Procida – Comunicato stampa – “Il segretario del Circolo PD di Procida Raimondo Scotto di Covella, insieme agli altri Circoli di Partito dell’area flegrea e dell’isola d’Ischia ha aderito all’azione di protesta dei sindaci di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida e Quarto (non quello di Procida) per denunziare le inadempienze dell’ASL NA 2 presso l’Ospedale S. Maria delle Grazie di Pozzuoli e i presidi ospedalieri ad esso collegati, tra cui quello di Procida, a tutela di operatori sanitari, ricoverati e cittadini, al fine di ottenere idonei interventi.
Ci congratuliamo e condividiamo.
Ciò non ci esime dal formulare qualche osservazione.
- Da oltre un mese abbiamo proposto nelle sedi istituzionali, con spirito costruttivo, le stesse misure precauzionali che oggi si giudica urgenti, che avrebbero evitato il verificarsi di quanto avvenuto per la nostra isola. Non solo non c’è stata alcuna presa in considerazione da parte del sindaco, ma tra i peggiori settari che hanno detto di tutto in negativo va annoverato proprio il segretario PD che, come riportiamo, in un suo recente intervento social oltre in varie altre occasioni, si è espresso per criminalizzare le nostre corrette e collaborative proposte che oggi, invece, chiede di attuare. Ha scritto: “Come sempre negativi e sciacalli alcuni politicanti locali che per visibilità continuano a gettare benzina su un fuoco molto pericoloso. Non è con le sceneggiate virtuali o di palazzo che si risolvono i problemi ma con i contatti istituzionali. Prevedere a Procida, da subito, gli stessi interventi è grave, stupido e altamente pericoloso. Mandiamo il 118 direttamente a Napoli lasciando la postazione scoperta?! Vergognatevi.” Non sappiamo dove abbia letto quest’ultima ipotesi. Se avesse così interpretato nostri scritti, le preoccupazioni sarebbero di altro genere.
- La sua presa di posizione come partito politico è legittima, perché se altri dovessero fare altrettanto sono, secondo lui e i suoi simili, come minimo, “sciacalli” e dovrebbero vergognarsi?
- Il suo intervento è il primo che si verifica durante la fase di covid-19 nell’isola espresso sotto la sigla di un partito. Tutti gli interventi degli altri sono avvenuti in ambito istituzionale, come egli sostiene bisogna fare. Sono avvenuti nell’ambito del Consiglio Comunale e verso ASL e Regione. Il modo di concepire la gestione della cosa pubblica da parte dell’attuale amministrazione di “ex nuovi” è ampiamente dimostrato essere di tipo “padronale”. E’ evidente che lo è altrettanto per i “nuovissimi” PD, con l’aggiunta di un linguaggio da bassifondi. Il Covid-19 ha evidenziato che qui, sconfitto il virus, c’è un’altra epidemia da affrontare: la gestione della “cosa pubblica” come “cosa propria”. A quanto pare molto infestante e mortale per il paese.