Procida – Ci dovremmo essere o quasi. Almeno una delle due idroambulanze che servono Ischia e Procida, dovrebbe tornare operativa già in questa settimana. Come? Semplice. Da due catorci ne hanno fatto una buona in attesa che qualcuno capisca che per le comunità territoriali isolane è improcrastinabile mettere a bilancio l’acquisto di 3 nuove motovedette adibite per il trasporto in terraferma di persone che necessitano di trasporto ospedaliero.
Da tempo – ormai mesi – infatti l’idroambulanza procidana CP 454 è fuori uso prima per causa manutenzione e poi per un incidente accorso in un cantiere a Baia. Qui ricordiamolo durante la manovra di alaggio ha subito un ulteriore incidente conseguente ad un cedimento della cosiddetta sella dove l’idroambulanza era alloggiata, riportando 2 falle nell’opera viva. E danni enormi al gruppo timone, pale e eliche.
Sull’argomento tempo fa si era espresso anche il portavoce di “Procida in Movimento” Peppe Giauqinto che dice: «Apprendiamo con preoccupazione che la nostra idroambulanza CP 454 che si trovava per lavori di manutenzione ai motori presso il cantiere di Baia ha subito un ulteriore incidente nella fase di alaggio con notevoli danni allo scafo.
Questo rende non certo immediata la disponibilità dell’unità navale che, come sappiamo, permette il trasporto verso la terraferma di infermi e traumatizzati. E’ pur vero che in sostituzione possiamo ricorrere all’idroambulanza di altra isola ma, oltre i tempi tecnici di attesa per l’arrivo presso il porto di Procida, ci preoccupa la concomitanza che può verificarsi con altre necessità di soccorso presenti sulle altre due isole del golfo.
Pertanto, facendoci interpreti dei timori e delle sollecitazioni della popolazione procidana, giustamente preoccupata per l’efficiente e repentino trasferimento in terraferma a seguito della presenza sul territorio di un ospedale non particolarmente attrezzato per le emergenze, riteniamo doveroso, da parte delle autorità interessate a garantire il soccorso via mare sull’isola, di attivare le procedure necessarie per assicurare nell’immediatezza un mezzo navale di stanza a Procida, la più fragile delle tre isole per poter affrontare in loco i casi di particolare urgenza e complessità.
Approfittiamo per chiedere alla Regione Campania, per il tramite del Comune di Procida, di attivare tutte le procedure necessarie per garantire alla nostra isola nuova unità navale in dotazione della Guardia Costiera per il trasporto infermi in terraferma, visto che la nostra idroambulanza presenta da diversi anni problemi ai motori, oramai datati, con ripetute avarie a cui, ora, si aggiunge pure la malasorte.
Questo, considerato che non possiamo avere servizi di emergenza e cura sanitarie adeguate sul territorio e quindi dobbiamo affidarci il più delle volte alle “volate” emergenziali della nostra idroambulanza».
Ricordiamo che sulla questione abbiamo registrato anche la denuncia di Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera, e Maurizio Cappiello della direzione nazionale Anaao – Assomed: “I problemi nella gestione della salute pubblica per le aeree disagiate ed in particolare per l’isola di Procida non trovano fine, soprattutto in un momento cosi critico dove ci troviamo ad affrontare anche l’emergenza Covid-19. Già da alcune settimane sono di nuovo fuori servizio le idro ambulanze che di norma effettuano trasferimento dei malati dalle isole verso gli ospedali della terraferma, di competenza della Asl Napoli 2 Nord. Non resta che affidarsi per le emergenze sanitarie al servizio in elicottero 118, con tutte le difficoltà del caso in presenza di avverse condizioni meteo, che possono impedirne l’atterraggio. Chiediamo il ripristino immediato del servizio di idro ambulanze per garantire sicurezza e certezza nei trasferimenti dei pazienti per la terraferma, non ci possiamo permettere, in particolar modo in un periodo cosi complesso come questo che stiamo affrontando, di veder meno dei servizi essenziali per i cittadini dell’isola di Procida”.