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Caremar privata: addio a Corema

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Dic 2, 2010

Ettore Mautone ( Il denaro) |  Palazzo Santa Lucia accelera sul processo di privatizzazione e seleziona un advisor per definire i passaggi propedeutici alla cessione delle attività di trasporto marittimo pubblico nel golfo

Individuare la migliore strategia di mercato per la privatizzazione della Caremar e soprattutto accelerare i tempi per la individuazione dei privati che dovranno rilevare il servizio di trasporto pubblico marittimo da e per le isole del golfo: la Regione avvia la selezione di un advisor, ovvero un consulente esperto, in grado di gestire la specificità del bando di gara e il percorso di privatizzazione.

BANDO ENTRO GENNAIO
Il processo di privatizzazione dovrà essere condotto in porto entro i tempi stretti fissati dalla legge n. 163 del 1° ottobre scorso, ossia non oltre l’analoga procedure che riguarda la Tirrenia Spa e Sicilia regionale marittima (Siremar). Palazzo Santa Lucia fissa in 200 mila euro il compenso per il super-consulente che sarà individuato dall’area generale di coordinamento n. 14 dell’assessorato regionale ai Trasporti.
Con questa nuova strategia l’esecutivo regionale manda praticamernte in soffitta la partecipata Corema attivata dalla precedente giunta e anziché procedere alla selezione di un socio privato sceglie di percorrere la strada, concessa dalla legge, di affidamento dei servizi marittimi. Contestualmente la Regione procede alla revoca definitiva della delibera, finora sospesa, n. 435 del 25 marzo scorso, adottata dal precedente esecutivo.
A partire dal 2001, la Regione Campania, avvalendosi delle prerogative concesse dal decreto legislativo n. 422 del 1997, di riforma del trasporto pubblico locale, ha intrapreso un sistematico riassetto dei servizi di trasporto pubblico nei golfi di Napoli e Salerno. Un intervento che ha progressivamente orientato gli assetti di mercato, mentre i comportamenti imprenditoriali indipendenti sono divenuti residuali. Insomma la strada che conduceva alla nuova Caremar con Corema si è rivelata poco adatta a cogliere le opportunità del mercato.

IL MERCATO
A soffrire è soprattutto il mercato che, in Campania, pur potendo contare su un alto valore economico, con otto milioni di passeggeri l’anno, turisti, pendolari, residenti e non, ancorché merci e mezzi pesanti, risulta ingessato a causa delle norme centraliste adottate dal precedente esecutivo. L’advisor dovrà sciogliere anche il nodo del contenzioso con il Lazio per la cessione, a titolo gratuito, della quota societaria relativa ai trasporti nelle isole pontine. La conclusione dell’intero procedimento di privatizzazione era atteso il 30 settembre, come stabilito dalla Comunità europea ma le difficoltà della privatizzazione di tirrenia hanno avuto una coda anche a livello locale. Intanto in Consiglio regionale della Campania giace ancora un ordine del giorno per garantire che la partecipazione maggioritaria della compagnia regionale marittima, sia pubblica al 51 pèer cento.

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