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L’IDROAMBULANZA E’ FERMA: NESSUNA NOVITA’

DiRedazione Procida

Ott 11, 2020

Procida – Con la precisione di un ‘orologio svizzero nell’arco di un anno,  più di qualche volta l’idroambulanza di stanza a Procida è  ferma in un qualche cantiere.

Vetuste per i pezzi di ricambio, poiché varate nel ’95, da anni sono divenute un problema per quanto riguarda la manutenzione e così spesso e volentieri sono ferme ai lavori.

 Su quanto avvenuto in questi giorni è intervenuto in queste ore il portavoce di “Procida in movimento” Peppe Giaquinto che in un post sul suo canale social ha scritto:

«Apprendiamo con preoccupazione che la nostra idroambulanza CP 454 che si trovava per lavori di manutenzione ai motori presso il cantiere di Baia ha subito un ulteriore incidente nella fase di alaggio con notevoli danni allo scafo.

Questo rende non certo immediata la disponibilità dell’unità navale che, come sappiamo, permette il trasporto verso la terraferma di infermi e traumatizzati. E’ pur vero che in sostituzione possiamo ricorrere all’idroambulanza di altra isola ma, oltre i tempi tecnici di attesa per l’arrivo presso il porto di Procida, ci preoccupa la concomitanza che può verificarsi con altre necessità di soccorso presenti sulle altre due isole del golfo.

Pertanto, facendoci interpreti dei timori e delle sollecitazioni della popolazione procidana, giustamente preoccupata per l’efficiente e repentino trasferimento in terraferma a seguito della presenza sul territorio di un ospedale non particolarmente attrezzato per le emergenze, riteniamo doveroso, da parte delle autorità interessate a garantire il soccorso via mare sull’isola, di attivare le procedure necessarie per assicurare nell’immediatezza un mezzo navale di stanza a Procida, la più fragile delle tre isole per poter affrontare in loco i casi di particolare urgenza e complessità.

Approfittiamo per chiedere alla Regione Campania, per il tramite del Comune di Procida, di attivare tutte le procedure necessarie per garantire alla nostra isola nuova unità navale in dotazione della Guardia Costiera per il trasporto infermi in terraferma, visto che la nostra idroambulanza presenta da diversi anni problemi ai motori, oramai datati, con ripetute avarie a cui, ora, si aggiunge pure la malasorte.

Questo, considerato che non possiamo avere servizi di emergenza e cura sanitarie adeguate sul territorio e quindi dobbiamo affidarci il più delle volte alle “volate” emergenziali della nostra idroambulanza».

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