Procida – Un sottile file rouge da sempre lega la scuola procidana a quella europea. Il grande sforzo dell’istituzione scolastica in questi anni, è stato quello di far si che la cultura non isolasse davvero, ma che potesse essere foriera di incontri e di discussioni tra i discenti sparsi un pò ovunque sul vecchio continente.
Anche in questo maledetto anno che da qui a poco relegheremo nei libri di storia come uno dei peggiori, la scuola primaria procidana ha portato a casa due progetti di partenariato. In uno è coinvolta la scuola primaria e nel secondo la scuola media.
«Happy children, cooperative pupils, effective brains» è il titolo del progetto che va per gli anni 2020/20222.
Scuola coordinatrice Soultz Alsazia Francia( responsabile di metodologia CLIL) – Gorzow Wielkopowski Polonia( responsabile di valutazione formativa) – Stoccolma Svezia( responsabile di apprendimento, apprendimento all’aperto) Castleblayne Irlanda( responsabile di teatro strumento didattico) – Siviglia Spagna ( gestione sito web etwinning registrazione attività eventi seminari scambio di pratiche didattiche , relazioni con il territorio) – Procida Italia ( responsabile benessere condizione essenziale per l’apprendimento).
Duplice sono le state le mobilità riservate per i docenti e per gli studenti. Per i primi correlati alla formazione, per i secondi correlati per l’implementazione di buone pratiche e cittadinanza europea.
Gli studenti delle classi quinte saranno ospiti per una settimana della scuola francese, il 1° anno, e della scuola irlandese per l’anno successivo e a loro volta Procida ospiterà studenti francesi e irlandesi. Chiaramente in questo 2020 le attività si stanno svolgendo per buona parte online.
Con tre di questi istituti, la scuola procidana ha già collaborato in un precedente progetto. Gli alunni infatti sono stati ospiti della scuola Polacca, svedese e francese.
Alunni di 10-11 anni nel caso Polacco e addirittura alunni di 7 anni ospiti per la scuola francese.
Come sempre anche in questi anni, la scuola procidana ha ospitato delegazioni di studenti delle scuole straniere e delegazioni di docenti per incontri di formazione e scambio di pratiche didattiche
Nel corso di questo biennio di formazione le sei scuole del progetto producono video, risultati di ricerche sul territorio, confronti su storia, leggende, tradizioni, musica, paesaggio, lingua, sistemi educativi di ogni paese. Un modo molto proficuo dal punto di vista della formazione per far conoscere ad altri studenti la propria realtà territoriale.
Ogni anno – infatti – una tematica fa da sfondo al progetto con una scuola responsabile della formazione come nel caso del primo anno della Svezia (con l’apprendimento cooperativo) e il secondo anno dell’Irlanda con il teatro come pratica di apprendimento. Questi progetti come tanti altri che le scuole italiane pongono in essere nella formazione dei discenti non abbracciano sono l’istituzione scolastica anzi coinvolgono le municipalità le comunità locali e tutte le organizzazioni impegnate nel campo della educazione.