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L’isola di Arturo tra i libri della rivolta: una favolosa pubblicità inutile

Ditgprocida

Dic 2, 2010

Roberta Di Gennaro | Sono stati i simboli delle manifestazioni contro la riforma universitaria di questi giorni. E tra le copertine-icone usate dagli studenti per farsi scudo nei cortei hanno mostrato anche il nostro “l’isola di Arturo” di Elsa Morante tra i vari Don Chisciotte e Satyricon, il Decamerone, Cent’anni di solitudine e il Principe di Machiavelli, Gomorra ma anche Il Sole nudo di Asimov e Q di Wu Ming.

Su quegli scudi si parlava di utopia, di storia, di coraggio, d’amore.

L’isola di Arturo su copertina gialla ha rappresentato una bella pubblicità gratuita per un’ opera che quasi nessuno conosce.

2 commenti su “L’isola di Arturo tra i libri della rivolta: una favolosa pubblicità inutile”
  1. Rispettosamente contesto il ” quasi nessuno conosce”.
    Di certo tra i non lettori la totalità non conosce il libro, ma vi assicuro che tra i lettori moderati “quasi nessuno non conosce”.

  2. io conosco solo il titolo l’ho sentito a scuola e poi ricordo che a procida si fa il premio su elsa morante.
    per il resto
    non
    l’ho
    proprio
    mai
    letto
    preferisco harry potter e e la gazzetta dello sport

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