Sebastiano Cultrera – Troppe volte veniamo a conoscenza della circostanza che una o più immagine dell’isola di Procida viene attribuita ad altra località. Sembra che la metro di Parigi sia (stata) piena di foto di Procida che invitano ad andare in vacanza… in un’altra isola. Ma ciò accade a tutte le latitudini e per pubblicizzare viaggi e prodotti vari.
Oramai la nostra isola ha raggiunto un giusto grado di notorietà internazionale e si è definitivamente accreditata come meta di un turismo culturale ed identitario, con un suo target specifico di una domanda sempre crescente, finora. La sciagura del COVID ha fermato un processo di crescita del nostro turismo che stava crescendo anche nel senso della destagionalizzazione. Nonostante alcune analisi sbagliate il flusso sta lentamente riprendendo e abbiamo ragione di pensare che il trend potrà assestarsi entro il 2021.
Certo le pigre previsioni di un ritorno al turismo di prossimità con affitti lunghi e dinamiche da anni 60 sono state spiazzate dai flussi (limitati ma significativi) dei primi week end. Sembra chiaro che il turismo isolano andrà avanti per la sua strada identitaria perché la domanda internazionale va in tal senso. Non sarà certo, quindi, qualche foto descritta in maniera fuorviante a “rubarci” la visibilità turistica internazionale.
Tuttavia credo che una opportuna azione di rivendica della nostra immagine e della reputazione della nostra isola (anche all’estero) vada fatta. La politica locale procidana trabocca di avvocati e di esperti in materie economiche e legali, quindi la quiescenza sull’argomento credo derivi da una difficile procedibilità a tutela legale dell’immagine dell’isola. Credo. Ma l’immagine di Procida può difendersi in altri modi, anche al di fuori delle aule di tribunale (per quanto il diritto di indicazione geografica di un prodotto sia stato recentemente irrobustito, e il prodotto turistico è pur sempre un prodotto).
Lancio quindi una iniziativa, intrapresa con alcuni cari amici. Si tratta di una pagina (anzi di un gruppo facebook) che funzionerà come Alert per ogni notizia di utilizzo “improprio” dell’immagine dell’isola. Si chiama È PROCIDA!
Troppe volte, e in troppi luoghi, accade che immagini di Procida vengono utilizzate per pubblicizzare altre località o prodotti che non c’entrano con la nostra isola. Oppure comunque vengono erroneamente corredate da didascalie improprie. Questo gruppo vuole invitare tutti gli Amici di Procida, (procidani e non) che vivono in ogni parte d’Italia e del mondo, ad INVIARE notizie e foto su OGNI USO IMPROPRIO della immagine di luoghi della nostra isola. Agiremo con cautela e, al di là di ogni possibile tutela legale che le istituzioni vorranno proporre, cercheremo di VOLGERE IN POSITIVO questi errori EVIDENZIANDOLI, ricavandone così pubblicità positiva per la nostra isola. Insomma chiunque venga a conoscenza di un utilizzo scorretto della immagine dell’isola di Procida, a vantaggio di altre località ci segnali che, invece È PROCIDA!
Sarà uno strumento A SERVIZIO DELLA IMMAGINE DELL’ISOLA, e a tutela delle nostre bellezze ambientali e paesaggistiche. Non lasceremo certo, ancora a lungo, che altri possano “appropriarsi” neanche nominalisticamente delle nostre bellezze. La Corricella, la Chiaiolella, Sent Cò, le baie, terra murata e tutte le altre nostre risorse costituiscono un GIACIMENTO CULTURALE a cielo aperto che abbiamo ereditato, in gran parte, dai nostri avi. Non possiamo sopportare di vedere questi nostri gioielli riprodotti, da qualche parte, attribuibili ad altre isole o a prodotti che nulla hanno a che fare con Procida. Quindi, che fare? Appena vediamo un pasticciaccio del genere, rispondiamo prontamente: È PROCIDA!