Procida – “La terribile pandemia che ha sconvolto la vita degli uomini in ogni parte del mondo causando immani tragedie sanitarie, ha dimostrato per altri versi la capacità della natura, troppo a lungo maltrattata, di sapersi riappropriare degli spazi che le erano stati sottratti, come testimoniano gli innumerevoli filmati di specie animali avvistati in zone del tutto insolite” – Lo si legge in una nota del WWF.
Una specie che ha legato la sua sopravvivenza alle spiagge, specie nella parte retrodunale, è il Fratino, un piccolo uccello che zampetta velocemente sulla riva del mare alla ricerca di cibo e che è solito deporre le sue tre-quattro uova mimetiche tra i granelli. Si tratta di una specie ormai sempre più rara (tra 1300 e 2000 coppie in tutta Italia) proprio a causa dei pericoli che ne minacciano la cova e la sopravvivenza dei pulcini.
anche a Procida, Guardia Costiera e LIPU si sono attivate in tale direzione:
La richiesta di sopralluogo è stata formulata in questi giorni dal comandante T.V. Calogero Carapezza, capo del circondario marittimo dell’isola di Procida – da sempre molto attento alle dinamiche legate alla salvaguardia ambientale del mare e delle coste isolane -:
“Alla luce delle comunicazioni intercorse ed attesa l’attuale situazione di lockdown che potrebbe aver potenzialmente favorito le condizioni di riproduzione di specie protette lungo i litorali nazionali, quale ad esempio il Fratino che nidifica sulle spiagge e di cui si registra una costante diminuzione, vi è timore che la ripresa di attività impattanti sull’ambiente, come la pulizia delle spiagge (anche con mezzi meccanici), possa compromettere la presenza di tali specie.
Ciò detto, in ragione della vs preziosa professionalità in materia e nell’ottica della più ampia collaborazione sul tema con le amministrazioni locali, la pregherei – per quanto possibile – di fornire un punto di situazione a livello locale sulla tematica in esame, anche mediante lo svolgimento di specifici sopralluoghi, onde individuare le aree di costa maggiormente suscettibili di interferenze negative al ciclo produttivo delle specie protette”.
La risposta non si è fatta attendere, tanto che dopo i dovuti sopralluoghi, nella giornata di ieri il Prof. Costantino D’Antonio, ha rappresentato quanto di competenza:
Egregio Comandante,
come da lei richiesto nella sua di pari oggetto del 5 maggio u.s. e confermandole quanto comunicato a voce, in seguito a un sopralluogo dei litorali sabbiosi dell’isola di Procida, non è stata rilevata alcuna nidificazione di specie protette e non. Sicuro di future collaborazioni, le invio i miei più cordiali saluti”.