincenzo Capezzuto Jr: “Questa crisi sta mettendo in forte allarme le piccole imprese, specie quelle a conduzione familiare”

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Mar 2, 2020
foto ipp/giorgio rossi milano 23 02 2020 emergenza coronavirus viaggiatori e turisti indossano la mascherina facciale alla stazione centrale
foto ipp/giorgio rossi milano 23 02 2020 emergenza coronavirus viaggiatori e turisti indossano la mascherina facciale alla stazione centrale

Procida – La psicosi collettiva da covid-19 contagia anche il turismo. Un’epidemia a tappeto che non risparmia nessuna tipologia di viaggi e corre lungo la penisola alla velocità della luce e che sta creando un effetto a catena. Un comparto che da solo genera circa il 12% del Pil nazionale con un giro d’affari di quasi 150miliardi di euro con quasi 220 mila esercizi ricettivi e oltre 10 mila agenzie di viaggio.

Anche sull’isola di Arturo sono arrivati i primi segnali di quella che potrebbe divenire in prospettiva una vera e propria calamità economica.  Dal turismo, al commercio, all’artigianato. Settori che, stando alle prime stime, contano già perdite. Senza entrare nello specifico di dati ancora parziali, le perdite notevoli saranno legate al calo dei consumi e di cui la maggior parte di essa si riverserà sulle aziende isolane come B&B,  bar, e ristoranti. 

Un settore  enorme della economia isolana che inizia a traballare e molto sentita è  la preoccupazione da parte degli operatori che temono già gravi ricadute in prossimità delle vacanze pasquali.  Sebbene la stagione 2019 si è conclusa con previsioni positive ed incoraggianti, a questo punto invece poco rosea  si presenta la prossima stagione estiva che addirittura da vari operatori viene definita come già compromessa.

Se questa è la fotografia iniziale c’è poi il timore dell’onda lunga legata all’immagine delle isole del golfo di Napoli, della Campania, dell’Italia e con  la quale ci troveremo a fare i conti nei prossimi mesi, con famiglie e comitive che rinunceranno a trascorrere qui un periodo di vacanza.  

Il problema non sono soltanto le cancellazioni, e sono tante, ma  anche le prenotazioni che non arriveranno più. Se si potevano prevedere,  e sono cifre drammatiche, il 50 per cento di cancellazioni in Lombardia, in Veneto e più in generale nelle regioni colpite maggiormente dall’epidemia, registrare il 20 per cento di disdette in Sicilia, il 55 per cento a Venezia, il 25 in Campania è davvero preoccupante.  

Ricordiamo che attualmente l’Italia è inclusa da molti Paesi tra le mete sconsigliate per i viaggi di piacere e per le trasferte di lavoro. Servono uno scarto importante sul fronte della comunicazione e un aiuto internazionale; da qui la richiesta al Segretario Generale dell’Organizzazione mondiale del turismo di un piano di emergenza per l’Italia. Si propone di valutare la sospensione dell’imposta di soggiorno o Imposta di sbarco  per tutto il 2020 per incentivare il ritorno degli stranieri. 

Di questo ne abbiamo parlato con Vincenzo Capezzuto Jr, ex assessore al comune di Procida e attento e qualificato operatore turistico isolano: 

“Tengo a precisare che secondo il mio parere ha fatto bene il nostro sindaco  a non seguire i suoi colleghi ischitani negli “orrori mediatici” causati dalla loro ordinanza di chiudere i porti a Lombardi e Veneti e poi clamorosamente bocciata dal Prefetto di Napoli. Bisogna attrezzare una cabina di regia  che si coordini con le istituzioni regionali e nazionali, per rappresentare che l’emergenza non è affatto e solo delle regioni del Nord Italia, ma anche la nostra”. 

“Questa crisi  – dice Capezzuto – sta mettendo in forte allarme le piccole imprese, procidane  specie quelle a conduzione familiare che abbondano sul nostro territorio e che si trovano spaesate”

E conclude: “In attesa di qualche provvedimento governativo  – a mio giudizio – aspetto una seria presa di posizione dell’amministrazione in carica verso tutte quelle attività che vivono di turismo e che vede moltiplicarsi di giorno in giorno le disdette con conseguente grave danno all’economia dell’isola”. 

Come? “Stop quindi anche da noi a  mutui, tasse e bollette in attesa e nella speranza che la situazioni torni alla normalità”.

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