Procida – Da sempre la lettura è un valore riconosciuto da cui dipende la crescita intellettuale, sociale ed economica di una comunità. Il Centro per il libro e la lettura, d’intesa con l’ANCI, ha inteso promuovere e valorizzare con la qualifica di “Città che legge”, l’Amministrazione comunale che si impegni a svolgere con continuità politiche pubbliche di promozione della lettura sul proprio territorio.
Attraverso la qualifica di “Città che legge” si intende riconoscere e sostenere la crescita socio-culturale delle comunità urbane attraverso la diffusione della lettura come valore riconosciuto e condiviso, in grado di influenzare positivamente la qualità della vita individuale e collettiva.
Una Città che legge garantisce ai suoi abitanti l’accesso ai libri e alla lettura – attraverso biblioteche e librerie – ospita festival, rassegne o fiere che mobilitano i lettori e incuriosiscono i non lettori, partecipa a iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteche, scuole, librerie e associazioni e aderisce a uno o più dei progetti nazionali del Centro per il libro e la lettura (Libriamoci, Maggio dei libri), si impegna a promuovere la lettura con continuità anche attraverso la stipula di un pdfPatto locale per la lettura che preveda una stabile collaborazione tra enti pubblici, istituzioni scolastiche e soggetti privati per realizzare pratiche condivise.
L’esperienza di Città che legge 2017 ha rilevato un’importante e incoraggiante partecipazione da parte delle Amministrazioni comunali di tutta Italia e, alla luce di quanto emerso anche durante la prima Convention “Città che legge. Ripensare le città attraverso i libri”, svoltasi a Milano il 9 marzo 2018 alla Fiera Internazionale dell’editoria Tempo di libri, il Centro ha inteso proseguire nei suoi intenti pubblicando il 14 Marzo 2018 l’ pdfAvviso pubblico per il biennio 2018-2019 . “Libri e lettura per l’inclusione sociale” è stato invece il tema cui è stata dedicata la seconda Convention nazionale, che si è tenuta il 5 aprile 2019 presso NapoliCittàLibro, salone del libro e dell’editoria di Napoli.
Procida si è meritata l’attestazione assieme ad altri 307 comuni italiani ( compresi tra 5000 a 15 mila abitanti) e più in generale è stato uno dei 600 comuni italiani che hanno aderito all’iniziativa
Sul conferimento è intervenuto il Cons. Giovanni Villani:
“Quali sono i requisiti da possedere per essere insigniti della qualifica di ” Città che legge”?
1) la presenza di una biblioteca di pubblica lettura regolarmente aperta e funzionante, dedicata a Procida a don Michele Ambrosino, presso il Palazzo della Cultura a Terra Murata,
2) la presenza di una o più librerie/punti vendita di libri sul territorio procidano: Nutrimenti Bookshop (organizzatrice di “Procida racconta – Sei autori in cerca di personaggio”), Graziella, etc…;
3) la partecipazione della Scuola procidana alla sesta edizione dell’iniziativa culturale “Libriamoci” (ricordi Raffaele Iovine?), un progetto nazionale del Centro per il libro e la lettura;
4) l’esistenza di una fiera attinente al libro: nel 2019 si è tenuta la 60a edizione della “Fiera del Libro”, iniziativa promossa dal Santuario di San Giuseppe alla Chiaiolella, nata nell’estate del 1959 quando, durante l’undicesima edizione della “Sagra del Mare”, nella sala Pio XII, un giovane parroco, Don Michele Ambrosino, fu tra i promotori della fiera “Il libro delle ore serene”, manifestazione che ebbe notevole successo per affluenza di visitatori e per libri venduti.
5) l’esistenza di iniziative congiunte di promozione della lettura tra biblioteca, scuole, librerie, associazioni ed Amministrazione comunale.
Senza sottacere la giuria popolare con i suoi 50 lettori del Premio letterario Procida – Isola di Arturo – Elsa Morante, che in questi anni ha raggiunto vette mai raggiunte nel passato, diventando patrimonio sociale.
Un’ isola che è cresciuta tanto in questi anni, grazie al ruolo propulsivo della cultura esercitato dell’Amministrazione comunale. Un’ isola che aspira a “Procida, Capitale italiana della Cultura 2022″.”