Roberta Di Gennaro | Sono stati i simboli delle manifestazioni contro la riforma universitaria di questi giorni. E tra le copertine-icone usate dagli studenti per farsi scudo nei cortei hanno mostrato anche il nostro “l’isola di Arturo” di Elsa Morante tra i vari Don Chisciotte e Satyricon, il Decamerone, Cent’anni di solitudine e il Principe di Machiavelli, Gomorra ma anche Il Sole nudo di Asimov e Q di Wu Ming.
Su quegli scudi si parlava di utopia, di storia, di coraggio, d’amore.
L’isola di Arturo su copertina gialla ha rappresentato una bella pubblicità gratuita per un’ opera che quasi nessuno conosce.
Rispettosamente contesto il ” quasi nessuno conosce”.
Di certo tra i non lettori la totalità non conosce il libro, ma vi assicuro che tra i lettori moderati “quasi nessuno non conosce”.
io conosco solo il titolo l’ho sentito a scuola e poi ricordo che a procida si fa il premio su elsa morante.
per il resto
non
l’ho
proprio
mai
letto
preferisco harry potter e e la gazzetta dello sport