La riapertura delle scuole non è in discussione. Così come lo svolgimento delle elezioni regionali e del referendum. Lo assicura Roberto Speranza, Ministero della Salute e da sempre il più prudente del governo sul fronte dell’emergenza coronavirus. Gli fa eco la ministra dell’Istruzione, Lucia Azzolina: “L’anno scolastico partirà. Abbiamo il dovere morale di riaprire, è una priorità assoluta del governo. Certamente è una operazione complessa ma siamo più pronti rispetto a quando la pandemia è scoppiata”.
Riapertura delle scuole ed elezioni, le conferme di Speranza ed Azzolina
Il ministro Speranza è stato perentorio: “Potete scriverlo a caratteri cubitali. Non c’è alcun rischio per la riapertura della scuole e per lo svolgimento delle elezioni regionali e del referendum”. I due ministri hanno messo nero su bianco l’impegno del governo dopo una nuova sortita di uno degli esperti del Comitato tecnico scientifico (Cts): Walter Ricciardi, consulente del ministro Speranza.
Quest’ultimo, ospite di Agorà, aveva spiegato: “Elezioni e riapertura delle scuole possono essere a rischio se la circolazione del virus aumenta. Da noi la curva epidemica si è rialzata poco. Ma in altri Paesi come la Spagna o la Croazia si è rialzata moltissimo. In quei Paesi oggi non si potrebbe votare…”.
La retromarcia
Poche ore dopo, su espressa richiesta del governo, Ricciardi corre a rettificare: “Non ho mai detto che riapertura delle scuole ed elezioni sono a rischio in Italia. Le scuole riapriranno e si sta facendo di tutto per riaprirle in sicurezza. Parlavo di altri Paesi dove la curva dei contagi si è rialzata in modo preoccupante”.