Procida – SOS Albano Francescano. La struttura che da ospitalità rischia di chiudere per sempre. Motivo? Mancanza di soldi per il mantenimento di tutto il personale e di tutto ciò che gira attorno.
Già da tempo infatti la struttura non riesce a garantire con adeguata compiutezza gli stipendi e dopo la perdita del capitale economico legato alla eredità Scotto la Chianca (Vivara ed altri cespiti) la situazione sembra ormai al collasso. A questo va aggiunto il pignoramento di altre entrate legate ad alcune vicende processuali.
Il neoeletto presidente Ing. Peppino Rosato in queste settimane si è adoperato per scongiurare la chiusura e il trasferimento degli anziani ma la strada sembra irta e con non poche problematiche. Oggi intanto si riunisce il consiglio di amministrazione dell’ente per ratificare lo spostamento temporaneo degli ospiti verso un’altra struttura individuata in Villa Jospeh a Ischia.
Sul tavolo pare non ci siano al momento soluzioni e quella più auspicabile va nella direzione di una partnership gestionale e l’entrata del comune come contributore economico.
Tutto quello che si paventa e che si legge è fuori ogni normativa di legge e soprattutto non tiene conto dell’aspetto morale per quanto riguarda il trattamento degli ospiti della struttura.
Anche la politica intanto ha acceso i riflettori su quanto sta accadendo tanto da richiedere una convocazione urgente di un consiglio comunale:
«Per la Fondazione Albano Francescano di Procida si preannunciano momenti difficilissimi in quanto presto, se non si interviene, gli anziani accolti presso la struttura saranno trasferiti, fuori dall’isola, e i dipendenti inesorabilmente licenziati.
A tal fine i consiglieri del gruppo “Procida per tutti” Luigi Muro, Menico Scala, Rachele Aiello, Celeste Mammalella e Alessandra Gentile, hanno chiesto, urgentemente, la convocazione di un Consiglio Comunale per discutere e deliberare, oltre che sugli argomenti in sospesa, sul seguente ordine del giorno:
1) Situazione generale ed in particolare degli assistenti agli anziani; 2) Istituzione di una RSA.
«Tutti conoscono – sottolinea Luigi Muro – la difficile situazione in cui versa l’Albano Francescano e la difficoltà estrema in cui versano gli ospiti ed i dipendenti. Riteniamo doveroso chiedere la immediata convocazione del Consiglio comunale per ricercare soluzioni condivise».