Procida – Nei giorni lunghi e forzati della quarantena, quando l’incidere delle giornate e delle settimane non è stato più scandito dalle ore, ma da mattini, pomeriggi, sere, molto simili nella paura, a volte col viso rigato dal pianto, ognuno ha cercato, per quanto ha potuto, di raccogliere i fili di certi piccoli, grandi sogni che erano raggomitolati in un qualche cassetto della propria esistenza, ed iniziato a rimetterli assieme.
Così ha fatto Giovanna Trapanese, che in questo periodo è riuscita a ricamare e confezionare due abiti di “angioletto” della processione del Venerdì Santo:
“Avevo un sogno – esordisce Giovanna – che non riuscivo a realizzare un po per la vita frenetica un po per l esigenza dei figli…palestra,musica, centro, scuola… grazie al covid che mi ha dato la possibilità di restare a casa più di 50 giorni ci sono riuscita…volevo ringraziare mia cognata Dokmai Samran n che mi ha fornito una stoffa comprata in Thailandia stupenda difficile da trovare in Italia volevo ringraziare la mia maestra Carla che con il suo grande aiuto tramite WhatsApp mi mandava le misure e i modelli per fa si che il mio sogno si realizzasse volevo ringraziare Giuseppina Vagnati per i consigli ringrazio mia madre che mi ha fatto le applicazioni a chiacchierino, da questa esperienza covid vediamo anche il lato positivo, non sarei mai riuscita a realizzare 2 vestiti”