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SEBASTIANO CULTRERA correrà per il PD. «In campo per i giovani. Per mia figlia Emma e per una grande leader, Anna Ascani»

DiRedazione Procida

Ago 20, 2020

Procida – Tanto tuonò che piovve. Sebastiano Cultrera si candida al consiglio regionale della Campania nelle fila del Partito Democratico a sostegno del presidente uscente Vincenzo De Luca. La vigilia della firma è un po’ come l’ultimo esame all’università con il quale certifichi la “finitudine” di un percorso che ti porta ad assumere una posizione e iniziare nel contempo  così la parte finale di un cammino.

La vigilia della giornata di ieri il buon Seb – lasciateci definirlo così per la nostra amicizia  – è riuscita a raccontarla fin dal mattino, dalle ore che hanno preceduto questo passo.

Chi come noi – ma come tanti altri amici lo conosce – sa quanto forse la notte scorsa, abbia faticato non poco a prendere sonno. Del resto non è cosa da poco una candidatura alle regionali e soprattutto non lo è all’interno di un partito come quello appunto del PD.

E allora le sensazioni che ha provato le raccogliamo dal suo profilo social che per tutta la giornata di ieri è stato un susseguirsi di auguri e di in bocca al lupo.

Ci accodiamo pure noi come giornale che per un pò di tempo saremo costretti a fare a meno una delle nostre firme migliori. Acutezza, ironia, intelligenza.  Ma tant’è. Allora buon vento Seb!

«Alle 10,00 ho appuntamento al Partito per firmare la mia candidatura alla regionali. Quale partito? Ma il PD, naturalmente. Si proprio quello più criticato, più discusso, più maltrattato, almeno qui, nei social. Ma, nel contempo, più amato, per primo da chi lo critica perché lo vorrebbe diverso. Anche io lo vorrei cambiare: lo vorrei più RIFORMISTA, PIÙ PROGRESSISTA, PIÙ SOLIDALE.

E ho scelto di impegnarmi per cambiarlo, senza sbattere la porta, ma continuando a lottare, all’interno. Perché penso, con Enrico MORANDO, che per fare vincere una POLITICA RIFORMISTA, c’è bisogno di un GRANDE PARTITO RIFORMISTA. E soltanto partendo dal PD si può arrivare a questo obiettivo.

Intanto aspetto l’aliscafo che mi porterà a Napoli. “Il Mare bagna Napoli” è lo (stravagante?) slogan che ho scelto per questa difficile campagna elettorale. E molti me l’hanno sconsigliato (Sarebbe poco diretto, ma, onestamente, slogan tipo “PIÙ LAVORO PER TUTTI” mi sembrava trito e ritrito).

D’altronde spero che, anche oggi, il MARE bagni Napoli correttamente, per farmi giungere dall’isola alla terraferma. Poi via Santa Brigida è a pochi passi dal porto.

E, documenti alla mano, firmerò questo impegno.

Da dove prendo, di questi tempi, con questo clima, con queste difficoltà, l’entusiasmo di un ventenne che riemerge dopo anni di scelte tranquille, di supporto magari, ma mai più di impegno diretto? Lo devo proprio ai giovani e a loro vorrei che dedicassimo tutti i nostri sforzi per un mondo migliore. Stiamo ipotecando il loro futuro, come ha spiegato anche Draghi: facciamo quindi, almeno, tutto il possibile per costruire delle opportunità, per loro. Io penso di farlo così: impegnandomi direttamente.

A due giovani donne penso, in particolare, all’interno di questo ragionamento. Una è mia figlia Emma Cultrera, e non servono spiegazioni. Una è una giovane donna straordinaria, con una forza d’animo e una capacità decisionale notevole. È Anna Ascani che ha riacceso in me la voglia (in realtà mai sopita) di fare politica. Ho condiviso appena l’ho sentita, le sue idee e soprattutto sono sicuro che lei saprà sempre difenderle al meglio. ANNA è la GRANDE LEADER per L’ITALIA in un prossimo futuro.

La mia candidatura al Consiglio Regionale non sarà, quindi, di testimonianza, perché so che le nostre IDEE sono VINCENTI e quindi mi aspetto di VINCERE. Ma questo modesto candidato che VIENE DAL MARE terrà cmq la barra ferma a privilegiare i CONTENUTI e le PROPOSTE. E non sarò un candidato col coltello tra i denti, a competere con OGNI MEZZO per un pugno di voti. Nello stile vincerò sicuramente. V

orrei riuscire a convincere anche gli incerti. Sarò il candidato del dialogo e dell’apertura. Sarò il candidato che propone una Napoli (e una Campania) più vera e più ragionata, al di là dei luoghi comuni disseminati dai populismi. Gli uomini che vengono dal Mare, si sa, sono più concreti. Ora vado: l’aliscafo è pronto all’imbarco

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