Procida Caro direttore, ti sintetizzo la proposta, che ho fatto in sedi nazionali proprie, per ampliare, a favore dei territori, la opportunità della Capitale Italiana della Cultura. Il mio punto di vista nasce dalla esperienza e dalla necessità di una realtà come l’isola di Procida, dove vivo. Ciò non di meno mi sembra giusto che sia data comunque una opportunità a quelle realtà (sono stati presentati 44 progetti) che si sono impegnate in una fase complessa e partecipata di progettualità, nel senso della promozione territoriale attraverso la valorizzazione dei beni culturali e della cultura nei territori. Come ricorderai, l’ho anticipato nel LIVE.
L’emergenza corre il rischio di dare un colpo mortale al mondo della cultura anche perché finisce per deprimere taluni consumi culturali (a partire dal mondo dello spettacolo, dei musei e di tutta la fruizione culturale che necessita muoversi dalle proprie abitazioni). Anche il mondo dell’editoria e dell’informazione subisce seri cali, anche se la fruizione on line, nelle varie forme si sta rivelando decisiva in queste settimane di lock down.
Tuttavia, nel breve e nel medio termine, il colpo mortale che la crisi del coronavirus corre il rischio di infliggere al sistema Italia viene dall’indebolimento dagli attrattori culturali nella nostra penisola.
Il Turismo Culturale sarà uno dei settori strategici nel medio termine, per il rilancio della nostra economia.
E non soltanto perché la tenuta del Turismo italiano costituisce l’attivazione di una quota di Pil importante, anzi fondamentale per il rilancio dell’economia, considerato anche l’indotto che questo settore genera.
Ma, soprattutto, perché la IMMAGINE dell’ITALIA è fortemente legata ai SEGNI che la STORIA ha lasciato nelle città e nei territori di tutto il nostro paese. E l’IMMAGINE ha un valore economico, anche ai fini della produzione dell’export e del posizionamento dei prodotti italiani nel mondo.
L’impegno che Enti pubblici e privati, fondazioni, associazioni, pubblici e privati stanno profondendo nella conservazione e nella valorizzazione dei BENI CULTURALI va quindi ASSOLUTAMENTE SOSTENUTO nel breve termine, per evitare che vengano cancellate o compromesse iniziative in corso; ma deve essere, nel medio periodo, posto AL CENTRO della azione di rilancio dell’ECONOMIA.
La crisi in atto, a LIVELLO MONDIALE, non sarà una crisi né breve, né limitata al solo comparto sanitario.
La crisi sta travolgendo non solo l’ECONOMIA mondiale, ma si accinge a determinare, nel mondo, UN CAMBIAMENTO epocale. Il mondo POSTVIRUS sarà un mondo completamente nuovo.
L’ITALIA, forte della propria Storia e del proprio patrimonio culturale, può contribuire a determinare il carattere e il verso di questo cambiamento. E può e deve essere protagonista necessaria di un nuovo RINASCIMENTO mondiale, reindirizzando lo sviluppo delle Arti, della Scienza, della Tecnologia verso la CENTRALITA’ dell’UOMO; nella riscoperta virtuosa della FRAGILITA’ in contrapposizione con la illusione di una onnipotenza definitivamente in crisi.
La interessante iniziativa della Capitale Italiana della Cultura, ad esempio viene messa in crisi proprio nell’anno successivo al grande successo di Matera 2019 (capitale europea). Ma la saggia idea di confermare, anche per il 2021 la indicazione della città di Parma (in carica in questo sfortunato 2020) dovrebbe essere accompagnata da UN SOSTEGNO straordinario alle città candidate, magari non a tutte le 44 candidate, ma almeno alle più meritevoli (quelle che sarebbero state le 10 finaliste).
Creando cioè, per il 2021, accanto alla riproposizione della Capitale Italiana Parma, un corollario delle DIECI PERLE della cultura italiana per qualificare ancora di più l’offerta culturale della nostra nazione, e per permettere, con adeguate risorse a quei nostri territori, un’azione efficace di valorizzazione dei beni culturali.
Ma andrebbe recuperata soprattutto l’IDEA che la Cultura, e le sue tracce, sono il bene più PREZIOSO dell’Italia.
E predisporre, quindi, un grande piano di investimenti sui GIACIMENTI CULTURALI lungo tutto il territorio nazionale. Con un piano straordinario di valorizzazione di tutti i beni culturali e di tutte le risorse e le energie nel settore.
Sebastiano Cultrera – Assemblea nazionale PD